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Stasera in tv: The Artist su Rai 3

Rai 3 quest’oggi propone in prima serata “The Artist”, comedy-drama a tinte romance del 2011 scritto e diretto da Michel Hazanavicius e interpretato da Jean Dujardin e Bérénice Bejo.

pubblicato 25 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 06:09

Cast e personaggi

Jean Dujardin: George Valentin
Bérénice Bejo: Peppy Miller
John Goodman: Al Zimmer
James Cromwell: Clifton
Penelope Ann Miller: Doris
Missi Pyle: Constance
Joel Murray: poliziotto
Ed Lauter: maggiordomo
Malcolm McDowell: comparsa
Beth Grant: governante di Peppy

La trama

Hollywood 1927. George Valentin è un divo del cinema muto all’apice del successo. L’avvento dei film parlati lo fa scivolare nell’oblio. Intanto Peppy Miller, una giovane comparsa, viene proiettata nel firmamento delle stelle del cinema.

Quando ho iniziato a riflettere su come sarebbe stato questo film muto, ho capito di avere due possibilità. O fare un film di puro divertimento, interamente ludico, quasi gratuito, un film di spionaggio nello stile di
L’INAFFERRABILE di Fritz Lang, che secondo me è il film che ha suggerito a Hergé l’idea di Tintin. O fare un film su temi meno leggeri, probabilmente più difficile da realizzare, ma questa alternativa mi attirava quasi di più perché mi permetteva di allontanarmi completamente dai due OSS 117, un passo necessario visto che per questo film muto avevo voglia di lavorare di nuovo con Jean ma non volevo fargli rifare le stesse cose. Non volevo che il progetto venisse percepito come un capriccio o una trovata e ho quindi cercato di immaginare una storia che giustificasse in qualche modo il formato. [il regista Michel Hazanavicius]

Il nostro commento

Regista e talentuosi protagonisti meritano senza dubbio una nostra personale e virtuale standing ovation solo per il coraggio mostrato nel voler proporre ad una platea piu vasta un vero e proprio film d’epoca, quasi interamente muto e girato in bianco e nero. Una vera e propria sfida per l’ipertecnologico cinema degli anni duemila fatto di attori virtuali, effetti molto speciali, marketing virale e 3D di ultima generazione. L’idea di Hazanavicius, che sulla carta appare fortemente anacronistica, si dimostra invece magicamente e sorprendentemente coinvolgente quando la si vede materializzata su grande schermo, ritrovandosi a provare una vasta gamma di emozioni, dall’ilarità alla meraviglia, figliate da suggestioni che dimostrano ancora una volta che il cinema fatto con cuore, passione e creatività non ha bisogno di orpelli ed ammenicoli hi-tech per arrivare allo spettatore. The Artist pur sciorinando con una certa divertita nonchalance tutti gli elementi anacronistici citati, si rivela una vera sorpresa con il suo voler parlare ad un platea altra, puntando alla leggerezza e ai toni della commedia nella sua veste più pura e nostalgica, un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo narrato con una spigliatezza ed un entusiamo senza pari.

Curiosità

– Il film è stato candidato a 10 Premi Oscar vincendo 5 statuette: Miglior film, regia, costumi, colonna sonora e attore protagonista a Jean Dujardin.

– Non c’è neanche una “zoomata” in tutto il film perché la tecnologia Zoom non esisteva nel periodo in cui è ambientato il film.

– Questo film è il secondo film muto a vincere l’Oscar per il miglior film. Il primo è stato Ali (1927) primo film a vincere il premio per il miglior film nell’anno inaugurale degli Oscar. Ali (1927) ha vinto altri due Oscar per la Miglior produzione e i Migliori effetti tecnici.

– In solitudine George guarda una bobina di uno dei suoi smargiassi e silenziosi avventurieri attraverso un proiettore all’interno del suo appartamento. Il film è in realtà un vero e proprio film muto, Il segno di Zorro (1920), che all’epoca lanciò la stella Douglas Fairbanks come eroe d’azione e idolo dei Matinée. George Valentin è raffigurato come interprete  del film, con le scene di Zorro alterate sostituendo l’attore Jean Dujardin in tutte le inquadrature in cui appare Fairbanks.

– Questo film è stato uno dei due film candidati agli Oscar 2012 che trattavano di cinema muto. L’altro film era Hugo Cabret (2011), entrambi i film hanno ricevuto numerose candidature ed entrambi hanno finito per vincere lo stesso numero di Oscar (5).

– Il ruolo del cane Jack in realtà è stato interpretato da tre diversi Jack Russell Terrier: Uggie, Dash e Dude.

– La casa di Peppy nel film è la casa in cui Mary Pickford ha vissuto prima di sposare Douglas Fairbanks e di trasferirsi nella leggendaria magione Pickfair (che è stata demolita alla fine del 1980); il letto dove George Valentin si sveglia è il letto di Mary Pickford come lo sono il tavolo, la sedia e la tovaglia di pizzo che si vedono nella sala da pranzo.

