Stasera in tv: “Lazzaro Felice” su Rai 3
Su Rai 3 “Lazzaro Felice”, il film drammatico con Alba Rohrwacher e Nicoletta Braschi premiato a Cannes.
Rai 3 stasera propone “Lazzaro felice”, film drammatico del 2018 diretto da Alice Rohrwacher e interpretato da Adriano Tardiolo, Alba Rohrwacher, Nicoletta Braschi Natalino Balasso.
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Cast e personaggi
Adriano Tardiolo: Lazzaro
Alba Rohrwacher: Antonia adulta
Nicoletta Braschi: marchesa Alfonsina De Luna
Luca Chikovani: Tancredi ragazzo
Sergi López: Ultimo
Natalino Balasso: Nicola
Tommaso Ragno: Tancredi adulto
Agnese Graziani: Antonia bambina
Carlo Massimino: Pippo
Edoardo Montalto: Pippo bambino
Trama e recensione
Quella di Lazzaro, un contadino che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da sembrare stupido, e Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione, è la storia di un’amicizia. Un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è la prima, per Lazzaro. E attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi.
Curiosità
- Questo è il terzo lungometraggio per il grande schermo di Alice Rohrwacher dopo Corpo celeste (2011) e Le meraviglie (2014).
- Nel film recitano Alba Rohrwacher, sorella della regista Alice Rohrwacher: Nicoletta Braschi moglie di Roberto Benigni e Natalino Balasso noto per le sue partecipazioni in veste di comico a Zelig.
- Il film ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura (Prix du scénario) al Festiva di Canne 2018.
- Le musiche originali del film sono di Piero Crucitti alla sua prima colonna sonora cinematografica. Crucitti in precedenza ha collaborato con la regista Alice Rohrwacher come consulente musicale per Corpo celeste.
Note di regia
[quote layout=”big” cite=”Alice Rohrwacher – Regista]Lazzaro Felice è la storia di una piccola santità senza miracoli, senza superpoteri o effetti speciali: la santità dello stare al mondo, e di non pensare male di nessuno, ma semplicemente di credere negli altri esseri umani. Racconta la possibilità della bontà, che gli uomini da sempre ignorano, ma che si ripresenta, e li interroga con un sorriso.[/quote]
[quote layout=”big” cite=”Alice Rohrwacher – Regista]Per costruire la storia sono partita da un fatto reale che mi ha colpita: riguarda la vicenda di una Marchesa del centro Italia che, approfittando dell’isolamento di alcune sue proprietà, aveva mantenuto i suoi contadini all’oscuro della fine della mezzadria. Quando finalmente per legge tutti gli accordi mezzadrili ancora in corso, nel 1982, furono convertiti in contratti di affitto o lavoro salariato, la nostra Marchesa fece finta di niente. Per qualche anno insomma i suoi contadini continuarono a vivere in una condizione semi-servile mentre l’abolizione della mezzadria trasformava secoli (millenni?) di sfruttamento in veri contratti tra pari, regolati dalle leggi di Stato: un passaggio epocale che mutava secoli di sudditanza in una scelta voluta e negoziabile. Mi ha sempre fatto una struggente tenerezza la storia di questi contadini che arrivarono in ritardo a questo appuntamento con la storia, e che restarono tagliati fuori da una trasformazione, raccogliendo solo i resti di quel passaggio fragoroso. Un trafiletto di cronaca da dimenticare la mattina dopo, ma che loro hanno conservato gelosamente appeso ad un muro, ad ingiallire, unica testimonianza di un mondo che si è sfasciato, e li ha lasciati indietro. IL GRANDE INGANNO![/quote]