Stasera in tv: “The Lone Ranger” su Rai 2
Rai 2 stasera propone “The Lone Ranger”, avventura western del 2013 diretta da Gore Verbinski (Pirati dei Caraibi) e interpretata da Johnny Depp, Armie Hammer, Helena Bonham Carter, Tom Wilkinson e William Fichtner.
Cast e personaggi
Johnny Depp: Tonto
Armie Hammer: John Reid/Il cavaliere solitario
Helena Bonham Carter: Red Harrington
Tom Wilkinson: Latham Cole
William Fichtner: Butch Cavendish
Barry Pepper: capitano Jay Fuller
Ruth Wilson: Rebecca Reid
James Badge Dale: Dan Reid
Mason Cook: Will
James Frain: Barret
Harry Treadaway: Frank
JD Cullum: Wendell
Saginaw Grant: capo Big Bear
Doppiatori italiani
Fabio Boccanera: Tonto
Gianfranco Miranda: John Reid/Il ranger solitario
Claudia Razzi: Red Harrington
Franco Zucca: Latham Cole
Rodolfo Bianchi: Butch Cavendish
Stefano Benassi: capitano Jay Fuller
Giuppy Izzo: Rebecca Reid
Alessio Cigliano: Dan Reid
Francesco Venditti: Frank
Luigi Scribani: Wendell
Giorgio Lopez: capo Big Bear
Trama e recensione
Il produttore Jerry Bruckheimer e il regista Premio Oscar Gore Verbinski, dopo il grande successo de I Pirati dei Caraibi, presentano The Lone Ranger, un’avventura western mozzafiato ricca di azione e umorismo. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia inedita che ha trasformato John Reid (Armie Hammer), un uomo di legge, in un leggendario giustiziere, trasportando il pubblico in un’epica girandola di sorprese in cui i due improbabili eroi, spesso impegnati in comici alterchi, combatteranno fianco a fianco contro l’avidità e la corruzione.
L’avventura western The Lone Ranger Insieme a John Carter e Tomorrowland rappresentano tre clamorosi flop Disney assolutamente immeritati e quindi un terzetto di titoli avventurosi da ripescare e rivalutare con il senno di poi. Senza dubbio la scelta di un genere che nel corso degli anni si è dimostrato, riguardo agli incassi, un terno al lotto non ha aiutato il regista Gore Verbinski in questo suo rutilante e riuscito omaggio al western, ma il film non ha nulla da invidiare alla saga dei Pirati dei Caraibi ed è nettamente superiore all’ibrido e ulteriore flop Cowboys & Aliens.
Il ritorno del Cavaliere Solitario
Ottant’anni dopo il loro primo ingresso nell’immaginario collettivo, i personaggi classici del Cavaliere solitario e Tonto continuano a rimanere stabilmente inseriti nel contesto culturale americano. “C’è qualcosa in questi personaggi che ha affascinato ogni generazione fin dalla loro invenzione”, nota il produttore Jerry Bruckheimer. “Sono cresciuto a Detroit e gli spettacoli radiofonici e televisivi de Il Cavaliere solitario hanno fatto parte della mia adolescenza, come di milioni di altri”. Radio, televisione, cinema, fumetti, libri, romanzi illustrati e videogame: la popolarità costante di questi personaggi, icone d’America, rappresenta un continuum che conferma il fascino che da sempre il pubblico subisce nei loro confronti. Il programma si fece strada per la prima volta sulle onde radio per gentile concessione della radio WXYZ di Detroit, Michigan, il 30 gennaio 1933.
Il proprietario della stazione, George W. Trendle, voleva un Western che affascinasse il pubblico dei bambini. Il personaggio da lui creato era retto, onesto e una figura autoritaria che i bambini potessero ammirare. Così era nata l’idea del Cavaliere solitario, passata poi a Fran Striker, uno sceneggiatore di Buffalo, e al direttore del personale della stazione radio, James Jewell.
Jewell continuò a dirigere la serie radiofonica Il Cavaliere solitario per tutto il 1938, quando ormai era un fenomeno nazionale. Il suocero di Jewell era proprietario del Campo Kee-Mo-Sah-Bee a Mullet Lake, in Michigan, che divenne così l’ovvia ispirazione linguistica per il nome che Tonto diede al suo amico, il Cavaliere Solitario (Tonto fu inserito in undici episodi della serie). Si pensa che il nome del campo derivi da una parola Ojibwe, “giimoozaabi,” tradotto come “esploratore fidato” o persino “chi sceglie un percorso diverso dal normale”. Anche il nome Tonto potrebbe derivare da un’altra parola Ojibwe, “N’da’aanh-too” (pronunciato “Nda-n-to”) che significa “selvaggio” o “cambiare”. Jewell suggerì anche la “Ouverture del Guglielmo Tell” di Gioachino Rossini come tema musicale del programma.
- Ci furono 2.956 episodi radiofonici de Il Cavaliere solitario (l’ultimo nuovo episodio venne trasmesso il 3 settembre 1954), una storia lunga 21 anni che di fatto coincise con l’omonima serie televisiva di grandissimo successo interpretata dal vigoroso Clayton Moore come protagonista e il maestoso Jay Silverheels nel ruolo di Tonto. Questo programma, che divenne un fenomeno internazionale, cominciò a essere trasmesso sulla ABC nel 1949 e continuò fino al 1957.
- L’enorme popolarità dello show diede vita anche a due lungometraggi teatrali, Il cavaliere senza volto (1956) e Il cavaliere azzurro della città dell’oro (1958).
Curiosità
- Il film è basato su personaggio soprannominato The Lone Ranger, apparso in diversi film e serial cinematografici e in una popolare serie televisiva andata in onda dal 1949 al 1957 (trasmessa in Italia con il titolo Il cavaliere solitario) e tratto a sua volta da un fumetto e da un programma radiofonico.
- Il film ha ricevuto due candidature all’Oscar per i Migliori effetti speciali e il Miglior trucco e acconciatura.
- In un’intervista Johnny Depp ha ringraziato il suo cavallo stunt Scout per avergli salvato la vita dopo una caduta violenta subita durante le riprese. Dopo che Scout ha trascinato Depp per 7 metri il cavallo lo ha saltato per evitare di calpestarlo. Una clip della caduta mostra il cavallo che salta chiaramente oltre l’attore. Depp ha riportato solo lievi contusioni e graffi, ma ha ammesso che poteva andare molto peggio se il cavallo lo avesse travolto.
- Tonto significa “stupido” in spagnolo e italiano. Nelle versioni spagnole di questo film, Tonto è stato chiamato “Bull” che significa “toro”.
- Trucco e e costume di Johnny Depp sono stati ispirati dal dipinto “I’m Crow” dell’artista Kirby Sattler.
- Gore Verbinski, Jerry Bruckheimer, Armie Hammer e Johnny Depp hanno apertamente criticato le recensioni di The Lone Ranger dei critici americani con Depp che ha dichiarato: “le recensioni sono state scritte 7-8 mesi prima il film fosse rilasciato”. Bruckheimer ha detto che ai critici interessavano più i problemi di budget che il film stesso, proprio come accaduto per John Carter. Armie Hammer ha condiviso un punto molto interessante sulla questione: “Se si va indietro a leggere le recensioni negative, la maggior parte di loro non sono in merito al contenuto del film, ma più su cosa c’è dietro. La critica americana è arrivata ad un punto in cui se non sei intelligente come Platone, sei stupido…hanno cercato di fare la stessa cosa con con World War Z ma non ha funzionato, il film ha avuto successo. Invece hanno deciso di tagliare la giugulare del nostro film.
- Quentin Tarantino ha inserito questo film tra i suoi dieci favoriti del 2013.
- Il film originariamente doveva avere una trama incentrata più su elementi sovrannaturali e sul misticismo dei nativi americani. Ciò avrebbe incluso i lupi mannari che avrebbero anche spiegato le pallottole d’argento. In seguito alla deludente performance al botteghino di John Carter, la Disney ha demolito il progetto e ridimensionato il budget.
- Pur essendo uno dei più grandi flop al botteghino del 2013, Jerry Bruckheimer ritiene che The Lone Ranger sarà, negli anni a venire, riscoperto come un capolavoro. In un’intervista con Vulture Magazine ha detto. “Penso che in futuro sarà guardato come un meraviglioso film coraggioso”. Il produttore ha ricordato anche le stroncature di “Flashdance”, film in principio stroncato e poi rivalutato con il trascorrere degli anni.
- La produzione ha attraversato molti problemi durante le riprese tra cui il cattivo tempo, un’epidemia di varicella e la morte accidentale di un membro della troupe. Questi problemi hanno quasi portato alla cancellazione del film.
- All’inizio del film, quando Latham Cole guarda l’orologio da tasca, si sente un flebile suono di carillon in sottofondo in omaggio all’orologio da tasca di Lee Van Cleef in Per Qualche Dollaro in Più (1965).