– Il film è stato originariamente girato a colori e poi convertito in bianco e nero.

– George e Peppy si incontrano brevemente su una scala in ferro battuto. Questa scala è nell’atrio centrale del Palazzo Bradbury situato al 304 South Broadway di Los Angeles, California. Decine di film, spettacoli televisivi e video musicali sono stati girati in quella location. In particolare l’interno e l’esterno si possono vedere in Blade Runner (1982).

– I titoli riportati su manifesti e fuori dai cinema spesso rispecchiano la trama, per esempio , “Il ladro del suo cuore” è visibile quando Peppy si prova il cappotto di George, “Stella solitaria” quando George attraversa triste una strada e “Angelo Custode ” è il film di Peppy Miller visibile solo dopo l’asta.

The Artist è il primo film a vincere come Miglior Film sia agli Independent Spirit Awards e che agli Oscar dai tempi di Platoon (1986).

– Le scenografie sono ispirate a due classici  di FW Murnau: Aurora (1927) e Il Nostro Pane Quotidiano (1930).

– Questo film è stato ispirato dal lavoro di registi come Fritz Lang, Alfred Hitchcock, John Ford, Ernst Lubitsch, FW Murnau e Billy Wilder.

– Il personaggio di George Valentin (interpretato da Jean Dujardin) è basato in parte sul libro “Douglas Fairbanks” di Jeffrey Vance.

– Il montaggio che mostra il fallimento del matrimonio è un omaggio diretto a un montaggio quasi identico di Orson Welles per Quarto Potere (1941).

– Il film è girato a 22 FPS (fotogrammi al secondo) così quando è stato riprodotto nel formato standard 24 FPS, l’azione è divenuta leggermente accelerata. La maggior parte dei film muti girati a 14 FPS e riprodotti su moderne attrezzature a 24 FPS fanno si che su schermo si scorga una leggera accelerazione dei movimenti. Quando sono stati introdotti i film sonori, il frame rate è stato standardizzato a 24 FPS onde rendere possibile sincronizzare l’audio con le immagini.

– Il personaggio di George Valentin è basato su due star del cinema muto, Douglas Fairbanks e John Gilbert . Entrambi gli attori hanno interpretato degli avventurieri del cinema muto ed entrambi hanno visto la loro carriera in declino con l’introduzione dei film sonori. (Nel caso di Gilbert la sua “voce stridula ” viene spesso attribuita come causa del suo declino, in realtà pare sia dovuto ad un conflitto con il boss dello studio Louis B. Mayer). Sia Gilbert che Fairbanks hanno recitato occasionalmente in film sonori, ma non hanno mai più raggiunto il successo che avevano conosciuto durante l’epoca del muto. Gilbert morì di alcolismo nel 1938 all’età di 36 anni, mentre Fairbanks per un attacco di cuore (causato dal suo incessante fumare) nel 1939 all’età di 56 anni.

– La scena in cui Peppy Miller si avvolge nel cappotto di George Valentin è un omaggio alla scena del film muto Settimo cielo (1927) , dove Janet Gaynor si avvolge nel cappotto di Charles Farrell.

– Penelope Ann Miller ha interpretato anche Edna Purviance, una famosa attrice del cinema muto nel biopic Charlot – Chaplin (1992), film su uno dei più famosi e rinomati comici del cinema muto: Charles Chaplin.

– Al fine di includere il vecchio cartello “Hollywoodland” in parecchie inquadrature è stato necessario ricorrere agli effetti visivi dal momento che la parte del cartellone “land” non esiste più dal 1949, quando la Camera di Commercio di Hollywood si è accordata con la città di Los Angeles per riparare e ricostruire la scritta che era caduta in uno stato di degrado. Il contratto prevedeva che “LAND” fosse rimossa in modo da raffigurare solo “Hollywood”.

– Durante le riprese Jean Dujardin ha vissuto in una casa isolata degli anni ’30 sulle colline di Hollywood.

– Il film è stato girato in 1.33:1 “ratio Academy”, proprio come nei giorni del cinema muto, dal momento che il regista  e sceneggiatore Michel Hazanavicius lo ha ritenuto ‘perfetto per gli attori‘ perché dà loro ‘una presenza, un potere, un punto di forza occupando così tutto lo spazio dello schermo‘.

– Molti dei vestiti in rilievo indossati nel film da Bérénice Bejo e altri attori del cast sono stati realizzati da Leluxe Clothing.

– Dopo che Peppy Miller fa visita a George Valentin nella sua casa, dice al suo compagno in macchina “Portami a casa. Voglio stare da sola“. Questo può essere visto come un riferimento alla famosa battuta pronunciata da Greta Garbo nel film Grand Hotel (1932), “Voglio stare da sola“. Greta Garbo è divenuta un’icona internazionale durante l’epoca classica del muto di Hollywood ed ha avuto una felice transizione al sonoro molto simile a quella di Peppy Miller. Un altro parallelo con Greta Garbo è la sua frequente collaborazione durante il cinema muto con il co-protagonista John Gilbert, che al contrario delal diva non ha avuto fortuna con l’avvento del sonoro.

