Stasera in tv su Rete 4: “L.A. Confidential” con Russell Crowe
Rete 4 stasera propone “L.A. Confidential”, thriller-noir del 1997 diretto da Curtis Hanson e interpretato da Russell Crowe, Guy Pearce e Kevin Spacey.
Cast e personaggi
Kevin Spacey: Sergente Jack Vincennes
Russell Crowe: Agente Bud White
Guy Pearce: Tenente Ed Exley
James Cromwell: Capitano Dudley Smith
Kim Basinger: Lynn Bracken
Danny DeVito: Sid Hudgens
David Strathairn: Pierce Morehouse Patchett
Ron Rifkin: Ellis Loew
John Mahon: capo della polizia
Matt McCoy: Brett Chase
Paolo Seganti: Johnny Stompanato
Paul Guilfoyle: Mickey Cohen
Graham Beckel: Dick Stensland
Simon Baker: Matt Reynolds
Michael McCleery: William Carlisle
Tomas Arana: Michael Breuning
Gene Wolande: capo forense
Brian Bossetta: poliziotto forense
Michael Chieffo: medico legale
Jim Metzler: assessore
Amber Smith: Susan Lefferts
Gwenda Deacon: signora Lefferts
Darrell Sandeen: Leland “Buzz” Meeks
Jeremiah Birkett: Raymond “Sugar Ray” Collins
Salim Grant: Louis Fontaine
Karr Washington: Ty Jones
Marisol Padilla Sánchez: Inez Soto
Symba: Karen
Thomas Rosales: primo messicano
Doppiatori italiani
Massimo Corvo: Sergente Jack Vincennes
Luca Ward: Agente Bud White
Francesco Prando: Tenente Ed Exley
Sergio Di Giulio: Capitano Dudley Smith
Micaela Esdra: Lynn Bracken
Giorgio Lopez: Sid Hudgens
Stefano Mondini: Pierce Morehouse Patchett
Gil Baroni: Ellis Loew
Paolo Buglioni: Dick Stensland
Mauro Gravina: Matt Reynolds
Giorgio Locuratolo: William Carlisle
Alina Moradei: signora Lefferts
Giorgio Borghetti: Raymond “Sugar Ray” Collins
Francesco Pezzulli: Louis Fontaine
Christian Iansante: Ty Jones
Monica Ward: Inez Soto
Claudia Razzi: Karen
La trama
Sullo sfondo di una scintillante e ambigua Los Angeles dei primi anni ’50 più a stelle che a strisce, scandali, droga e corruzione si vendono come il pane e a servirli in prima pagina tutti i giorni ci pensa la rivista scandalistica Hush-Hush (Zitti-Zitti), sempre sulla notizia, sempre prima della concorrenza, che però stavolta pescherà nel torbido d’alto bordo, spingendosi troppo al largo rischiando così di affogare. In questo quadretto di perversioni hollywoodiane e brutalità in divisa, facciamo la conoscenza di tre agenti del dipartimento di polizia che vivono su fronti opposti di quella barricata chiamata “Legge”.
Il sergente Edmund Exley (Guy Pearce), figlio di un leggendario ispettore è determinato a superare la fama di suo padre che rischia di fargli ombra per l’intera carriera in polizia. La sua cultura, il suo essere sin troppo ligio alle regole e un carattere freddo e distaccato cozzano con la sua vita quotidiana al dipartimento di polizia, trasformandolo per i colleghi in un piantagrane da tenere alla larga. Le cose non miglioreranno quando la sua sfrenata ambizione lo porterà a mettersi contro tutti i suoi colleghi in cambio di una promozione, legata ad un presunto caso di brutalità della polizia.
Exely si andrà a scontrare con l’agente Wendell “Bud” White (Russell Crowe), un vero mastino col distintivo, ossessionato dall’idea fissa di dover punire chiunque tenti di far del male ad una donna e trasformato nel braccio violento del dipartimento, quello che si occupa di sistemare le faccende più rognose, quelle in cui serve la mano pesante di un picchiatore professionista.
Infine c’è il vanesio ed egocentrico Jack Vincennes (Kevin Spacey), poliziotto immagine del dipartimento di polizia e consulente per Hollywood quando si tratta di regalare veridicità ai poliziotti rappresentati su grande schermo, sarà lui che si troverà sulla strada dell’ambizioso Exeley e che alla fine pagherà il prezzo più alto.
Il nostro commento
Il regista Curtis Hanson a tre anni dal thriller The River Wild – Il fiume della paura con Meryl Streep e Kevin Bacon, mette mano al romanzo “L.A. Confidential” di James Ellroy e riporta il noir su schermo a livelli di eccelenza, contando su un cast di star tra cui spicca un’efficace Russell Crowe, un Guy Pearce nell’ennesimo ed azzeccato ruolo ambiguo, un Kevin Spacey che gigioneggia con indubbia classe come il collega Danny DeVito e l’aggiunta di una splendida Kim Basinger da Oscar, in una versione femme fatale da togliere il fiato.
Hanson con L.A. Confidential sforna uno dei migliori e più coinvolgenti polizieschi di sempre, con una cura maniacale per l’ambientazione e un casting oculato che in questo caso fa davvero la differenza. Imperdibile a prescindere se si apprezzi o meno il genere.
Curiosità
– Il film ha ricevuto 9 nomination agli Oscar conquistando due statuette: Miglior attrice non protagonista A Kim Basinger (anche 1 Golden Globe) e Migliore sceneggiatura non originale a Brian Helgeland e Curtis Hanson.
– Molti degli eventi del film sono basati su fatti reali. Questi includono la violenta scena che richiama il fatti di cronaca noto come “Natale di sangue” in cui agenti di polizia ubriachi pcchiarono brutalmente alcuni detenuti ispanici sospettati di aver picchiato due poliziotti in uniforme (i poliziotti reali coinvolti Trojanowski e Brownson nel film sono indicati come Helenowski e Brown); l”arresto del gangster Mickey Cohen che ha scatenato una guerra tra bande per il controllo del racket; la speciale “Goon Squad” che rapiva e portava fuori città i gnagster picchiandoli e minacciandoli di ucciderli se mai avessero cercato di tornare alle loro attività illegali; la relazione tra Lana Turner e il gangster Johnny Stompanato (anche se questo film è ambientato nel 1953 e i veri Turner e Stompanato non non si sono conosciuti fino al 1957); la figlia quindicenne della Turner, Cheryl Crane, che ha pugnalato a morte Stompanato il 4 aprile 1958, dopo che Stompanato aveva picchiato la madre.
– James Ellroy ha descritto l’interpretazione di Kevin Spacey nei panni di Jack Vincennes come “uno dei migliori disgustati da se stessi che abbia mai visto sullo schermo”.
– Curtis Hanson ha trovato una grande quantità di resistenza per avere tre personaggi principali. In un primo momento gli era stato detto di eliminare Exley e Vincennes e di incentrare il film sull’attore che interpreta Bud White. Quando ha spiegato perché Exley era essenziale, gli hanno detto di eliminare White e Vincennes. Quando ha insistito sul fatto che tutti e tre erano essenziali, gli è stato dato un budget iniziale di soli 15 milioni di dollari, il che significava che non poteva permettersi di assumere un grande nome anche se avesse voluto, così ha voluto assumere attori che non avrebbero portato nessuna aspettativa del pubblico per il tipo di ruolo che andavano ad interpretare. Un’eccezione a questa regola era James Cromwell, che il pubblico si aspettava essere uno degli eroi dopo averlo visto in Babe – Maialino coraggioso.
– Curtis Hanson voleva Russell Crowe dopo aver visto la sua performance in Skinheads (1992). I dirigenti dello studio erano categoricamente contro l’idea di lanciare due non americani (Crowe e Guy Pearce) in un film d’epoca americano (sia Pearce e Crowe sono australiani).
– Kevin Spacey ha chiesto a Curtis Hanson a chi avrebbe potuto ispirarsi nei panni di Jack Vincennes aspettandosi che il regista nominasse qualcuno come William Holden. Rimase molto sorpreso quando Hanson gli rispose Dean Martin, citando uno dei suoi film più drammatici, Qualcuno verrà (1958), un esempio che l’attore ha sfruttato molto bene.
– A Guy Pearce non piaceva Ed Exley quando ha letto la sceneggiatura, sentiva che il personaggio era eccessivamente ipocrita.
– Prima delle riprese Curtis Hanson ha portato Russell Crowe e Guy Pearce a Los Angeles per due mesi per immergerli nella città e nell’epoca del film. Il regista li ha anche portati da alcuni insegnanti di dizione e dialetti e presentati a veri poliziotti.
– Alcuni dei primi piani del volto di Guy Pearce nella scena in cui lui e Russell Crowe si picchiano sono stati girati quattro mesi dopo che le riuprese principali erano terminate. Con grande costernazione di Curtis Hanson, Pearce si era rasato la testa in quel lasso di tempo e ha dovuto indossare una parrucca. Nel corso di un’intervista Pearce ha indicato l’escamotage come una “parrucca molto costosa” e ha osservato che in Australia non esiste il concetto di tornare a girare settimane o addirittura mesi dopo aver concluso le riprese.
– Nell’autobiografia di Mickey Rooney si fa un riferimento a “The T and M Studio”, un bordello in cui le donne erano sosia di star cinematografiche.
– Il regista Curtis Hanson ha affermato che Kim Basinger è stata la prima e unica scelta per il ruolo di Lynn Bracken.
– Per due volte il progetto è stato lanciato per la televisione: la prima volta il produttore David L. Wolper voleva realizzare il progetto come una miniserie, poi il progetto è stato in fase di sviluppo come una serie settimanale per la HBO. Un pilota è stato poi girato con protagonista Kiefer Sutherland, ma la serie non è stata realizzata.
– I titoli di coda sono vecchi filmati della famosa star cowboy William Boyd nei panni del suo personaggio Hopalong Cassidy a cavallo in una parata. Gli effetti speciali fanno sembrare che stia marciando proprio di fronte al cast dei film.
– Curtis Hanson e Brian Helgeland hanno lavorato alla sceneggiatura insieme per due anni.
– L’attività di Pierce Patchett si basa sulla voce di lunga data sull’esistenza di un vero bordello a Hollywood che forniva signore meticolosamente vestite e truccate per assomigliare a famose stelle del cinema. Nel suo libro di memorie “Hollywood: Stars and Starlets, Tycoons and Flesh-Peddlers, Moviemakers and Moneymakers, Frauds and Geniuses, Hopefuls and Has-Beens, Great Lovers and Sex Symbols”, lo sceneggiatore Garson Kanin descrive una visita ad un luogo chiamato “Mae” dove una signora vestita come Mae West gli ha presentato un “cast” di sosia di Barbara Stanwyck, Joan Crawford, Carole Lombard, Marlene Dietrich e Ginger Rogers.
– In preparazione del film Curtis Hanson ha mostrato al suo cast e alla troupe i seguenti film: Un bacio e Una pistola (1955), Cattive compagnie (1990), Rapina a mano armata (1956), Il bruto e la bella (1952), Il diritto di uccidere (1950), Dollari Che scottano (1954) e Crimine silenzioso (1958).
– Lo script ha attraversato sette bozze prima che Curtis Hanson si sentisse abbastanza sicuro per lasciare che James Ellroy leggesse il copione.
– “L.A. Confidential” è il terzo capitolo della serie “L.A. Quartet” dello scrittore James Ellroy.