- Molte scene del film rendono omaggio a film noti come C’era una volta il West (1968), Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo (1966), Per Qualche Dollaro in Più (1965), Indiana Jones, Ritorno al futuro – Parte III (1990), Butch Cassidy (1969) e molti dei film di John Ford girati nella Monument Valley.
- Gore Verbinski, Jerry Bruckheimer, Johnny Depp e Armie Hammer si sono decurtati i compensi del 20% per ridurre al minimo il budget complessivo.
- Nel marzo 2002 la Columbia Pictures ha annunciato l’intenzione di fare un film su The Lone Ranger con Classic Media, che all’epoca possedeva i diritti cinematografici. I produttori marito e moglie Douglas Wick e Lucy Fisher hanno aderito al progetto. Il tono era simile a La maschera di Zorro (1998) e la Columbia aveva suggerito che Tonto venisse riscritto come un interesse amoroso femminile. Il budget previsto era stato fissato a 70 milioni di dollari. David e Janet Peoples vennero assunti per scrivere la sceneggiatura l’anno successivo, che è stata poi riscritta da Laeta Kalogridis. Jonathan Mostow (Terminator 3) era candidato a dirigere all’inizio del 2005, ma la Columbia alla fine ha accantonato il progetto.
- Disney ha ritardato la produzione del film a causa di problemi di budget e perché Cowboys & Aliens aveva floppato al botteghino.
- Il film ha superato John Carter come il più grande flop della Disney.
- Due comparse vestite nei costumi dell’epoca per la sequenza della Fiera del Selvaggio West erano Ann Simon e la sua bambina di 10 anni Jenna Jewell Simon, rispettivamente la nipote e la pronipote di James Jewell, che ha diretto la primissima trasmissione della serie radiofonica de Il Cavaliere solitario il 30 gennaio 1933, e molte altre in seguito.
- Tra i consulenti tecnici specializzati incaricati di lavorare con il cast c’erano un’esperta pistolera Keith Meriweather, che ha dato dimostrazioni sulle finezze nell’impugnare una pistola, come estrarre rapidamente e roteare; e Steve Brown, uno degli otto maestri di yo-yo riconosciuti a livello mondiale, che ha dovuto insegnare a Tom Wilkinson il modo caratteristico in cui il suo personaggio, Latham Cole, rotea, afferra e rilascia un orologio da taschino.
- A Rio Puerco, Nuovo Messico, il sito scelto per le città di “Colby” e “Promontory Summit”, il vento era talmente forte che i membri della troupe lo hanno soprannominato “la sabbionaia del diavolo”. Folate di vento soffiavano in ogni direzione da 40 a 110 chilometri orari, costringendo la troupe a indossare sciarpe, bandana e occhiali per proteggersi. Per la fine della giornata, però, tutti erano ricoperti di polvere dalla testa ai piedi.
- Sia nella Monument Valley sia nel Canyon de Chelly, molti membri chiave del cast e della produzione, compresi Johnny Depp, Armie Hammer, James Badge Dale e Gore Verbinski – non vivevano nelle loro roulotte ma all’aperto, nel campo base, divertendosi con musica e fuochi notturni. Talvolta mangiavano pane fritto e stufati tradizionali cucinati da una famiglia Navajo locale, proprietaria della terra in cui si trovavano.
- Per girare nel Canyon de Chelly, un’altra pietra miliare naturale della Nazione Navajo, la troupe ha dovuto utilizzare veicoli locali da safari, che sono camion a quattro ruote motrici di sessant’anni fa risalenti alla Guerra di Corea, spiritosamente soprannominati dalla popolazione locale “Shake ‘n’ Bakes” (letteralmente: shakerati e cotti al forno).
- La gamba d’avorio di Red Harrington (Helena Bonham Carter) è stata disegnata dal consulente visivo Mark “Crash” McCreery e dall’illustratore Jim Carson, e poi realizzata dall’artista intagliatrice texana Linda Capstone. Hanno dovuto essere fabbricate tre versioni diverse, una delle quali equipaggiata dalla divisione effetti speciali di John Frazier con una canna di pistola mobile, fuoco, fumo e comandi pneumatici.
- La scenografa vincitrice dell’Oscar Cheryl Carasik ha ricevuto consigli sull’allestimento dei locali di Red Harrington dalla stessa Helena Bonham Carter, che interpreta la proprietaria del saloon. Tra le richieste della Carter per il set c’erano un paio di manette dell’epoca, frustini, libri di medicina coerenti con gli anni 1860 e alcuni libri osé che mostravano poco più di spalle scoperte.