– Tutte le sequenze di ballo sono state eseguite dagli stessi attori dopo una lunga fase di preparazione. Jean Dujardin e Bérénice Bejo hanno provato la sequenza di ballo culminante per cinque mesi, allenandosi quasi ogni giorno nello stesso studio che Debbie Reynolds e Gene Kelly usarono per provare i numeri di Cantando sotto la pioggia (1952) . “E’ stata davvero dura“, ha confessato la Bejo “e anche adesso quando guardo il film non posso credere con quanta velocità lo stiamo eseguendo. A volte è come se i piedi mi facessero ancora male“.

– La roadster che George Valentin guida sua schermo e mostrata all’inizio del film è una riproduzione moderna di una Bugatti Type 35 del 1920. A metà degli anni 2000 modelli originali della Bugatti Type 35 Grand Prix sono state stimati da 500.000 dollari a 3,5 milioni di dollari a seconda della loro originalità e condizione.

– Sul red carpet dei BAFTA 2012 Jean Dujardin ha dichiarato in un’intervista che il film è stato girato in soli 35 giorni.

– Malcolm McDowell ritrae uno dei maggiordomi in questo film, in un ruolo completamente muto. McDowell interpreta un personaggio di nome Alfie Alperin che era una famosa star del cinema muto che è diventato un dirigente di studio (con un ruolo liberamente ispirato a Charles Chaplin) in Intrigo a Hollywood (1988). Nella vita reale Chaplin era il migliore amico di Douglas Fairbanks, divo su cui è basato George Valentin.

– Peppy Miller (Bérénice Bejo) pur essendo una star del cinema sonoro non fruisce di nessun dialogo “parlato”.

– La location utilizzata come casa di George Valentin era in realtà di proprietà del regista Shane Black (Iron Man 3).

– La prima parola parlata del film è ‘Cut!’ , mentre l’ultima parola parlata è ‘Action!’.

– Il film costato 15 milioni di dollari ne ha incassati worldwide circa 133.

La colonna sonora

– Le musiche originali del film sono del francese Ludovic Bource che con questa colonna sonora si è aggiudicato un Oscar e un Golden Globe.

– Bource ha già collaborato con il regista Michel Hazanavicius per la spy-comedy OSS 117: Cairo, Nest of Spies, parodia del filone spionistico che vedeva nel cast Jean Dujardin e Berenice Bejo, proprio i due protagonisti di The Artist.

– Bource ha vinto un Oscar per la miglior colonna sonora pur non avendo alcuna formazione e istruzione formale in orchestrazione né in composizione di musica da film. Bource ha imparato a leggere la musica da bambino con lezioni di fisarmonica e da adolescente studiando jazz. Cinque arrangiatori e cinque direttori di orchestra hanno aiutato a realizzare le sue idee musicali con l’ausilio di un’orchestra sinfonica.

– Il film in un momento culminante fa uso di un tema d’amore di Bernard Herrmann tratto da La donna Che Visse Due volte (1958), ma questa non è la prima volta che il regista Michel Hazanavicius si ispira ad Alfred Hitchcock. Ha usato anche indicazioni visive e musicali da La donna Che Visse Due volte (1958) e da Intrigo internazionale (1959) nella parodia spionistica OSS 117: Cairo, Nest of Spies (2009).

1. The Artist Ouverture-Brussels Philharmonic – The Orchestra Of Flander
2. 1927 A Russian Affair-Brussels Philharmonic – The Orchestra Of Flanders
3. George Valentin-Brussels Philharmonic – The Orchestra Of Flanders
4. Pretty Peppy-Ludovic Bource
5. At The Kinograph Studios-Ludovic Bource
6. Fantaisie D’amour-Ludovic Bource
7. Waltz For Peppy-Ludovic Bource
8. Estancia Op. 8-Brussels Philharmonic
9. Imagination-Red Nichols & His Five Pennies
10. Silent Rumble-Ludovic Bource
11. 1929-Ludovic Bource
12. In The Stairs -Ludovic Bource
13. Jubilee Stomp-Duke Ellington
14. Comme Une-Rosée De Larmes-Ludovic Bource
15. The Sound Of Tears-Ludovic Bource
16. Pennies From Heaven-Rose Murphy
17. 1931-Ludovic Bource
18. Jungle Bar-Ludovic Bource
19. L’ombre Des Flammes-Ludovic Bource
20. Happy Ending-Ludovic Bource
21. Charming Blackmail-Ludovic Bource
22. Ghosts From The Past-Ludovic Bource
23. My Suicide (Dedicated To 03.29.1967)-Ludovic Bource
24. Peppy And George-Brussels Philharmonic – The Orchestra Of Flanders

Trailer e video