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Star Wars: Episodio IX, trapela la sceneggiatura di Colin Trevorrow

L’idea di Star Wars: Episodio IX per Trevorrow era ben diversa. Si sarebbe dovuto intitolare Duel Of The Fates ed il ruolo di Palpatine era ben più marginale

pubblicato 15 Gennaio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 14:24

In nottata è apparsa su Reddit una discussione mica male, grazie alla quale veniamo a sapere che qualcuno ha messo le mani sulla sceneggiatura che Colin Trevorrow aveva inizialmente scritto per Episodio IX. Come giustamente fa notare Robert Meyer Burnett sul proprio canale YouTube, ad Hollywood non è assurdo mettere le mani su materiale del genere una volta che viene scartato, il che non costituirà forse una prova definitiva circa l’autenticità della notizia, ma ecco, non è certo fantascienza. Posto, peraltro, volendosi lasciare andare ad un pizzico di dietrologia, che un leak del genere potrebbe persino essere strategico, insomma, mandato in pasto alla rete da chi ha un seppur minimo interesse affinché se ne parli. Nel frattempo la fonte resta anonima, e chiaramente sia Disney che Trevorrow al momento non hanno rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo.

Partiamo dal titolo: Duel Of The Fates. Così si sarebbe dovuto intitolare Episodio IX, immagino rifacendosi al celebre brano che John Williams compose per Episodio I. L’ultima versione della sceneggiatura pare risalire al dicembre 2016, dopo svariate riscritture, espressione di divergenze che avranno convinto Kathleen Kennedy a non ridursi nelle medesime condizioni di Solo: A Star Wars Story, con cambi in corsa che hanno contribuito ai modesti (per chi scrive pessimi) risultati, box-office a parte. Quanto riportiamo di seguito lo apprendiamo di seguito è in sostanza il resoconto che ne fa A.V. Club, e, ve lo diciamo, contiene alcuni spoiler incidentali rispetto a L’ascesa di Skywalker. Dunque chi non l’avesse ancora visto è avvisato.

Nel film, mentre Rose Tico, Finn, C-3PO e R2-D2 sono impegnati su Coruscant per attivare un segnale al fine di attirare la Resistenza nella battaglia contro il Primo Ordine, Rey, Poe e Chewbacca si recano presso un pianeta lontano per cercare risposte che potrebbe aiutare Rey a raccapezzarsi rispetto all’intera situazione. Da notare l’assenza di Palpatine, quantunque l’Imperatore appaia nello script ma in forma ben diversa rispetto a quanto visto ne L’ascesa di Skywalker. Tale apparizione si sostanzia mediante il viaggio parallelo di Kylo Ren, di gran lunga più accattivante sulla carta rispetto a quanto mostratoci da Abrams. Anche qui Kylo Ren si reca infatti su Mustafar per recuperare un artefatto Sith, un holocron: in esso è contenuto una sorta di testamento che Palpatine ha lasciato a Darth Vader.

Ed è interessante notare come tutto ritorni in qualche modo a Luke Skywalker. È lui infatti che tormenta, tramite il potere della Forza, quindi in forma di spirito, Kylo Ren, ripetendogli una frase che suona così: «ecco dove conduce il sentiero oscuro: ad una tomba vuota». Tornando alle ultime volontà di Palpatine, tramite esse Vader viene esortato, nel caso in cui l’Imperatore fosse rimasto ucciso per mano del giovane Skywalker, a condurre quest’ultimo presso Tor Valum, il quale, secondo la fonte, sarebbe stato il maestro Sith di Palpatine; sebbene sia risaputo che ad addestrare il futuro Imperatore alle vie del Lato Oscuro fu invece Darth Plagueis, il cui nome è Hego Damask. Ad ogni modo, Kylo Ren riesce a rintracciare Tor Valum, descritto come un ghoul di settemila anni dall’aspetto lovecraftiano. Qui il fu Ben Solo affronta il fantasma di Darth Vader, perdendo; dopodiché si dirige verso Rey. C’è un passaggio in cui, nel corso di tale addestramento, Kylo Ren viene ferito al volto, al quale si pone rimedio con un’armatura mandaloriana fusa.

Anche in questa versione di Episodio IX i cammini di Rey e Kylo proseguono in parallelo, entrambi in cerca di sé stessi, mentre si struggono tra i due sentieri che per millenni hanno governato il loro mondo. Ma qui emerge un’altra differenza sostanziale: Rey tenta sì di persuadere Kylo Ren, tentativo che però fallisce, con quest’ultimo che, dopo aver rivelato di essere stato lui, per ordine di Snoke, ad uccidere i genitori di Rey (persone comuni, quindi niente sangue blu o robe del genere nell’albero genealogico), si spegne, scompare (il termine usato sembra sia extinguished). Altri passaggi interessanti che vengono menzionati riguardano Chewbacca che vola su un X-Wing, un gruppo della Resistenza che sottrae uno Star Destroyer e un droide che somiglia a Darth Maul.

Ora, stabilire con assoluta certezza che questo sarebbe stato un film migliore di quello che abbiamo non è possibile; quel che ritengo si possa affermare è invece che gli elementi per un epilogo migliore, più interessante e se vogliamo pure più coerente ci sono eccome. Suppongo che nei giorni, mesi e settimane a seguire trapeleranno altre informazioni, altri frammenti di una questione che già così appare alquanto complessa. Eppure, anche alla luce di quel poco che è appena venuto fuori, questo Episodio IX ci sembra più pulito, scevro dai tanti, troppi compromessi che ha dovuto fronteggiare Abrams: questa foga di attualizzare la Trilogia attraverso un vaglio ideologico che ne ha informato sin troppo in profondità lo sviluppo, a partire chiaramente dalle premesse. Duel Of The Fates (bel titolo tra l’altro), per tagliare corto, è un film che avrei voluto vedere, tanto da appassionato della saga, quanto da spettatore: oltre che un buon film, l’impressione più forte che si avverte è che sarebbe stato un ben più tollerabile epilogo.