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Stasera in Tv, Sette spose per sette fratelli, su Rete 4

Tanti buoni sentimenti e splendide coreografie per una delle più classiche commedia americane del cinema statunitense.

pubblicato 24 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 05:51

Sette spose per sette fratelli è un caposaldo del genere musical e un cult per tutti gli amanti dei film con canti e piroette. Uscito nel 1954, ben dieci anni prima di Tutti insieme appassionatamente, riscosse un enorme successo di pubblico e venne poi portato anche sui teatri di mezzo mondo. Diretto da Stanely Donen, il re dei musical che due anni prima aveva fatto il botto con Cantando sotto la pioggia, è un film pieno di buoni sentimenti, con un’ambientazione ai limiti del favolistico e numerose elegie della vita bucolica e dei sani principi morali dell’America post-bellica. Nel cast la bellissima Julie Newmar (la Catwoman della serie Tv Batman), Howard Keel (il petrioliere Farlow della soap Dallas) e il famoso ballerino Russ Tamblyn. Tra il ratto delle Sabine in salsa western e Bianca Neve e i sette nani, il film (Premio Oscar per la Miglior Colonna Sonora) scivola via piacevolmente, anche se la sceneggiatura è un po’ stagionata. Grandi coreografie, balli di gruppo e tanto ritmo: consigliato solo agli amanti del genere.

Cast

Jane Powell: Milly Pontipee
Howard Keel: Adamo Pontipee
Russ Tamblyn: Gedeone Pontipee
Jeff Richards: Beniamino Pontipee
Tommy Rall: Filidoro Pontipee
Marc Platt: Daniele Pontipee
Matt Mattox: Caleb Pontipee
Jacques d’Amboise: Efraim Pontipee
Julie Newmar: Dora
Nancy Kilgas: Alice
Betty Carr: Sara
Virginia Gibson: Lisa
Ruta Lee: Rita
Norma Doggett: Marta
Ian Wolfe: il reverendo Elcott

Trama

Sette aitanti fratelli vivono in Oregon lavorando come tagliaboschi, ma visto il loro isolamento non riescono a trovare ragazze per sposarsi e mettere su famiglia. Adamo, il maggiore, scende a valle e conosce la graziosa Milly, che si trasferisce con lui nella baita di famiglia. Ben presto anche gli altri fratelli decidono di trovare una compagna, organizzando una sorta di moderno “ratto delle Sabine”.