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Stasera in tv: Funny Games su Italia 1

Italia 1 quest’oggi propone in prima serata “Funny Games”, remake americano dell’omonimo film austriaco del 1997 ancora diretto da Michael Haneke e interpretato in questa nuova versione da Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt.

pubblicato 25 Febbraio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 04:02

Cast e personaggi

Naomi Watts: Anne
Tim Roth: George
Michael Pitt: Paul
Brady Corbet: Peter
Devon Gearhart: Georgie
Boyd Gaines: Fred
Siobhan Fallon: Betsy

La trama

Ann, George e il piccolo Georgie sono in cammino verso la loro seconda casa, dove passeranno le vacanze estive. I vicini di casa, Fred e Eva, sono già arrivati e si organizzano per vedersi tutti il giorno dopo per una partita di golf. Mentre suo marito e suo figlio sono al lago per sistemare la barca a vela messa recentemente a nuovo, Ann inizia a preparare la cena. All’improvviso si ritrova faccia a faccia con Peter, un ragazzo estremamente gentile, ospite dei vicini di casa, venuto a chiedere delle uova. Ann si appresta a dargli le uova ma, tutto a un tratto, esita: come ha fatto Peter a entrare in casa? Le cose prendono rapidamente una strana piega e si precipitano verso un’inaspettata esplosione di violenza

Note sul film

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– Il film è una riproposizione inquadratura per inquadratura dell’originale datato 1997.

– Michael Haneke riprende qui l’esplorazione dei rapporti tra media e violenza, iniziata nel 1997 con il primo Funny Games.

– Già nella sua Trilogia – Le Septième Continent (1989), 71 frammenti di una cronologia del caso (1994) e, ancor di più, Benny’s video (1992) – Michael Haneke denunciava l’impatto della rappresentazione della violenza ad opera dei media. Funny Games sovverte il genere: da una parte permette al pubblico di assistere a differenti manifestazioni di questa violenza; dall’altra (e soprattutto), alternando l’emozione e la riflessione, forza lo spettatore a interrogarsi sul proprio ruolo, se non addirittura sulla propria complicità.

Cerco di mostrare la violenza per come essa è davvero: una cosa difficile da mandar giù. Voglio mostrare la realtà della violenza, il dolore, le ferite inflitte da un essere umano a un altro. Uscendo da una proiezione del film, un amico giornalista mi ha detto: “questo film adesso ha trovato il suo vero posto”. Ha ragione, quando nei primi anni Novanta ho iniziato a pensare al primo Funny Games, pensavo soprattutto al pubblico americano. Reagivo a un certo tipo di cinema americano, alla sua violenza, al suo essere naif, al modo in cui gioca con gli esseri umani. In molti film americani la violenza è diventata un prodotto di consumo. Tuttavia, poiché era un film in lingua straniera e poiché gli attori erano sconosciuti in America, il film originale non ha raggiunto il suo pubblico. Quando nel 2005 il produttore inglese Chris Coen mi ha suggerito di rifarlo in inglese, ho accettato… a condizione che Naomi Watts fosse la protagonista!» [Michael Haneke]

Michael Haneke parla ancora del film:All’inizio è stata soprattutto l’idea di un produttore. Ci ho pensato e mi sono detto che una versione in inglese era forse il modo migliore di raggiungere l’obiettivo che mi ero dato dieci anni prima. Il primo film non aveva raggiunto il pubblico cui era destinato, ovvero il pubblico anglofono, che è quello che consuma di più la violenza al cinema. Purtroppo, però, la lingua tedesca è stata un ostacolo per il successo del film in America, dove era stato distribuito solo nel circuito di sale d’essai“.

Tim Roth all’inizio non voleva accettare la parte essendo rimasto scosso dalla visione dell’originale e non avendolo particolarmente amato. Le riprese sono state per lui particolarmente impegnative: “È stato il film più disturbante tra tutti quelli che ho fatto. Sono state cinque settimane di lacrime. È stato brutale: si è trattata di una delle volte peggiori sul set per me. Non avrei mai voluto guardarlo!

A questo LINK potete leggere una recensione del film.

La colonna sonora

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– Il brano che accompagna i titoli di testa e di coda del film è “Bonehead” dei Naked City dall’album “Torture Garden”.

Altri brani inclusi nella colonna sonora:

CARE SELVE, OMBRE BEATE  (tratto da “Atalanta”) Beniamino Gigli
TU QUI SANTUZZA (tratto dalla “Cavalleria Rusticana”) – Renata Tebaldi & Jussi Björling
QUINTETT FOR CLARINETT VIOLINS, VIOLA & VIOLONCELLO – Wolfgang Amadeus Mozart eseguito dal Quartetto Hagen.
HELLRAISER – Naked City (dall’album Grand Guignol)
WALKING IN THE RAIN – Tony Kinsey
ALL TO MYSELF – Sophie Delila / Xavier Jamaux

Trailer e video

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