Stasera in tv su Rai 3: “Due agenti molto speciali” con Omar Sy
Rai 3 stasera propone Due agenti molto speciali (De l’autre côté du périph), commedia poliziesca del 2012 diretta da David Charhon e interpretata da Omar Sy e Laurent Lafitte.
Cast e personaggi
Omar Sy: Ousmane Diakhité
Laurent Lafitte: François Monge
Sabrina Ouazani: Yasmine
Lionel Abelanski: Daniel Cardinet
Youssef Hajdi: Giovanni / Nabil
Maxime Motte: Van Gogh
Léo Léothier: Gérard
André Marcon: Chaligny
Zabou Breitman: Commissario Morland
Doppiatori italiani
Simone Mori: Ousmane Diakhité
Riccardo Rossi: François Monge
La trama
Una mattina all’alba a Bobigny nei pressi di una bisca clandestina viene ritrovato il cadavere della moglie del potente Jean-Eric Chaligny il più importante sindacalista francese al centro di tensioni sociali che scuotono la Francia da qualche tempo.
In seguito a questo avvenimento, due mondi completamente opposti si incroceranno: quello di Ousmane Diakité, poliziotto della sezione finanziaria di Bobigny e l’universo di François Monge, Ispettore Capo della famigerata anticrimine parigina.
Le loro indagini li porteranno da un lato verso Parigi, nel mondo dei sindacati, e dall’altro nella banlieue di Bobigny con tutti i suoi loschi affari.
Il nostro commento
Due agenti molto speciali si ispira al prolifico filone americano denominato “buddy cop” lanciato negli anni ‘80 da Arma Letale e proseguito con titoli come Tango & Cash, Bad Boys e più recentemente la trilogia Rush Hour, tutti film con protagonisti poliziotti caratterialmente agli antipodi che si ritrovano a far squadra.
Il risultato di questa digressione francese del genere è una commedia con un filo di trama poliziesca che non va oltre il gradevole, tutta puntata sull’estrosa caratterizzazione dei due protagonisti che usano le loro divergenze caratteriali per inscenare duetti che indubbiamente regalano più di qualche sorriso. Purtroppo l’azione è blanda così come la parte prettamente “investigativa” e tutto si risolve in una riuscita performance attoriale che da sola però non basta ad alzare il livello complessivo del film che si attesta sul godibile.
Curiosità
– All’inizio del film Ousmane interpretato da Omar Sy e François Monge (Laurent Lafitte) fanno visita al presidente Chaligny (André Marcon) in un ristorante di lusso per informarlo circa l’omicidio della moglie. La stessa abitazione dove la scena si svolge è stata utilizzata anche nella commedia Quasi amici – Intouchables (2011) con ancora protagonista Omar Sy stavolta nel ruolo di Driss. In Quasi amici – Intouchables questa proprietà era di un ricco tetraplegico di nome Philippe Pozzo di Borgo interpretato da François Cluzet a cui Driss faceva da badante.
– C’è una certa somiglianza tra i personaggi interpretati da Omar Sy in questo film (Ousmane) e in Quasi amici – Intouchables (Driss). Entrambi i personaggi sono cresciuti in una degradata periferia di Parigi ed entrambi condividono un atteggiamento simile nei confronti delle autorità e hanno un senso dell’umorismo che è molto simile, anche se tutto ciò è molto probabilmente involontario e principalmente causato dalla personalità ben definita di Omar Sy.
Note di regia
Situazioni serie nelle quali l’humor nasce dalla relazione tra questi due personaggi cosi diversi l’uno dall’altro.
La prima volta che Eric e Nicolas Altmayer, di Mandarin, mi parlarono di questo progetto su un poliziotto di Parigi obbligato a collaborare con uno di periferia, avevo finito di girare il mio ultimo film Cyprien ed avevo voglia di realizzare un film più personale. Mi resi subito conto che in questa storia si recuperava tutto quello che amo del cinema, e sentivo che mi avrebbe dato l’occasione di cimentarmi con un genere che ho sempre amato, permettendomi di parlare dei temi che mi sono cari, la differenza e soprattutto l’amicizia poiché l’azione e le battute erano associate a qualche cosa di più profondo dal punto di vista umano. Si poteva veramente fare un film nel quale, come nelle migliori tradizioni di questo genere tutto poteva essere basato sui personaggi e sul loro bagaglio mantenendo sempre una dimensione sociale e che rappresenta per me la più grande innovazione in questo genere di commedie rispetto a quelle della mia gioventù.
Sin dalla partenza il rischio era quello di cadere nei clichè ed andavano evitati. Un giovane di periferia che si trova di fronte un uomo rigido di Parigi. Ma Ousmane non è semplicemente uno di periferia è lui stesso lo zimbello del suo quartiere e François non è uomo rigido ma in realtà un mandrillo con l’idea fissa delle donne. Il film comincia con un inseguimento, passaggio obbligato della commedia di azione; poi scopriamo i nostri protagonisti attraverso una caricatura di loro stessi decostruendo poi questi codici e questi clichè per arrivare a qualcosa di più umano, di più personale. Pensavo che fosse giusto iniziare il film con una scena d’azione seria senza una gag. Ed è questo che mi auguravo per il film: situazioni serie nelle quali l’humor nasce dalla relazione tra questi due personaggi cosi diversi l’uno dall’altro.
La colonna sonora
Le musiche originali del film sono del compositore francese Ludovic Bource vincitore del Golden Globe e dell’European Film Awards per la migliore colonna sonora per il film The Artist di Michel Hazanavicius.
– Altri brani inclusi nella colonna sonora
01. Home – Edward Sharpe & The Magnetic Zeros
02. Chi Mai – Le Professionnel – Ennio Morricone
03. Word Up – Cameo
04. Why We Thugs – Ice Cube
05. Lover Why – Century
06. It takes a nation – Ice Cube
Home – Edward Sharpe & The Magnetic Zeros:
Word Up – Cameo:
It Takes A Nation – Ice Cube: