Star Wars: nuove featurette per celebrare i 40 anni de “L’Impero Colpisce Ancora”
Disney ha rilasciato nuove featurette per celebrare i 40 anni del classico “Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora”.
Il classico “L’impero Colpisce ancora”, secondo memorabile capitolo della trilogia originale di Star Wars, ha compiuto 40 anni, portati benissimo, e Disney ha presentato una serie di featurette dietro le quinte per celebrare uno dei migliori sequel di sempre uscito nei cinema il 20 giugno 1980.
Le nuove featurette che vi proponiamo, una in italiano e il resto in lingua originale, includono commenti e conversazioni con tpersone coinvolte e appassionate di Star Wars tra cui Taika Waititi, Dave Filoni, Pedro Pascal, Bryce Dallas Howard, Deborah Chow, Leslye Headland, George Lucas, Diego Luna, Mark Hamill, Billy Dee Williams e Lawrence Kasdan.
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George Lucas a tre anni dal successo planetario del suo “Star Wars” prosegue la sua memorabile space-opera con “L’impero colpisce ancora”, stavolta visto il costo fisico e psicologico profuso nella prima pellicola Lucas chiede ad Irvin Kershner, all’epoca noto per aver diretto il thriller Gli occhi di Laura Mars, di occuparsi della regia.
Con “L’Impero” Lucas decide di mescolare un po’ le carte, inserisce una figura paterna sino a quel momento idealizzata trasformandola in un fardello davvero difficile da portare per il protagonista; il Lato oscuro prenderà consistenza e si materializzerà in qualcosa di tangibile che va oltre la figura di Darth Vader, diventando una minaccia anche per il più ligio dei Cavalieri Jedi e inoltre c’è anche un’evoluzione per il triangolo amoroso che vedeva l’egocentrico e sbruffone Han Solo contrapposto all’ingenuo e idealista Luke Skywalker, la principessa Leia sceglierà Solo, ma questa scelta sarà figlia di un altro colpo di scena che Lucas ha ancora in serbo per la sua saga, Leia e Luke sono fratelli ed entrambi figli di Anakin Skywalker alias Darth Vader.
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Una nuova visione a 40 anni di distanza pone ancora “L’impero colpisce ancora”, nel frattempo rititolato Star Wars Episodio V, come il miglior capitolo della saga e cosa ancor più peculiare come uno dei miglior sequel di sempre accanto a titoli come Il Padrino parte II e Aliens. Il film all’epoca della sua uscita non riusci a superare gli incassi del primo capitolo della saga (775 milioni nel mondo), ma costato “solo” 18 milioni di dollari (altre fonti riportano 33 milioni) ne incassò in tutto il mondo oltre 538. Due le statuette vinte con un Oscar al miglior sonoro e un Oscar speciale per gli effetti visivi.
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Nel film compare per la prima volta il maestro jedi Yoda, personaggio doppiato dal regista Frank Oz e concepito dal make-up artist Stuart Freeborn che lo creò prendendo a prestito caratteristiche fisiche di se stesso e dello scienziato Albert Einstein. Come affermò lo stesso Lucas a suo tempo, se Yoda non avesse funzionato l’intero film sarebbe stato da buttare. Yoda non solo funzionò, ma grazie all’interpretazione di Mark Hamill nei panni del giovane allievo Jedi Luke Skywalker, il confine tra fantasia e realtà si sfumò in un modo unico e immersivo che è il cuore della magia del cinema e Yoda, come il Pinocchio di Collodi, da burattino divenne un vero e proprio personaggio in carne e ossa e un’icona del cinema di fantascienza, questo prima che Lucas in preda alla mania da CG non lo trasformasse in una sorta di Tartaruga ninja impazzita nel duello da cartone animato che nell’Episodio II (L’attacco dei cloni) vedrà Yoda fronteggiare un altrettanto acrobatico Conte Dooku interpretato dal veterano Christopher Lee.