- Per una scena in cui Lone Ranger galoppa a tutta velocità attraverso un vagone passeggeri in groppa a Silver, sparando con la sua sei colpi dal cane in perla, mentre i passeggeri cercano disperatamente un riparo, il coordinatore degli stunt Tommy Harper ha ingaggiato i leggendari stunt Terry Leonard, Hal Burton, Mic Rodgers, Randy Hice, Mike Runyard, Donna Evans e Lisa Hoyle, molti dei quali di seconda o terza generazione nel campo e discendenti di acrobati di scena che avevano lavorato durante gli Anni d’Oro di Hollywood, quando il Western era all’apice del suo successo.
- Per una sequenza che ritraeva la costruzione della Ferrovia Transcontinentale, il coordinatore incaricato dei treni Jim Clark e gli esperti della società ferroviaria Gandy Dancer hanno dovuto istruire le cento comparse che interpretavano gli operai della ferrovia nei numerosi compiti necessari a costruire una ferrovia: trasportare binari e traversine, posare arpioni, stringere giunti, scavare la massicciata, riempire i tender dell’acqua, guidare le squadre di muli e occuparsi della supervisione.
- Per una scena in cui una locomotiva deragliata arriva pericolosamente vicino a schiantarsi su Tonto e John Reid, il supervisore agli effetti speciali John Frazier e il suo coordinatore Jim Schwalm e la loro squadra hanno montato una locomotiva di oltre 11 tonnellate su una piattaforma girevole di quasi 2 tonnellate che, azionata da cavi, vorticava e si ribaltava giù per una rotaia di 4,5 tonnellate.
- Per rendere adeguatamente vecchio il guardaroba, Penny Rose e la sua squadra hanno utilizzato una serie di tecniche innovative, ad esempio mettendo gli indumenti in una betoniera con dei ciottoli, usurandole con grattugie e, di tanto in tanto, sottoponendo i materiali alla fiamma ossidrica.
- The Lone Ranger costato 225 milioni di dollari per un incasso worldwide di 260 milioni è uno dei più grandi flop finanziari di tutti i tempi e ha fatto perdere allo studio tra i 94 e i 119 milioni di dollari.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Hans Zimmer (Il gladiatore) che per il regista Gore Verbinski ha musicato anche i primi tre film della saga Pirati dei Caraibi (La maledizione del forziere fantasma, Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare).
- In origine le musiche erano state affidate a Jack White, chitarrista e voce del duo The White Stripes, ma in seguito White ha dovuto rinunciare a causa di impegni pregressi ed è stato prontamente sostituito da Zimmer che ha composto lo score con la collaborazione di Michael Einziger, chitarrista della rock band Incubus.
- Durante la sequenza della rapina in banca di apertura, la musica in sottofondo è l’Ouverture del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, che viene poi riutilizzata ampiamente nel culmine del film. Questo è stato lo spunto musicale utilizzato nel programma radiofonico originale e nei film successivi, in particolare per le sequenze più intense. È diventato così popolare che la maggior parte delle persone lo conosce solo come il tema musicale del Cavaliere solitario.
- Come omaggio a John Ford, la scena che introduce John Reid include il brano “Shall We Gather At The River”, brano preferito di Ford e incluso in almeno cinque dei suoi film.
- Insieme alle musiche originali è uscito un secondo album, una compilation con musiche ispirate al film dal titolo The Lone Ranger: Wanted.
Le musiche originali di Hans Zimmer:
1. “Never Take Off The Mask” 1:08
2. “Absurdity” 4:58
3. “Silver” 4:00
4. “Ride” 4:17
5. “You’ve Looked Better” 3:09
6. “Red’s Theater Of The Absurd” (performed by Pokey LaFarge & The South City Three 3:02
7. “The Railroad Waits For No One” 3:09
8. “You’re Just A Man In A Mask” 4:14
9. “For God And For Country” 4:53
10. “Finale” 9:51
11. “Home” 6:55
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La compilation The Lone Ranger Wanted:
1. Holy Water – Ben Kweller
2. Devil’s Train – Grace Potter & The Nocturnals
3. Poor Paddy on the Railway – Shane MacGowan
4. So Long Gone – Pete Molinari
5. Central and Union – Sara Watkins
6. The American Dream – The White Buffalo
7. Lonesome Whistle – Dave Alvin
8. Sweet Betsy from Pike – Iggy Pop
9. Rattling Bone – Iron & Wine
10. Cowboy – The Rubens
11. Everything but the Truth – Lucinda Williams
12. The Truth Lives On – The Aggrolites
13. Butch’s Ballad – Gomez
14. Saddle the Wind – John Grant