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Stasera in TV, L’ultima legione, su Rai 3, trailer e trama

Spettacolare film con Ben Kingsley e Colin Firth tratto dall’omonimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi, molti duelli ma poco più.

pubblicato 10 Giugno 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 13:34

Abbiamo inserito L’ultima legione tra la categoria “film fantasy” non per spocchioso accademismo ma perché questa produzione, tratta dall’omonimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi, si discosta quel tanto che basta dal testo (che già non era certo storiograficamente attendibile, ma volutamente romanzato) per essere associato più a Troy (se non al Signore degli Anelli) che non a Il gladiatore (e quest’ultimo non era certo un film storico). Con queste premesse possiamo dire che non è un brutto film: molto spettacolare, ricco di cruente scene d’azione, sorretto da due ottimi attori come Ben Kingsley e Colin Firth, insolitamente inseriti in un contesto guerresco. Un polpettone di cappa e spada ambientato durante la caduta dell’Impero Romano che riesce a unire il senso tragico da “fine del mondo” derivato dalla fine dell’ultimo imperatore con la leggendaria figura di Re Artù e del ciclo epico anglosassone. Un papocchio storiografico con errori grossolani evitabilissimi (Odoacre era re degli Eruli, non dei Goti, la capitale dell’Impero occidentale all’epoca era Ravenna, non Roma e Romolo Augustolo regnò nel 476 d.C. non nel 460, tanto per citare le prime tre sottigliezze che vengono in mente) ma che permette di trascorrere piacevolmente un paio d’ore.

Cast

Colin Firth: Aurelio
Thomas Sangster: Romolo Augusto
Ben Kingsley: Ambrosinus/Merlino
Aishwarya Rai: Mira
Peter Mullan: Odoacre
Kevin McKidd: Wulfila
John Hannah: Nestor
Rupert Friend: Demetrio

Trama

Roma sta per cadere: l’ultimo Imperatore d’Occidente è il fanciullo Romolo Augustolo e poco dopo la sua incoronazione la città viene attaccata dalla tribù germanica dei Goti comandati da Odoacre. L’imperatore viene esiliato a Capri, ma grazie all’aiuto del fido Aurelio (Colin Firth) e del mago Ambrosinus (Ben Kingsley) riesce a trovare la spada appartenuta a Giulio Cesare e a fuggire assieme a un manipolo di legionari. Il loro viaggio li porterà fino in Britannia, ai confini dell’Impero in disfacimento…