Stasera in tv su Rete 4: “Il bambino con il pigiama a righe”

Cast e personaggi

Asa Butterfield: Bruno
David Thewlis: Ralf, padre di Bruno
Vera Farmiga: Elsa, madre di Bruno
Jack Scanlon: Shmuel
Amber Beattie: Gretel
Rupert Friend: Tenente Kotler
Sheila Hancock: Nonna
Richard Johnson: Nonno
Cara Horgan: Maria
David Hayman: Pawel
Jim Norton: Herr Liszt, il tutore
Zac Mattoon O’Brien: Leon
Henry Kingsmill: Karl

Doppiatori italiani

Ruggero Valli: Bruno
Angelo Maggi: Ralf, padre di Bruno
Francesca Fiorentini: Elsa, madre di Bruno
Edoardo Miriantini: Shmuel
Gemma Donati: Gretel
Simone D’Andrea: Tenente Kotler
Marzia Ubaldi: Nonna
Bruno Alessandro: Nonno
Carlo Valli: Pawel
Pietro Biondi: Herr Liszt, il tutore

La trama

Berlino anni ’40. Bruno, un ragazzino di otto anni, al ritorno da scuola scopre che lui e la sua famiglia stanno per trasferirsi. In Bruno nascono le prime paure, l’allontanarsi da luoghi familiari e dagli amici lo preoccupa molto, e le sue paure si fanno reali quando parte e si ritrova in piena campagna in una grande casa isolata, senza nessun vicino con cui giocare. Ben presto la noia si farà strada nelle lunghe giornate del bambino e la curiosità lo porterà ad esplorare i dintorni, compresa quella “fattoria” circondata dal filo spinato oltre il bosco.

Le sue continue domande sulla strana fattoria che vede dalla finestra, abitata da persone che indossano dei pigiami a righe innervosisce non poco la famiglia di Bruno. La sorella Gretel sembra comunque non interessarsi molto del fratellino, la madre racconta storie su fantomatici campi di lavoro raccontategli dal marito ufficiale nazista, ma la curiosità di Bruno è forte e lo porterà a fare la conoscenza di uno degli internati, un bambino della sua stessa età di noma Shmuel, con cui instaurerà una tenera amicizia che sfocerà in terribili conseguenze e nella scoperta di una crudele e sconcertante verità.

il nostro commento

Il bambino con il pigiama righe cela sotto una curatissima e formale ricostruzione storica, una semplice e tenerissima storia di amicizia e crescita, di giochi e perdita dell’innocenza, il tutto sullo sfondo di un allucinante fatto storico che ha segnato indelebilmente le nostre coscienze, l’Olocausto.

L’intero cast offre una pregevole interpretazione, i piccoli protagonisti hanno il tocco della recitazione naturale che oggi molti piccoli divi hanno perso in favore di una preparazione attoriale che a volte inquieta. La madre di Bruno interpretata dall’attrice Vera Farmiga è combattuta tra una verità che finge di non sapere e un marito che rappresenta la sua vita e quindi futuro e sicurezza, David Thewlis dal canto suo incarna alla perfezione la mostruosa maschera della normalizzazione indossata per commettere atrocità figlie del pensiero nazista.

L’Olocausto è di per sè tema insidioso, ma il regista Mark Herman ha il tocco giusto, tra romanzo di formazione e dramma a sfondo bellico miscela il tutto con l’aiuto del direttore della fotografia Benoit Delhomme e ne esce un quadro dai colori vivaci che testimonia la visione della fanciullezza, uno sguardo pulito e colorato che si affaccia sul terribile mondo della guerra che fa della sopraffazione del prossimo un vanto, un mondo oscuro che presto travolgerà noi spettatori e il piccolo protagonista mostrando quanto la realtà sia feroce, crudele e popolata di mostri.

Curiosità

– Il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di John Boyne.

– I genitori di Bruno si chiamano Ralf e Elsa, ma nei titoli del film sono elencati come ‘Madre’ e ‘Padre’. Si tratta di un omaggio al romanzo, in cui la narrazione si concentra esclusivamente sul punto di vista di Bruno.

– Anche se il campo di concentramento descritto nel film non è in realtà mai citato per nome, sappiamo che si tratta di Auschwitz, perché era l’unico campo di sterminio nazista con 4 forni crematori. Gli ufficiali delle SS stanno discutendo la costruzione dell’edificio nell’ufficio del comandante quando la madre di Bruno interrompe l’incontro.

– Nel film Bruno ha otto anni, mentre nel libro ne ha nove.

– Tra le incongruenze del film rispetto alla realtà c’è il fatto che ad Auschwitz non c’erano bambini di 8 anni, in quanto venivano uccisi al loro arrivo perché troppo piccoli per lavorare.

– Il film costato 12 milioni di dollari ne ha incassati worldwide circa 40.

La colonna sonora

– Le musiche originali del film sono di James Horner vincitore di due premi Oscar per Titanic (migliori musiche e canzone originale).

– Tra le altre colonne sonore di Horner ricordiamo musiche per Braveheart, Avatar, Il nome della rosa, A Beautiful Mind e The Amazing Spider-Man.

1. Boys Playing Airplanes
2. Exploring The Forest
3. The Train Ride To A New Home
4. The Winds Gently Blow Through The Garden
5. An Odd Discovery Beyond The Trees
6. Dolls Are Not For Big Girls, Propaganda Is…
7. Black Smoke
8. Evening Supper – A Family Slowly Crumbles
9. The Funeral
10. The Boys’ Plans, From Night To Day
11. Strange New Clothes
12. Remembrance, Remembrance

Boys Playing Airplanes – James Horner:

Strange New Clothes – James Horner:

Remembrance, Remembrance – James Horner:

Clip e video

Attenzione la clip a seguire contiene il finale del film: