Stasera in tv: La casa dalle finestre che ridono – Trailer e foto dell’horror di Pupi Avati
Il capolavoro horror di Pupi Avati: La casa dalle finestre che ridono. Dopo 35 anni il finale spaventa ancora.
Stasera 27 agosto su Iris alle ore 22.40: La casa delle finestre che ridono (Italia – 1976 Horror) di Pupi Avati con Lino Capolicchio, Francesca Marciano, Gianni Cavina, Giulio Pizzirani, Vanna Busoni, Andrea Matteuzzi. Durata 110 minuti.
Se non avete visto quel fottuto capolavoro di Pupi Avati che è La casa dalle finestre che ridono NON passate oltre. So che ai più giovani Pupi Avati non è collegabile all’horror ma, credetemi, il film è uno dei cultissimi della cinematografia italiana del genere. Ha tantissimi estimatori c’è anche una pagina Facebook (a dir la verità più di una) e quando qualche “vergine” ha modo di vederlo si ricrede subito. Ve lo consiglio col cuore, del resto a me non viene in tasca niente.
Trama: Stefano (Lino Capolicchio), un restauratore, viene chiamato per occuparsi dell’affresco di una chiesa. Il quadro di Buono Legnani è inquietante: si tratta del martirio di San Sebastiano, morto suicida. L’atmosfera del paese è ostile e Stefano viene invitato ad andarsene. Il ragazzo è naturalmente spaventato ma continua ad indagare…
Non voglio dirvi di più perché vi rovinerei la sorpresa (il finale è spiazzante ed agghiacciante) ma vi aggiungo qualche curiosità. Qui sopra trovate il trailer del 1976 e in galleria qualche foto e locandine.
– La sceneggiatura è stata scritta da Pupi Avati con il fratello Antonio, Gianni Cavina e Maurizio Costanzo.
– Il film inizialmente doveva essere girato negli USA
– Il titolo provvisorio era Blood Relations – Relazioni di sangue.
– Nel 1979 il film ha vinto il premio della Critica al Festival du Film Fantastique di Parigi.
– Le location, essenziali per la storia e l’atmosfera:
Cento (Ferrara), Comacchio (Ferrara), Lido degli Scacchi (Ferrara), la chiesa si trova a San Giovanni Triario del comune di Minerbio (Bologna) mentre la trattoria è a San Martino in Soverzano, Minerbio, Bologna.