Stasera in tv: “Star Wars: Una Nuova Speranza” su Italia 1
Italia 1 stasera propone “Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza” film di fantascienza del 1977 diretto da George Lucas e interpretato da Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Peter Cushing e Alec Guinness.
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Cast e personaggi
Mark Hamill: Luke Skywalker
Harrison Ford: Ian Solo
Carrie Fisher: Leila Organa
Peter Cushing: Wilhuff Tarkin
Alec Guinness: Obi-Wan Kenobi
Anthony Daniels: D-3BO
Kenny Baker: C1-P8
Peter Mayhew: Chewbecca
David Prowse: Dart Fener
Jack Purvis: Capo Jawa
Eddie Byrne: Gen. Willard
Doppiatori originali
James Earl Jones: Dart Fener
Doppiatori italiani
Claudio Capone: Luke Skywalker
Stefano Satta Flores: Ian Solo
Ottavia Piccolo: Leila Organa
Glauco Mauri: Wilhuff Tarkin
Corrado Gaipa: Obi-Wan Kenobi
Rodolfo Traversa: D-3BO
Massimo Foschi: Dart Fener
Giampiero Albertini: Zio Owen
Benita Martini: Zia Beru
Vittorio Congia: capo rosso/oro cinque
Sandro Iovino: ufficiale imperiale
Scene aggiunte o ridoppiate (1997)
Francesco Prando: Luke Skywalker
Angelo Maggi: Ian Solo
Trama e recensione
[quote layout=”big”]Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… È un periodo di guerra civile. Navi spaziali ribelli, colpendo da una base segreta, hanno ottenuto la loro prima vittoria contro il malvagio impero galattico. Durante la battaglia, spie ribelli sono riuscite a rubare i piani segreti dell’arma decisiva dell’Impero, la MORTE NERA, una stazione spaziale corazzata di tale potenza da poter distruggere un intero pianeta. Inseguita dai biechi agenti dell’Impero La principessa Leia sfreccia verso casa a bordo della sua aeronave stellare, custode dei piani rubati che possono salvare il suo popolo e ridare la libertà alla galassia…[/quote]
Quando su schermo appare l’immenso incrociatore stellare dell’Impero all’inseguimento della nave della Principessa Leia, non si può non ripensare a questa iconica scena come ad una tappa fondamentale per il cinema di fantascienza che dal quel lontano 25 marzo 1977 non sarebbe stato più lo stesso. Lucas si ispira a filosofia e mitologia e crea un universo mistico in cui “La Forza” tutto crea e pervade, da notare che nelle primissime stesure della storia Lucas l’aveva descritta come una gemma in stile Sacro Graal. Su schermo non mancano l’azione concitata con battaglie tra caccia stellari ispirate ai combattimenti aerei dei film di guerra, ma anche se siamo ad oltre un decennio dall’avvento della mirabolante CG anni ’90 di Jurassic Park, Lucas precorre i tempi e punta su gigantesche miniature dettagliatisssime riprese in maniera innovativa, dando il via ad una nuova era tecnologica per gli effetti speciali cinematografici che poi prenderanno corpo nella sua Industrial, Light & Magic.
Lucas con Star Wars: Una nuova speranza miscela in maniera davvero intrigante tecnologia con un immaginario avventuroso e fabulistico che ha dato vita e corpo a personaggi come Flash Gordon e Buck Rogers, mantenendo integro un look squisitamente vintage che dona alla trilogia un’atmosfera da film d’avventura, un’atmosfera che ingloba in sé anche un po’ di vecchia Hollywood con reminiscenze di duelli ed eroi da cappa e spada come Errol Flinn e Douglas Fairbanks. In ultimo non possiamo non parlare della colonna sonora del Premio Oscar John Williams il cui impatto emotivo ancora oggi regala un’ondata di nostalgiche reminiscenze. Quando abbiamo riascoltato le musiche del maestro nei primi trailer di Star Wars 7, sequel che lo vede ancora compositore, abbiamo avuto la medesima sensazione forte provata nel rivedere Han Solo e Chewbacca, quella di ritrovare un vecchio e caro amico dopo tanti anni e scoprire che l’amicizia non si è mai affievolita nonostante il lungo tempo trascorso.
Si sono scritti fiumi di parole sul successo di questo vero e proprio capolavoro che ha accompagnato la crescita e nutrito la fantasia di intere generazioni di filmmakers e appassionati di fantascienza, un cult indiscusso che insieme allo Star Trek di Gene Roddenberry ha stabilito un imprescindibile punto di riferimento per la fantascienza da grande schermo.
Un piccolo appunto sulla “special edition” di questo quarto episodio in cui già si nota il bisogno quasi compulsivo di George Lucas di riempire lo schermo, affollando più di qualche scena con inserti in CG spesso non necessari. Tra questi inserti anche la scena “recuperata” con Han Solo e un Jabba the Hutt realizzato in CG nell’hangar del Millennium Falcon, sequenza superflua e capace solo di creare un forte divario visivo con il Jabba realizzato con effetti pratici che ritroveremo nell’Episodio VI (Il ritorno dello Jedi), idem per le molte / troppe creature e stormtrooper aggiunte in CG nelle scene a Mos Eisley e nel deserto di Tatooine, ce n’era davvero bisogno?
Curiosità
- Il film è stato candidato a 11 Premi Oscar vincendo 7 statuette: migliore scenografia, costumi, montaggio, sonoro, effetti speciali, colonna sonora e un Oscar Speciale a Ben Burtt (Per gli effetti sonori).
- George Lucas era talmente sicuro che questo film sarebbe stato un flop che invece di partecipare alla premiere, è andato in vacanza alle Hawaii con il suo buon amico Steven Spielberg, dove è nata l’idea de I predatori dell’arca perduta.
- La decisione di George Lucas di accettare un compenso inferiore e rinunciare ad una percentuale sugli incassi in cambio dei diritti sul merchandising all’epoca era considerato un azzardo. I giocattoli basati sui film non avevano mai fruttato grandi guadagni (sebbene alcune combinazioni di film-giocattoli avevano fruttato moderati ricavi) a causa del lungo divario tra quando un film usciva nelle sale e quando tutti i prodotti basati su di esso sarebbero stati disponibili. Questo film, tuttavia, è stato un tale fenomeno che ha raggiunto il periodo di vendita festivo del 1977 ancora nelle sale, cambiando per sempre il modo in cui i film venivano commercializzati.
- Lo scheletro che si vede nella scena con C-3PO nel deserto appartiene ad una creatura di Tatooine chiamata Grande Drago Krayt. Questo scheletro artificiale è stato lasciato nel deserto tunisino dopo le riprese, e giace ancora lì. Durante le riprese di Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002), il sito è stato nuovamente visitato dalla troupe, e lo scheletro era ancora lì.
- Gli attori hanno scoperto che George Lucas era molto poco comunicativo nei loro confronti, e le sue uniche indicazioni erano generalmente “più veloce” o “più intenso”. Ad un certo punto, quando ha perso temporaneamente la sua voce, l’equipaggio gli ha fornito una lavagna con quelle sole due frasi scritte su di essa.
- Prima dell’uscita, George Lucas ha mostrato un montaggio anticipato a un gruppo di suoi amici registi. Molti, incluso Lucas, pensavano che il film sarebbe stato un fallimento. A quanto pare, Brian De Palma lo definì il “peggior film di tutti i tempi”. L’unica voce fuori dal coro è stata quella di Steven Spielberg, che ha correttamente previsto che il film avrebbe fruttato milioni di dollari.
- Il nome Wookiee è nato a seguito ad un errore. Quando il D.J. di San Francisco Terence McGovern stava facendo il lavoro di voice-over su L’uomo che fuggì dal futuro (1971) per George Lucas, ha fatto un errore e ha esclamato: “Penso di aver trovato uno wookiee là dietro”. George Lucas confuso ha chiesto cosa intendesse con il termine. Terence McGovern ha ammesso di non saperlo, e ha aggiunto che lo aveva semplicemente inventato. George Lucas non ha mai dimenticato quella parola e l’ha poi usata in questo film.
- Quando la Twentieth Century Fox ha tentato di distribuire questo film negli Stati Uniti, meno di quaranta cinema hanno accettato di proiettarlo. Come soluzione, Fox ha minacciato che qualsiasi cinema si rifiutasse di proiettare questo film non avrebbe avuto il diritto di proiettare il potenziale blockbuster L’altra faccia di mezzanotte (1977), che ha finito poi per incassare meno del dieci per cento degli incassi di Star Wars.
- Mark Hamill trattenne il respiro per così tanto tempo durante la scena del compattatore di rifiuti che gli si ruppe un vaso sanguigno del viso. Per questo le successive sue inquadrature sono solo da un lato.
- George Lucas ha inventato il nome R2-D2 durante la post-produzione di American Graffiti (1973). Una delle troupe del suono voleva che Lucas recuperasse la bobina n. 2 della seconda traccia di dialogo. Nel linguaggio della post-produzione è diventato: “Puoi farmi avere un R2-D2?”. A Lucas è piaciuto il suono e l’ha annotato per un uso futuro.
- Il linguaggio dei Jawas è Zulu accelerato elettronicamente. La lingua di Greedo è invece il Quechua, una lingua sudamericana indigena.
- La sceneggiatura di George Lucas si è evoluta in un gigantesco copione di 200 pagine. Avendo trascorso un anno intero a scriverla, era riluttante a condensarla, così invece scelse di concentrarsi sul primo terzo, con l’obiettivo di espandere i rimanenti due terzi in due film aggiuntivi.
- Chewbacca è stato modellato sul cane di George Lucas, Indiana.
- Quando George Lucas proiettò il film per i dirigenti della Twentieth Century Fox, la reazione fu sorprendentemente positiva. Alan Ladd, Jr. e gli altri dirigenti dello studio erano entusiasti del film, con Gareth Wigan commosso durante la proiezione che disse a Lucas: “Questo è il film più bello che abbia mai visto”. Lucas ha trovato l’esperienza scioccante e gratificante, non avendo mai ottenuto alcuna approvazione dai dirigenti dello studio prima. Wigan dopo aver visto la proiezione preliminare del film andò a casa, radunò la sua famiglia attorno al tavolo della cucina e disse: “Voglio che ricordiate questo giorno perché ho appena avuto una delle più grandi esperienze della mia vita”.
- La parola “Jedi” deriva dalle parole giapponesi “Jidai Geki”, che si traducono in rappresentazione del periodo, dramma storico, solitamente un dramma televisivo giapponese ambientato all’epoca dei samurai. George Lucas ha menzionato in un’intervista di aver visto un programma “Jidai Geki” in televisione mentre era in Giappone circa un anno prima che il film fosse realizzato, e gli piaceva lil suono della parola.
- Ad un certo punto George Lucas aveva pianificato il personaggio di Han Solo come un enorme mostro dalla pelle verde senza naso e con delle branchie. Lucas ha poi cambiato il concept di Han Solo con un uomo di colore. Ha fatto audizioni a diversi attori di colore e persino a musicisti (incluso Billy Dee Williams) fino a quando non scelse Glynn Turman. Ma dopo la scelta di Turman, decise di cambiare il ruolo in un uomo caucasico. Kurt Russell, Nick Nolte, Christopher Walken, Jack Nicholson, Al Pacino, Chevy Chase, Steve Martin, Bill Murray, Robert Englund, Sylvester Stallone, John Travolta, James Woods e Perry King erano tutti candidati per il ruolo di Han Solo. George Lucas aveva anche deciso di non utilizzare attori con cui aveva collaborato in precedenza nei suoi film. James Caan, Jack Nicholson, Robert De Niro e Burt Reynolds hanno rifiutato il ruolo. Harrison Ford, che aveva interpretato Bob Falfa in American Graffiti (1973) di Lucas, ha letto la parte di Han Solo per alcune sessioni di lettura con altri personaggi, ma non era stato originariamente considerato per la parte. Durante questi test, Lucas capì che Ford era perfetto per il ruolo.
- Il famoso costume di Darth Vader è stato progettato dal Concept artist Ralph McQuarrie, che era preoccupato per il fatto che il personaggio fosse in grado di respirare mentre viaggiava dalla sua astronave alla nave spaziale della Principessa Leia. Non è stato spiegato perché Darth Vader indossi sempre il suo costume fino a L’Impero colpisce ancora. L’aspetto del costume di Darth Vader era basato su abiti indossati dai guerrieri beduini.
- L’azienda Kenner Toys ha firmato per il merchandising poco prima dell’uscita di questo film, preparata a produrre una modesta linea di giocattoli a tema spaziale. Quando questo film è diventato un successo, erano impreparati a produrre abbastanza giocattoli per gestire la domanda delle festività natalizie. Così hanno venduto buoni in scatola per vari giocattoli che sarebbero arrivati in seguito. I giocattoli venduti durante la campagna “Empty Box” di dicembre vennero consegnati il marzo successivo.
- Peter Cushing commenta il suo ruolo: “Mi sono spesso chiesto che cosa fosse un ‘Grand Moff’. Sembra un qualcosa che è volato fuori da un armadio”. Il termine “Moff”, usato per descrivere alcuni personaggi imperiali (come Tarkin) è usato per indicare un governatore regionale di uno specifico settore dello spazio. Gli ufficiali militari possono anche essere Moff, Tarkin, per esempio, è elencato nella sceneggiatura come Ammiraglio nella flotta imperiale.
- George Lucas ha basato il personaggio di Han Solo sul suo amico Francis Ford Coppola, regista della trilogia Il Padrino.
- Le prime due bozze della sceneggiatura avrebbero apparentemente e rispettivamente saccheggiato Flash Gordon e il Dune di Frank Herbert. George Lucas ha dovuto rielaborare le bozze diverse volte quando i detentori dei diritti (King Features e Herbert) lo hanno scoperto. Anche in seguito Herbert ha cercato di intentare causa perché le due opere erano ancora simili, ma ha ceduto quando il film è diventato un successo a sé stante.
- Industrial Light & Magic ha trascorso la maggior parte del periodo di produzione nel caos, tentando di creare effetti speciali che non erano mai stati creati prima. Hanno bruciato metà del loro budget su quattro scene che George Lucas ha poi respinto. In definitiva circa 5 milioni del budget di 8 milioni sono stati spesi da Industrial Light & Magic.
- Il 4 maggio è stato designato come “Intergalactic Star Wars Day”. La data, il 4 maggio, è stata vista come una rappresentazione del tormentone del film, “May the Force be with you / Che la forza sia con te”.
- Secondo il canone di Star Wars, i soli gemelli di Tatooine riscaldano il pianeta così tanto che solo le regioni polari sono abitabili.
- Il dizionario visivo “Star Wars” di David West Reynolds e James Luceno afferma che Han Solo è stato allevato da zingari dello spazio e non ha mai saputo chi fossero i suoi veri genitori. Questo è stato cambiato nel successivo prequel Solo: A Star Wars Story (2018), dove Han è un orfano, cresciuto come un ladro da un sindacato criminale sul pianeta Corellia.
- Luke subì diversi cambiamenti. George Lucas giocò con l’idea di trasformarlo in una donna, dopo aver tagliato la principessa Leia dalla sceneggiatura. Ha anche accarezzato l’idea di lanciare i personaggi principali come dei nani 8idea poi riutilizzata per il film “Willow”). In una delle prime sceneggiature, Skywalker era un generale di sessant’anni. Nella sceneggiatura è stato chiamato “Luke Starkiller”, ma questo è stato cambiato in Luke Skywalker durante la produzione.
- I termini “X-wing”, “Y-wing” e “TIE fighter” sono stati usati dalla troupe degli effetti speciali di Industrial Light & Magic per distinguere i combattenti. Questi termini non sono usati in questo film, sebbene siano stati incorporati nei sequel. Sono anche diventati popolari tra il pubblico dopo i giocattoli e il “Making of” speciale trasmesso in televisione. Inoltre, lo staff degli effetti speciali di Industrial Light & Magic ha soprannominato il Millennium Falcon “The Porkburger”, ma questo nomignolo non ha mai preso piede.
- Prima di scegliere Sir Alec Guinness nel ruolo di Obi-wan Kenobi, George Lucas ha preso in considerazione l’attore giapponese Toshirô Mifune e anche il casting di un’attrice giapponese per la principessa Leia.
- La produzione è stata così carica di problemi che George Lucas ha lavorato in cattive condizioni di salute. Ad un certo punto, ha avuto dolori al petto e si è presentato in ospedale temendo un infarto. Gli fu diagnosticata l’ipertensione e un esaurimento e venne avvertito di ridurre i suoi livelli di stress.
- Secondo Harrison Ford (in The Making of ‘Star Wars’), il Wookie Chewbacca ha 200 anni. Nella registrazione “The Story of Star Wars” (pubblicata come set di libri e dischi, con immagini dal film che illustrano la storia), la narratrice Roscoe Lee Browne introduce Chewbacca come un “Wookiee di 200 anni”. In Solo: A Star Wars Story (2018), che si svolge circa un decennio prima, Chewbacca viene identificato correttamente come un Wookie di 190 anni.
- L’alieno munito dei corna visto nella sequenza della Cantina era in origine una maschera da diavolo creata dal mago degli effetti special Rick Baker per uno show di Halloween.
- Quando ha scritto la storia di Star Wars, oltre ad essersi ispirato a Flash Gordon, Buck Rogers e “Dune” di Frank Herbert, George Lucas è stato ispirato anche da dal romanzo fantasy di “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien, così come molti film di samurai giapponesi. In particolare è servito da ispirazione il film La fortezza nascosta di Akira Kurosawa (1958) che racconta di un famoso guerriero e e una principessa che ha bisogno di essere spostata in sicurezza in un territorio alleato mentre è inseguita dai nemici. Come omaggio a Kurosawa, Lucas ricorda che l’Ammiraglio Motti si riferisce nel film alla base segreta dei Ribelli come la loro “fortezza nascosta”, sebbene l’ultima parola risulti ovattata quando la sua gola viene afferrata dall’attacco psichico di Vader.
- A differenza di Sir Alec Guinness, che ha sempre rimpianto di essere apparso in questo film nonostante la sua partecipazione abbia rivitalizzato la sua carriera ricavandone un considerevole guadagno, Peter Cushing, che era una star di lunga data dei film di genere, è stato contento di far parte di questo film, e il suo unico rimpianto era di non poter apparire nei sequel.
- Le armi usate dagli stormtrooper erano essenzialmente delle Sterling L2A3 9mm SMG (mitragliatrice), un’arma militare sviluppata alla fine degli anni ’40 nel Regno Unito e adottata dagli eserciti britannico e canadese negli anni ’50.
- Robert Englund ha sostenuto senza successo un provino per il ruolo di Luke Skywalker. Poi l’attore ha suggerito al suo compagno di stanza Mark Hamill che avrebbe dovuto provare per la parte.
- Alla sua uscita in Italia la versione doppiata in italiano apportò alcuni cambiamenti: R2-D2 venne rinominato C1-P8, mentre Darth Vader è diventato Lord Fener, la ragione è che “Vader” in italiano ricordava troppo da vicino il termine water closet (gabinetto). Inoltre i “cloni” menzionati da Obi-wan Kenobi divennero “quoti”.
- Nel numero del 30 maggio 1977, Time Magazine ha votato questo film “Il miglior film dell’anno”. Il franchise apparirà sulla copertina della rivista sei volte.
- Il nome “Luke” deriva dalla parola greca per “luce”, che si inserisce nei temi allegorici del film di luce e oscurità. L’apostolo biblico Luca fu presto convertito al cristianesimo, proprio come Luke Skywalker si convertirà alla via della Forza per diventare un Jedi. Inoltre il nome “Luke” è anche un derivato del nome “Lucas” dal regista George Lucas.
- Harrison Ford è stato pagato 1.000$ a settimana per il suo ruolo.
- Il pianeta Tatooine originariamente sarebbe stato chiamato “Utapau”. George Lucas ha deciso di cambiare il nome durante le riprese in loco in Tunisia, ispirato a una città vicina nota come Tataouine. Ventotto anni dopo, Utapau sarebbe diventato il nome di un altro pianeta visto in Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005).
- Karen Allen, Nancy Allen, Christine Baranski, Kim Basinger, Bonnie Bedelia, Glenn Close, Geena Davis, Farrah Fawcett, Melanie Griffith, Barbara Hershey, Catherine Hicks, Anjelica Huston, Margot Kidder, Christine Lahti, Jessica Lange, Kay Lenz, Bernadette Peters , Jane Seymour, Cybill Shepherd, PJ Soles, Sissy Spacek, Meryl Streep, Kathleen Turner, Sigourney Weaver, Dianne Wiest e Debra Winger hanno fatto un provino per il ruolo della Principessa Leia. Sono state considerate anche Linda Blair, Pamela Sue Martin, Theresa Russell e Jill Clayburgh.
- Alcuni filmati inutilizzati girati per il film sono stati usati nel famigerato speciale televisivo Star Wars Holiday Special (1978).
- Il blaster di Han Solo è stato prodotto da una pistola Mauser C96 (“Broomhandle”), un’arma della fine del diciannovesimo secolo.
- In un libro di memorie del 2016, Carrie Fisher ha rivelato che nel corso delle riprese del film ha avuto una relazione con Harrison Ford, all’epoca sposato con la sua prima moglie.
- Ironia della sorte la Disney, che poi acquisirà Lucasfilm, passò la mano quando George Lucas presentò un trattamento iniziale per questo film allo studio nel 1973. Lo studio alla fine ha iniziato a sviluppare un film di avventure spaziali chiamato “Space Probe One”, che in seguito divenne The Black Hole (1979).
- Il primo trattamento del film era originariamente intitolato “The Journal of the Whills”. Era incentrato su un Jedi-bendu di nome Mace Windu (che sarebbe diventato il personaggio di Mace Windu nella trilogia prequel) e il suo apprendista, C.2. Thorpe. George Lucas portò la cosa al suo agente, Jeff Berg, che fu rapidamente confuso dall’enorme quantità di gergo usato nel trattamento e raccomandò che fosse semplificato.
- George Lucas ha dichiarato che le navi nell’universo di Star Wars non possono viaggiare in linea retta mentre si trovano nell’iperspazio a causa di collisioni con oggetti celesti. Quindi la distanza è un fattore importante nella velocità con cui una nave può arrivare dal punto A al punto B. Il computer di navigazione superiore del Millennium Falcon gli ha permesso di percorrere distanze più brevi tra i punti e arrivare più velocemente, da qui l’affermazione di Han Solo di aver percorso la Rotta di Kessel in meno di dodici parsec. Un parsec è una misura della distanza, piuttosto che del tempo. Ha semplicemente trovato una scorciatoia.
- Rogue One: A Star Wars Story (2016), che è un prequel di questo film, spiega come l’Alleanza Ribelle ha rubato i piani della Morte Nera e rivela come Darth Vader sapeva che i piani della Morte Nera erano a bordo della Tantive IV.
- George Lucas ha citato Star Trek come una delle sue principali influenze dietro i film di Star Wars.
- William Katt, volto noto della serie tv Ralph supermaxieroe, ha sostenuto un provino per il ruolo di Luke Skywalker.
- Nel fumetto “Star Wars Tales 15 – Sandstorm” di Dark Horse Comics, un Luke di dieci anni scappa da casa quando lo zio Owen si rifiuta di dire a Luke di suo padre Anakin. Nel deserto Luke incontra un Anakin di sette anni in una visione, e apprende che entrambi condividono le stesse ambizioni di lasciare Tatooine e diventare piloti, e nella visione, Luke viene attaccato da un Drago Kray quando viene trovato da Owen.
- Il film costato 11 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 775.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film, premiate con un Premio Oscar, sono del compositore John Williams (Indiana Jones, E.T. l’extraterrestre, Lo squalo, Jurassic Park, Salvate il soldato Ryan, Superman, Harry Potter, Mamma ho perso l’aereo).
- George Lucas progettò di realizzare questo film con musica classica esistente come aveva fatto Stanley Kubrick in 2001: Odissea nello spazio (1968), prima che Steven Spielberg lo presentasse al compositore John Williams. Lucas e Williams erano d’accordo su uno stile di musica romantica classica del 19° secolo con un uso libero del leitmotiv per la colonna sonora. Dal momento che il film mostrava mondi mai visti prima, la musica doveva servire da “punto di riferimento emotivo” per il pubblico.
- La colonna sonora di John Williams presenta spunti ispirati a diverse opere classiche. La musica nella scena in cui il Millennium Falcon viene trascinato nella Morte Nera assomiglia a “Mars, The Bringer Of War” di Gustav Holst. Parti della musica di Tatooine ricorda le selezioni di “Sacre Du Printemps” di Igor Stravinsky.
- Il “Main Title Theme” è ispirato al tema di Delitti senza castigo (1942) composto da Erich Wolfgang Korngold, e il brano “Dune Sea of Tatooine” è stato ispirato dalla colonna sonora di Ladri di biciclette (1948) firmata da Alessandro Cicognini.
TRACK LISTINGS:
1. Main Title
2. Imperial Attack
3. Princess Leia’s Theme
4. The Desert and the Robot Auction
5. Ben’s Death and TIE Fighter Attack
6. The Little People Work
7. Rescue of the Princess
8. Inner City
9. Cantina Band
10. The Land of the Sand People
11. Mouse Robot and Blasting Off
12. The Return Home
13. The Walls Converge
14. The Princess Appears
15. The Last Battle
16. The Throne Room and End Title
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