Stasera in TV, Il ritorno del Monnezza con Claudio Amendola, su Italia 1
Un tempo erano Tomas Milian e Bombolo a rappresentare l’italietta più coatta e “trucida”: Vanzina tenta di rispolverare i “fasti” di un tempo con un film ai limiti dell’imbarazzante.
Tra i cicli trash assurti alla dignità di Cult, oltre ai film di Lino Banfi (persino osannato come un maestro da Tarantino), Franco e Ciccio e del giovane Diego Abatantuono (Eccezziunale veramente, I fichissimi etc etc), anche la saga der (scusate, “del”) Commissario Giraldi, in arte Er Monnezza, anni fa era tornata in gran voga come rappresentante di un genere poliziottesco di serie Z dal fascino lercio e inimitabile. Già all’epoca non erano pochi i detrattori del Commissario interpretato dal pur ottimo attore cubano Tomas Milian, soprattutto tra i critici, ma il pubblico, o almeno una parte, apprezzava eccome. Carlo Vanzina non ha saputo resistere alla tentazione di realizzare una proficua “operazione nostalgia” e dopo aver assoldato l’attore “romano de Roma” per eccellenza, Claudio Amendola, per l’occasione sdrucito a dovere, ha confezionato un film che è riuscito a scontentare sia i fan del Monnezza originale sia i neofiti. Sceneggiatura imbarazzante, dialoghi pessimi (“esticazzi!”, “mortacci tua!”, “a fijo de na mignotta!” come se piovesse), volgarità evitabili, qualunquismo imperante. Da evitare.
Cast
Claudio Amendola: Rocky Giraldi
Elisabetta Rocchetti: Elisabetta Crocciani
Enzo Salvi: Tramezzino
Kaspar Capparoni: Avvocato Lamantia
Gabriella Labate: Patrizia
Paolo Triestino: Questore
Alessandro Di Carlo: Cesare
Luis Molteni: Onorevole Bonini
Trama
Rocky Giraldi (Claudio Amendola) è il commissario più duro e truce della capitale, figlio del mitico Nico, terrore dei malviventi degli anni ’70. Simile al padre sia nel linguaggio schietto e nei modi rudi, indaga su un omicidio avvenuto in seguito a una rapina, ma ben presto scoprirà che il vero movente è un grande traffico di droga.