Stasera in tv su Italia 1: “I 2 soliti idioti”
Italia 1 stasera propone “I 2 soliti idioti”, commedia del 2012 diretta da Enrico Lando e interpretata da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio.
Cast e personaggi
Francesco Mandelli: Ruggero De Ceglie, Alexio, Ivanov detto “The man with no Feelings”, Padre Giorgio, Niccolò, Calabro’ Daniele, Poliziotto Pisano, Paraguru, Marco Poni
Fabrizio Biggio: Gianluca De Ceglie, Patrik, Serghey detto “Lo Zar”, Padre Boi, Gigetto, Galbusera Luigi, Poliziotto Troiano, Sergio Vanacore
Miriam Giovanelli: Perla Madonna, Sheron
Teo Teocoli: Professor Luigi Pelosi
Silvia Cohen: Signora Pelosi
Gianmarco Tognazzi: Siro Pileri
Rosita Celentano: Infermiera
Cristina Del Basso: Erica
Club Dogo: loro stessi
La trama
In questo sequel ritroviamo Ruggero De Ceglie e il figlio Gianluca in fuga dalla gang dei Russi. Ma in questo anno tante cose sono cambiate e la crisi si è abbattuta anche sull’impero del Wurstel. Per salvarlo Ruggero è disposto a tutto anche a ricorrere all’aiuto del padre di Fabiana, un uomo rigoroso ed austero interpretato da Teo Teocoli.
Amnesie, imbrogli e sotterfugi saranno solo alcuni degli ingredienti di quella che si preannuncia come una rocambolesca epopea: riuscirà Ruggero a salvare il suo impero, scappare dai Russi e sopratutto salvarsi dalla temibile scure dell’erario?
Il nostro commento
La coppia “made in Mtv” Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli torna su grande schermo, ancora diretta da Enrico Lando, per una nuova incursione nel format televisivo che gli ha regalato celebrità e creato non pochi scompensi ad una folta schiera di benpensanti pronti a puntare il dito sull’ostentata volgarità dei due, che però guarda un po’ arriva dritta dritta dal piccolo schermo che da un certo periodo di tempo è divenuto un baraccone di mostruosità e trivio servito a grandi e piccini quotidianamente e in qualsiasi salsa e fascia oraria.
Il sottoscritto era tra quelli che in parte hanno apprezzato l’esordio su grande schermo del fortunato format, il primo film aveva in sè una certa impronta anarcoide e un formato quello del road-movie, vedi “Tre uomini e una gamba” piuttosto che “In viaggio con papà”, che dava al film una certa dinamicità, anche se la debolezza dei personaggi di supporto appena abbozzati rendeva I soliti idioti – il film nel suo complesso un collage poco omogeneo, di chiara fattura televisiva e in cui solo la coppia Ruggero e Gianluca De Ceglie riusciva ad avere un minimo di incisività.
Ora quello che a prima vista appariva come un fenomeno mediatico transitorio, sospinto dall’utilizzo di modaioli tormentoni e formule da comicità televisiva formato fast-food si è rivelato tale. Chiamati a bissare il successo del primo film la coppia Biggio-Mandelli sconfina in un immaginario cinematografico che è totalmente incapace di gestire, metabolizzare e parodiare. Infatti ci troviamo di fronte ad una serie di citazioni-parodie di stampo amatoriale. Da Matrix agli amati kung-fu movies di Tarantino ci siamo trovati di fronte ad una sequela imbarazzante di scene che con il cinema non hanno davvero nulla a che spartire.
Come abbiamo premesso chi scrive non ha bocciato a prescindere il primo film, ma non possiamo non notare che i due comici stavolta hanno capito con una certa furbizia che non serviva impegnarsi molto per far di nuovo cassa, il film infatti è un guazzabuglio di sketch buttati lì e se i personaggi di supporto del primo film erano deboli, qui puntano al “vuoto pneumatico” e c’è addirittura un personaggio, il sedicente “paraguru”, che arriva dritto dritto da Il cosmo sul comò del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
I 2 soliti idioti ha dimostrato che il primo film è stato, creativamente parlando, un caso isolato, tutta la forza anarcoide espressa in quel caso capace di sobillare la risata grassa, quella più bassa e greve, ma anche quella più liberatoria si è esaurita perdendosi in macchiette “usa e getta”.
Più volgarità e meno creatività, questa è la formula di questo sequel, inutile nascondersi dietro alla teoria che Ruggero sia solo lo specchio di un’Italia sempre più truce, se questa asserzione aveva un senso nel primo film, in questo non può diventare una mera scusa per nascondersi dietro ad un grottesco tentativo di fare cinema con i mezzi inadeguati di un format televisivo.
La colonna sonora
– Le musiche originali del film sono di Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Martino Ferro, Gaetano Cappa e Dino Lenny.
– Le musiche del film fruiscono del sound dei GnuQuartet che coniuga jazz, pop e rock. Il quartetto è composto da Francesca Rapetti (flauto), Roberto Izzo (violino), Raffaele Rebaudengo (viola) e Stefano Cabrera (violoncello).
– La colonna sonora include pezzi cult come “Father and Son” di Cat Stevens e hit come “Titanium” di David Guetta”
– Il film include un cameo del gruppo rap Club Dogo che ha partecipato alla colonna sonora con il pezzo inedito “Minchia Boh” scritto appositamente per il film.
– La colonna sonora include anche il brano inedito “Il King” composto dal rapper Emis Killa appositamente per il film. Si tratta di uno dei 4 inediti contenuti nell’album “L’erba Cattiva – Gold version“. Il brano è dedicato dal rapper al padre scomparso, il musicista Sergio Giambelli.
Minchia Boh – Club Dogo:
Il King – Emis Killa:
Making of della colonna sonora: