Stasera in tv: “Take Five” su Rai 3
Rai 3 stasera propone “Take Five”, commedia crime del 2013 diretta da Guido Lombardi e interpretata da Salvatore Ruocco, Peppe Lanzetta, Salvatore Striano e Gaetano Di Vaio e Carmine Paternoster.
Cast e personaggi
Salvatore Ruocco: Ruocco
Peppe Lanzetta: O’ Sciomen
Salvatore Striano: Sasá
Gaetano Di Vaio: Gaetano
Carmine Paternoster: Carmine
Emanuele Abbate: Il bambino
Esther Elisha: Esther
Gianfranco Gallo: O’ Jannone
Antonio Pennarella: O’ Ninnillo
Antonio Buonomo: Antonio
Vittoria Schisano: A’ Jannona
Alan De Luca: Direttore banca
Marco Mario de Notaris: Medico
Trama e recensione
Take Five è il racconto di una rapina rocambolesca messa in atto, con coraggio e incoscienza, da cinque “irregolari” del crimine. Un idraulico con il vizio del gioco (Carmine), indebitato con la mala, viene chiamato a riparare una perdita fognaria all’interno di una banca e, a pochi metri dal prezioso caveau, si fa venire un’idea. Un ricettatore con diversi anni di carcere alle spalle (Gaetano), accoglie quell’idea con entusiasmo, tanto da mettere assieme una squadra, anzi, come si dice a Napoli, dove è ambientata la storia, una “paranza”. Entrano a far parte della banda anche un fotografo di matrimoni (Sasà) malato di cuore, il migliore ex scassinatore in circolazione, e il giovane nipote di Gaetano (Ruocco), pugile dotato, ma squalificato a vita per aver rotto una sedia in testa a un arbitro. Infine, lo Sciomèn, il “leggendario” gangster napoletano, sia pure di un altro decennio, appena uscito da una lunga reclusione, che lo ha reso fragile e depresso. I cinque non hanno molto in comune, se non il desiderio, meglio la necessità, di riscattare, o semplicemente salvare, la propria esistenza, con una potente iniezione di denaro. Ma i soldi rendono fragile qualsiasi alleanza. Saranno uniti e solidali, infatti, fino a quando Gaetano, l’uomo che li ha chiamati e di cui tutti si fidano, scompare, e con lui il bottino milionario. Non sapendo bene quello che è realmente accaduto, e nella speranza di veder ricomparire l’amico, i quattro banditi rimasti attendono nella loro tana. Ma il tempo mette a dura prova i loro nervi. Nascono incomprensioni, si disfano alleanze. Compare anche una minaccia che nessuno sembrava aver previsto: ‘o Jannone, il potente boss cittadino, che sa della rapina e vuole la sua parte di un bottino misteriosamente scomparso…
Note di regia
Con “Take Five” ho provato a raccontare la storia di cinque “irregolari”, tutti con un sogno in comune, quello di arricchirsi. Per una forma di riscatto, per sfuggire
ai propri fantasmi, o più semplicemente perché ognuno di loro crede che il denaro sia l’unica cosa per la quale valga la pena di vivere. Ma ho voluto raccontare anche cinque solitudini, che solo per pochi giorni si incontrano in nome di un progetto comune. Prevedendo tuttavia che la loro non può che essere un’unione fittizia, che duri il tempo di una rapina. Fino all’epilogo clamoroso ma inevitabile: la perdita del denaro per cui hanno lottato e la perdita dell’innocenza… Girando Take Five ho fatto ricorso, consapevolmente, agli archetipi del film di genere, pur volendo raccontare, a mio modo, una porzione del nostro tempo. Un tempo, una società, dove le persone sono sole, ossessionate, depresse. Dove i soldi, il successo, la fama rappresentano l’unica forma di riscatto da un anonimato altrimenti giudicato insopportabile. [Guido Lombardi]
Note degli attori
PEPPE LANZETTA: Il personaggio che interpreto mi ha lasciato addosso scorie e malesseri, per i quali ho dovuto lavorare tanto, prima e dopo. Mi porterò dentro per molto tempo strani sentimenti legati al personaggio dello Sciomen, questa sorta di amore-odio e di disagio che ha dentro: affascinante e complesso, forse è la mia migliore prova d’attore. Spero tanto che il film possa avere l’attenzione che merita.
SALVATORE RUOCCO: Il personaggio che interpreto è molto complicato rispetto agli altri, corre sempre sul filo, è l’unico dei cinque ad avere un senso di giustizia innato, ingenuità e purezza. Ho studiato molto per trovare dentro di me tutti questi riferimenti. Ho lavorato molto sul mio corpo, per avere una
metamorfosi che corrispondesse il più possibile al personaggio descritto nella sceneggiatura: sono dimagrito di sette chili, mi sono rasato i capelli e ho ripreso gli allenamenti duri della palestra di boxe.
CARMINE PATERNOSTER:…questi cinque disgraziati organizzano nei minimi dettagli la rapina, ognuno coi suoi problemi esistenziali. Sono tutti diversi tra loro, ma tutti con lo stesso obiettivo, fare soldi e uscire da questo labirinto infernale, sognando che i soldi possano darti il paradiso e farti oltrepassare in un batter d’occhio quella linea che non riuscivi a varcare senza fare un passo più lungo della gamba. Ne trovi tanta di acqua per la strada dei 5 personaggi, come la corrente di un fiume in piena che ti porta via, senza sapere se riuscirai a trovare un appiglio solido dove poter continuare a vivere, come un’onda che sbatte forte su una roccia.
GAETANO DI VAIO: Mi sono calato nel ruolo di Gaetano, l’organizzatore del colpo, con molta paura. Una cosa è fare un piccolo ruolo come mi era capitato in passato, e una cosa è impegnarsi per tantissimi giorni tra preparazione, prove e l’interpretazione vera e propria. Tra l’altro, mentre giravo Take Five, parallelamente mi sono ritrovato a interpretare anche il ruolo di O’ Baroncino nella serie televisiva di Sky e Cattleya Gomorra. Saltavo da un set all’altro. Mentre ero Gaetano alle prese con un colpo in una banca a Napoli, mi trasformavo in O’ Baroncino, un trafficante internazionale di droga. Certo, sempre di ruoli criminali si trattava, che poi rispettavano molto la mia storia reale passata, riportata anche nel romanzo “Non mi avrete mai”, edito da Einaudi e scritto a quattro mani proprio con il regista di Take Five, Guido Lombardi. Ma quando devi fare sul serio, con ruoli impegnativi, non basta il passato di strada.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore romano Giordano Corapi (Altromondo, Nessuno è Perfetto!) che torna a collaborare con il regista Guido Lombardi dopo aver musicato La-Bas, Educazione Criminale.
- Il film ha vinto un Ciak d’Oro per la Miglior canzone originale (“Buonesempio”) di Giordano Corapi e Roberta Serretiello.
[quote layout=”big” cite=”Giordano Corapi]L’idea tematica di fondo che avevamo con Guido era quella di pensare a questi cinque personaggi come cinque ragazzini che giocano con le pistole, inconsapevoli del pericolo. Su questa idea ho cercato di coniugare le atmosfere anni ‘60 tipiche dei film di genere con sonorità più moderne e temi che fossero in grado di raccontare al tempo stesso il dramma e la comicità sgangherata dei cinque protagonisti[/quote]
TRACK LISTINGS:
1. La paranza
2. Buonesempio
3. Il cuore di Sasà
4. Carmine e i sacchi
5. Puits
6. Il boxer
7. Nelle fogne
8. Sospetti
9. La rapina
10. Il racconto di Carmine
11. Spari a salve
12. Se ne tornasse solo uno?
13. Funky Sciomen
14. Il bambino nano
15. O’ ninnillo
16. Blowing Skin Flute 60
17. Da Jannone
18. Il risveglio di Gaetano
19. Al tombino
20. A robba mia
21. In Loving Memory
22. Galleria
23. Triello finale
Per ascoltare altre tracce della colonna sonora clicca QUI.