– Russell Crowe ha basato la sua interpretazione su quella di Sterling Hayden in Rapina a mano armata (1956) di Stanley Kubrick.
– Mickey Cohen, il mafioso che viene incarcerato e che provoca la più grande guerra della storia per il controllo del traffico di droga, era un vero gangster di Los Angeles dalla fine degli anni ’30 fino alla sua morte avvenuta nel 1976, dopo due condanne per evasione fiscale. All’epoca della sua massima attività Cohen si era alleato con il gangster Bugsy Siegel di New York che approdò a Los Angeles e mise in piedi il suo personale giro di racket (vedi il film “Bugsy” del 1991). Dopo l’assassinio di Siegel nel 1947, Cohen si accaparrò il giro d’affari che Bugsy aveva allestito, tra cui estorsioni sindacali agli studios, traffico di droga, gioco d’azzardo e prostituzione. Cohen era così odiato dalla polizia che era costantemente arrestato per qualsiasi minima infrazione (una volta è stato arrestato per l’utilizzo di linguaggio volgare per la strada). Come mostrato nel film, alla fine fu incarcerato per evasione fiscale e ha trascorso quasi dieci anni in carcere. Dopo il suo rilascio ha ridotto la sua attività criminale al minimo entrando in sorta di semi-pensionamento e godendosi la sua ricchezza, rimanendo un colorito personaggio di Los Angeles fino alla sua morte nel 1976.
– Curtis Hanson non voleva che il film fosse troppo nostalgico così ha reclutato il direttore della fotografia Dante Spinotti per girarlo come un film contemporaneo.
– Le foto viste durante il briefing della buoncostume erano copie di fotografie scattate dall’artista feticcio John Willie durante il suo periodo a Los Angeles. Uno dei suoi modelli erano alcuni omicidi di un serial killer citato da James Ellroy nel libro “I miei luoghi oscuri”.
– I fucili utilizzati dal Dipartimento di Polizia di Los Angeles (LAPD) in questo film sono degli Ithaca modello 37s, facilmente identificabili dalla mancanza di una porta di espulsione della cartucce sul lato destro (che espellono dal fondo). White ed Exley portano entrambi delle Colt Detective Specials.
– Il film che Lynn e Bud stanno guardando è Vacanze romane (1953).
– Curtis Hanson e il suo direttore della fotografia Dante Spinotti hanno voluto girare il film in formato widescreen. Hanno studiato due film in CinemaScope del periodo: Il trapezio della vita (1957) di Douglas Sirk e Qualcuno verrà di Vincente Minnelli (1958).
– Il cast film include tre premi Oscar: Kevin Spacey, Kim Basinger, Russell Crowe e tre candidati all’Oscar: Danny DeVito, James Cromwell e David Strathairn
– L’arma con cui il capitano Dudley Smith (James Cromwell) uccide il Sgt. Jack Vincennes (Kevin Spacey) è un modello 1903 Colt Pocket Hammerless automatica calibro .32 ACP. La Colt ha cessato la produzione di quest’arma nel 1945. Ora sono molto ricercate dai collezionisti.
– Il film costato 35 milioni di dollari ne ha incassari circa 126.
La colonna sonora
– Le musiche originali del film candidate ad un Premio Oscar sono di Jerry Goldsmith (Rambo, Poltergeist, Il presagio) che ha sostituito Elmer Bernstein.
TRACK LISTINGS
1. Bloody Christmas
2. The Cafe
3. Questions
4. Susan Lefferts
5. Out Of The Rain
6. Rollo Tomasi
7. The Photos
8. The Keys
9. Shootout
10. Good Lad
11. The Victor
Per ascoltare la colonna sonora integrale clicca QUI.
Bloody Christmas – Jerry Goldsmith:
The Victor – Jerry Goldsmith:
The Lady Is A Tramp – Gerry Mulligan Quartet:
Clip e video