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Stasera in tv: Crossing Over con Harrison Ford su Rai 3

Quest’oggi Rai 3 propone in prima serata Crossing Over, dramma corale indipendente diretto nel 2009 dal regista sudafricano Wayne Kramer (Running) e interpretato da Harrison Ford, Ray Liotta e Ashley Judd.

pubblicato 22 Luglio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 11:45

Cast e personaggi

Harrison Ford: Max Brogan
Ray Liotta: Cole Frankel
Ashley Judd: Denise Frankel
Jim Sturgess: Gavin Kossef
Alice Braga: Mireya Sanchez
Cliff Curtis: Hamid Baraheri
Alice Eve: Claire Shepard
Summer Bishil: Taslima Jahangir
Jacqueline Obradors: agente speciale Marina Phadkar
Justin Chon: Yong Kim
Sarah Shahi: Pooneh Baraheri
Melody Khazae: Zahra Baraheri
Merik Tadros: Farid Baraheri
Marshall Manesh: Sanjar Baraheri
Nina Nayebi: Minoo Baraheri
Naila Azad: Rokeya Jahangir
Shelley Malil: Munshi Jahangir
Jamen Nanthakumar: Abul Jahangir
Jaysha Patel: Jahanara Jahangir
Leonardo Nam: Kwan
Tim Chiou: Steve
West Liang: Mark
Mahershalalhashbaz Ali; Detective Strickland

La trama

Gli Stati Uniti offrono una speranza – ma questa ha spesso un costo. Molti ottengono la cittadinanza legalmente, attraverso un lungo processo burocratico, altri non ci riescono e si ritrovano in un paese dove virtualmente tutto può essere comprato. E la valuta sono sesso, violenza e tradimento. Alcuni aspettano il loro turno per entrare nel paese, altri affrontano personalmente il problema. Max Brogan (Harrison Ford) è un agente dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) di Los Angeles, e ha giurato di far rispettare le leggi sull’immigrazione, quindi si occupa di quelle migliaia di persone che cercano di entrare negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore. Attraverso le vite di Brogan, del suo collega dell’ICE Hamid Baraheri (Cliff Curtis), di Denise Frankel (Ashley Judd), un avvocato difensore, e di suo marito Cole Frankel (Ray Liotta), che giudica l’ammissibilità dei permessi, possiamo vedere come l’impatto con il problema dell’immigrazione vada ben oltre il lavoro quotidiano. E i loro destini si intersecano, per necessità o per caso, con quelli dell’operaia messicana Mireya Sanchez (Alice Braga), della sorella di Hamid Baraheri, Zahra (Melody Khazae), della ragazza del Bangladesh Taslima Jahangir (Summer Bishil), del musicista inglese Gavin Kossef (Jim Sturgess), dell’attrice australiana Claire Shepard (Alice Eve), e dell’adolescente coreano Yong Kim (Justin Chon). Ognuno di loro combatte una battaglia: una madre single deportata senza il suo bambino; una liceale i cui temi provocatori attirano l’attenzione dell’FBI; una attrice disposta a prostituirsi per ottenere la carta verde; un musicista senza soldi che cerca di costruirsi una carriera; e un adolescente coreano diviso tra due mondi. La battaglia di Brogan è quella che gli Stati Uniti affrontano oggi. Il suo senso del dovere e la sua attenzione per gli altri rispecchiano la sfida sull’immigrazione che il paese si trova davanti. Con “Crossing Over” impariamo che l’unica cosa più grande di ciò che ci separa sono i sogni che condividiamo.

Il nostro commento

Il regista Wayne Kramer sceglie il racconto corale e lo frammenta in episodi concatenati cercando di dare un’idea del mastodontico problema dell’immigrazione clandestina e della mole di burocrazia che mette in moto, cercando di mostrarci il punto di vista di chi vive ai lati opposti della barricata. Crossing Over ha difetti e pregi tipici di questo tipo di operazioni, come la frammentazione delle storie, ma anche l’importanza di veicolarne i contenuti. Ne viene fuori un discreto ibrido d’autore capace di far riflettere su un tema importante e tristemente attuale, che alla fine è la cosa più importante che travalica la valenza puramente artistico/creativa.

Curiosità

– il taglio originale del regista Wayne Kramer era lungo 140 minuti, ma pur avendo il diritto sul taglio finale, il produttore del film ha preteso che la durata non superasse le due ore, ciò dipese dal fatto che Harvey Weinstein che si occupava della distribuzione minacciò di far uscire il film direttamente in DVD bypassando del tutto l’uscita nelle sale (Kramer non partecipò al nuovo montaggio del film).

– Sean Penn attraverso il suo agente avrebbe chiesto che il suo piccolo ruolo di supporto fosse tagliato dal film dopo le lamentele di alcuni gruppi iraniani-americani circa la sotto-trama riguardante il “delitto d’onore”. Sebbene Penn successivamente abbia sostenuto che la decisione è stata una scelta creativa “di cui era a conoscenza“.

– Quando i funzionari dell’immigrazione stanno interrogando Claire Shepard (Alice Eve), vi è un breve cenno al sito IMDb. Al fine di ottenere una green card americana, l’australiana Claire afferma di essere una famosa star televisiva nel suo paese di origine, pertanto avrebbe potuto ottenere un visto particolare e diventare così una cittadina americana. Tuttavia in seguito gli agenti le dicono che hanno controllato il suo profilo professionale e: “Secondo l’Internet Movie Database, l’unica Claire Shepard che corrisponde al suo cognome, età e luogo di nascita ha due crediti su un paio di show televisivi australiani poco noti“.

– Il termine “fuck” viene usato per un totale di 71 volte in tutto il film, 39 delle quali nella scena della rapina al negozio.

La colonna sonora

– Le musiche originali del film sono di Mark Isham che torna a collaborare con il regista Wayne Kramer dopo aver musicato per lui l’action-thriller Running. Tra gli altri lavori di isham segnaliamo score per Crash – Contatto fisico, Bobby e Leoni per agnelli.

1. Crossing Over
2. Drive to Mexico
3. Juan Sanches
4. A Dinnertime Visit
5. Claire Confesses / Hamid’s Sorrow
6. ICE Raid
7. You Look Like You Need A Friend
8. Funeral
9. We Will Travel Together, Daughter
10. Liquor Store
11. Tomorrow Was Supposed To Be A Special Day
12. Naturalization
13. Mireya
14. Departures And Beginnings
15. Max Gets Word / End Titles

Trailer e video