Steven Seagal: action figures e statua di cera
Tutte le action figures dedicate a Steven Seagal
Oggi per lo spazio action figures vi parliamo di Steven Seagal, uno dei punti di riferimento per i cultori di cinema action condito con arti marziali, un interprete che è riuscito ad imporsi su grande schermo grazie ad un’imponenza fisica (193 cm di altezza) e ad un carisma indiscussi, che sono riusciti miracolosamente a sopperire ad una capacità attoriale pari a zero, specialmente se paragonata al livello a cui ci ha abituati il cinema americano, ma che a dire il vero nel contesto filmico in cui si muove mr. Seagal hanno un’importanza limitata, basta pensare al Cobra di Sylvester Stallone piuttosto che ai colleghi Chuck Norris e Arnold Schwarzenegger, questi ultimi due al pari di Seagal hanno saputo far di muscoli (il primo) e arti marziali (il secondo) indubbia virtù.
Dopo il salto vi proponiamo due action-doll dedicate all’attore, la prima riproduce un Seagal in veste di poliziotto e con l’aspetto “sovrappeso” che ne ha contraddistinto il fisico da diversi anni e una seconda figure invece realizzata per il mercato orientale, in cui Seagal sfoggia abbigliamento e lineamenti orientaleggianti e si presenta in gran forma. Alle due figures abbiamo aggiunto anche una impressionante statua di cera a grandezza naturale battuta ad un asta online, una clip tributo dedicata all’attore e un breve sunto sulla carriera di Seagal che ricordiamo è anche un esperto artista marziale maestro di Aikido tutt’ora molto amato in oriente, mercato in cui i suoi film direct-to-video vanno a ruba.
Steven Seagal: action figures foto
Dopo il buon esordio con Nico nel 1988, la carriera e gli action di Seagal hanno funzionato a corrente alternata, nel 1990 ci sono stati Duro da uccidere e Programmato per uccidere che come suggeriscono i titoli italiani sono praticamente delle fotocopie, a cui hanno fatto seguito quelle che secondo noi rappresentano le migliori pellicole dell’attore: Giustizia a tutti i costi (1991) e Trappola in alto mare (1992) e prima del declino (anche fisico) Seagal girerà il disastroso Sfida tra i ghiacci (1994), di cui curerà anche la regia e il buon Decisione critica (1996) che lo vedrà in un ruolo di supporto.
Dopo il flop di Fire Down Below – L’inferno sepolto (1997) Seagal si sposta nel lucroso mercato dei direct-to-video e la sua produzione diventa inevitabilmente “da catena di montaggio” con qualche flebile guizzo, come nel 2001 in cui tenta, senza successo, di risalire in sella tornando in forma e su grande schermo con Ferite mortali.