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Stasera in tv su Italia 1: “In the Name of the King” con Jason Statham

Italia 1 stasera propone “In the Name of the King”, fantasy del 2007 diretto dal regista tedesco Uwe Boll (Alone in the Dark) e interpretato da Jason Statham, Ron Perlman, John Rhys-Davies, Claire Forlani, Ray Liotta e Burt Reynolds.

pubblicato 25 Giugno 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 10:56

Cast e personaggi

Jason Statham: Fattore
Leelee Sobieski: Muriella
John Rhys-Davies: Merick
Ron Perlman: Norick
Claire Forlani: Solana
Kristanna Loken: Elora
Ray Liotta: Gallian
Matthew Lillard: Duke Fallow
Burt Reynolds: Re Konreid
Brian White: Comandante Tarish
Mike Dopud: Generale Backler
Will Sanderson: Bastian
Tania Saulnier: Tawlyn
Gabrielle Rose: Delinda
Terence Kelly: Trumaine

Doppiatori italiani

Pasquale Anselmo: Fattore
Domitilla D’Amico: Muriella
Bruno Alessandro: Merick
Franco Zucca: Norick
Claudia Catani: Solana
Massimo Corvo: Gallian
Niseem Onorato: Duke Fallow
Luciano De Ambrosis: Re Konreid
Gianfranco Miranda: Comandante Tarish
Emiliano Coltorti: Bastian

La trama

Nel regno di Ehb ad un uomo conosciuto come il Fattore (Jason Statham) viene ucciso il figlio e rapita la moglie Solana (Claire Forlani) da mostruose creature chiamate Krug controllate dal mago Gallian (Ray Liotta).

Con l’aiuto di suo cognato, il Fattore si propone di trovare e salvare sua moglie, mentre Fallow (Matthew Lillard), il nipote del re, sta cospirando con Gallian per impadronirsi del regno guidato dal re Konreid (Burt Reynolds).

Il nostro commento

Criticare il regista Uwe Boll è ormai come sparare sulla Croce Rossa, perché sono evidenti le carenze di questo regista che insiste nel voler trasporre su pellicola videogames molto amati per poi subire puntualmente l’ira funesta di fan e videogiocatori di tutto il mondo.

Dopo aver massacrato il progenitore degli odierni survival-horror, il cult Alone in the Dark e adattato lo shoot’em up horror più famoso di sempre, House of the Dead, eccolo mettere le mani su un amatissimo gioco di ruolo per computer, Dungeon Siege, anche se questa volta con effetti meno devastanti del solito.

Guardando con attenzione In the name of the King si riesce ad intuire perché Boll continui a lavorare, lui più che un regista è un “ottimizzatore” di budget, cioè riesce ad utilizzare budget miserrimi, che altri registi riterrebbero inadeguati, puntando a girare già dal principio prodotti destinati al mercato home-video e dal fulmineo passaggio nelle sale, abbattendo così notevolmente i costi per la gioia dei produttori.

In questo caso Boll sfrutta un make-up dozzinale, notare come per tutto il film si eviti accuratamente di fare primi piani ai mostruosi Krug, a cui si aggiungono una serie di combattimenti coreografati in stile Hong Kong e due o tre location suggestive, ma poco impegnative, senza dimenticate naturalmente un cast davvero notevole pagato senza dubbio con la maggior parte del budget a disposizione.

A conti fatti e nonostante gli sforzi In the Name of the King alla fine si rivela una lezione sul come banalizzare il genere fantasy (avete presente Eragon?).

Curiosità

– Il film è basato sulla serie di videogames per computer Dungeon Siege.

– Il cast include anche l’attrice Kristanna Loken protagonista di BloodRayne, altra trasposizione di un videogame ad opera del regista Uwe Boll.

– Il film ha fruito di un sequel In the Name of the King 2: Two Worlds con protagonista Dolph Lundgren.

– Il film è stato candidato a 5 Razzie Awards (Peggior film, Peggiore attore non protagonista a Burt Reynolds, Peggiore attrice non protagonista a Leelee Sobieski, Peggior regista a Uwe Boll e Peggior sceneggiatura a Doug Taylor), vincendo un unico Razzie assegnato a Boll come Peggior regista.

– Esistono due versioni del film: quella da 127 minuti per le sale e quella da 157 minuti per la versione DVD – Director’s cut.

– Il film costato 60 milioni di dollari ne ha incassati worldwide appena 13.

La colonna sonora

– Le musiche originali del film sono di Henning Lohner (The Ring 2) e Jessica de Rooij, il primo è alla sua seconda collaborazione con Uwe Boll per il quale ha musicato BloodRayne, mentre la De Rooij è la musicista di fiducia di Boll, tra le sue composizioni segnaliamo musiche per Seed, Far Cry, Rampage e Postal.

Farmer’s Son – The Big Battle
Blind Guardian – Carry The Blessed Home
Hammerfall – The Fire Burns Forever
Nightwish – Amaranth
HIM – Wings Of A Butterfly
Sonic Syndicate – Enclave
Amorphis – The White Swan
Avantasia – Lost In Space
The Darkness – Dinner Lady Arms
Disturbed – Land Of Confusion
Blind Guardian – Skalds & Shadows
After Forever – Energize Me
Dream Theater – I Walk Beside You
Threshold – Pilot in the Sky of Dreams
Pantera – Cemetary Gates
Epica – Chasing the Dragon
Soilwork – Exile
Mastodon – The Wolf Is Loose
Muriella Dining – Forrest

Per ascoltare la colonna sonora integrale cliccate QUI.

Trailer e video