Stasera in tv: “Giù la testa” su Rai 3
Rai 3 stasera propone “Giù la testa”, film western del 1971 diretto da Sergio Leone e interpretato da Rod Steiger, James Coburn e Romolo Valli.
Cast e personaggi
Rod Steiger: Juan Miranda
James Coburn: John H. “Sean” Mallory
Romolo Valli: dottor Villega
Antoine Saint-John: colonnello Günther Reza
Franco Graziosi: governatore Jaime
Rick Battaglia: Santerna
David Warbeck: Sean Nolan
Vivienne Chandler: la fidanzata di John nei flashback
Goffredo Pistoni: Padre di Juan
Corrado Solari: Napoleone
Renato Pontecchi: Chulo
Memè Perlini: membro della famiglia di Juan
Vincenzo Norvese: membro della famiglia di Juan
Manuel Boliche Bermudez: membro famiglia di Juan esploso con la dinamite
Maria Monti: passeggera sulla diligenza
Roy Bosier: uomo sulla diligenza con gli occhiali
Antonio Casale: uomo sulla diligenza con i baffi
Jean Rougeul: reverendo sulla diligenza
John Frederick: americano sulla diligenza
Michael Harvey: conducente diligenza
Nazzareno Natale: ferroviere
Amato Garbini: poliziotto sul treno
Benito Stefanelli: guardia
Aldo Sambrell: ufficiale messicano
Furio Meniconi: proprietario bar dei rivoluzionari
Poldo Bendandi: rivoluzionario
Omar Bonaro: rivoluzionario
Stefano Oppedisano: rivoluzionario
Doppiatori italiani
Carlo Romano: Juan Miranda
Giuseppe Rinaldi: John Mallory
Sergio Tedesco: Günther Reza, passeggero con i baffi
Pino Locchi: Santerna
Deddi Savagnone: Chulo
Mario Pisu: componente della famiglia di Juan esploso con la dinamite
Anna Miserocchi: Adelita, passeggera sulla diligenza
Gianfranco Bellini: uomo sulla diligenza con gli occhiali
Bruno Persa: prete sulla diligenza
Carlo Alighiero: americano sulla diligenza
Cesare Polacco: conducente diligenza
Arturo Dominici: poliziotto sul treno
Michele Gammino: poliziotto sul treno
La trama
John Mallory (James Coburn) e Juan Miranda (Rod Steiger), un’accoppiata davvero “esplosiva” visto che il primo è un irlandese esperto in esplosivi e il secondo è uso, con l’aiuto della sua famiglia darsi al brigantaggio nell’assolato Messico in odor di rivoluzione.
L’incontro tra i due farà si che Miranda proponga allo straniero un audace colpo ad una banca, solo l’abilità con gli esplosivi di Mallory potrebbe infatti minare, nel vero senso della parola, l’impenetrabilità di un caveau che per il peone messicano rappresenta una sorta di irraggiungibile “Santo Graal”.
Mallory però ha altri progetti, infatti sembra che sia stato ingaggiato dal proprietario di una miniera, Miranda è disposto a tutto anche ad uccidere per avere Mallory nella squadra, quindi architetta un piano per una repentina dipartita del datore di lavoro di Mallory costringendo quest’ultimo suo malgrado ad unirsi alla banda, per poi alla prima occasione darsela a gambe.
Miranda non ha però nessuna intenzione di rinunciare al suo piano, ma una volta giunto in città rincontrerà John che nel frattempo si è unito ad un gruppo di rivoluzionari, pronti ad attuare una serie di diversivi per supportare Pancho Villa ed Emiliano Zapata nel loro imminente attacco.
Juan verrà così convinto da Mallory, peraltro senza troppa fatica, a partecipare agli attacchi, uno dei quali guarda caso si terrà proprio contro la banca presa di mira da Juan, banca che però una volta espugnata rivelerà prigionieri riconoscenti invece che moneta sonante.
Juan diventerà così suo malgrado uno dei tanti eroi della rivoluzione, acclamato dal popolo, ma nel proseguo della storia fianco a fianco del suo amico Mallory scoprirà sulla sua pelle quanto sia alto il prezzo da pagare per la conquista della libertà.
Il nostro commento
Il regista Sergio Leone sforna il secondo capitolo di un’altra ideale trilogia dopo quella del “Dollaro”, che stavolta focalizza i racconti all’interno di epopee storiche ben definite che partendo dalla Frontiera americana con C’era una volta il west e transitando per la Rivoluzione messicana proprio con Giù la testa, culmineranno nel capolavoro del regista romano C’era una volta in America in cui Leone esplorerà, concludendo il suo viaggio nell’epica americana, il gangster-movie dall’epoca del Proibizionismo fino agli anni sessanta.
Giù la testa contiene tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna del genere e trasformato i film di Leone in cult, come la sottile e sorniona ironia sempre in superficie a ricordarci che nei suoi film si fa cinema e non storia, lasciando che violenza, cinismo e carisma che da sempre hanno delineato i picareschi protagonisti dei suoi film siano di grande e assoluta fuibilità, finendo sempre e comunque per appartenere in toto allo spettatore pagante.
Curiosità
- Nel cast anche gli italiani Romolo Valli, che quello stesso anno reciterà con Adriano Celentano in Er più – Storia d’amore e di coltello e Franco Graziosi che l’anno dopo girerà Los amigos, altro western made in Italy diretto da Paolo Cavara.
- Quando a James Coburn (a cui erano stati già offerti ruoli sia in Per un pugno di dollari che C’era una volta il West) è stato offerto il ruolo di John Mallory da Leone, l’attore era inizialmente riluttante. Aveva cenato con Henry Fonda (protagonista di C’era una volta il West) e gli aveva chiesto cosa pensasse di Leone. Fonda gli disse che egli considerava Leone il più grande regista con cui avesse mai lavorato, il che spinse Coburn ad accettare la parte (Allo stesso modo a suo tempo anche Fonda stesso era stato riluttante ad accettare il ruolo di Hims offertogli da Leone, ma è stato convinto dal suo amico Eli Wallach).
- Il film doveva inizialmente essere diretto da Giancarlo Santi, assistente di Leone, ma sia Rod Steiger che James Coburn hanno chiesto che fosse Sergio Leone a dirigere il film.
- George Lazenby era stato originariamente scelto per interpretare il ruolo di protagonista e in principio aveva anche accettato, per poi alla fine rifiutare il ruolo.
- Sergio Leone ha offerto il ruolo di Juan Miranda a Eli Wallach, ma Wallach era già impegnato in un altro progetto. Dopo che Leone ha insistito, Wallach ha abbandonato l’altro progetto e ha detto a Leone che avrebbe fatto il suo film. Tuttavia lo studio aveva già firmato con Rod Steiger. Leone non ha offerto un risarcimento a Wallach che in seguito lo ha citato in giudizio.
- Jason Robards e Clint Eastwood sono stati entrambi presi in considerazione per il ruolo di John; l’amico di John (David Warbeck) doveva essere interpretato da Malcolm McDowell.
- Rod Steiger ha chiesto se era possibile che le sue scene fossero girate con un suono naturale. Questo era una pratica sconosciuta nel cinema italiano e ha portato molta tensione tra Steiger e la troupe.
- Il personaggio di John Malloy è stato scritto per Jason Robards, mentre Eli Wallach è stata la prima scelta per Juan Miranda, ma lo studio ha voluto nomi più importanti per i due protagonisti così vennero reclutati Rod Steiger e James Coburn.
- Mallory (James Coburn) parla con Juan Miranda (Rod Steiger) della rivoluzione e alla fine butta via il libro che stava leggendo: The Patriotism di Bakunin.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del maestro Ennio Morricone.
- Il canto “Shon Shon Shon” nella colonna sonora di Ennio Morricone è frutto di un suggerimento di Carla Leone che ha pensato che sarebbe stato meglio cambiare rispetto al consueto “Wah wah wah”.
- Contrariamente a quanto si crede e come lo stesso Morricone stesso ha detto in diverse interviste interviste i canti non rappresentano i nomi dei personaggi, ma sono solo una parte dell’accompagnamento sonoro come in tutti gli altri western di Leone.
TRACK LISTINGS:
1. Giu’ La Testa
2. Amore
3. Mesa Verde
4. Marcia Degli Accattoni
5. I Figli Morti
6. Addio Messico
7. Scherzi A Parte
8. Messico E Irlanda
9. Invenzione Per John
10. Rivoluzione Contro
11. Dopo L’ Esplosione
12. Giu’ La Testa