Stories We Tell: trailer, poster e foto del meraviglioso documentario di Sarah Polley

Non abbiamo nascosto all’epoca della 69. Mostra del cinema di Venezia, dove è stato presentato in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori, di aver amato alla follia Stories We Tell. Un documentario – e molto di più… – che conferma che Sarah Polley non è solo un’attrice di talento, ma anche una regista brava, intelligente e sensibile. Hai detto poco.

Dal Lido ne avevo scritto un paio di righe, con le quali definivo Stories We Tell “un documentario privato bellissimo sulle relazioni familiari e non, un ritratto di una generazione, di una città, un ragionamento sentito ed intelligente sul rapporto tra racconto e fiction… Dritto al cuore (passando per la testa)”. Poi a fine anno l’ho inserito senza se e senza ma nella mia Top 20 dei film inediti del 2012 con una semplice motivazione: ho pianto dai primi 10 minuti. Criticamente non vorrà dire nulla, però… Questa la sinossi ufficiale del film:

In questo brillante nuovo lavoro, l’attrice e regista nominata all’Oscar Sarah Polley scopre che la verità dipende da chi la sta raccontando. Polley è qui sia regista che detective, visto che indaga sui segreti di una famiglia di “narratori”. In modo giocoso intervista un gruppo di personaggi di varia affidabilità, carpendo risposte oneste alla sua domanda, ma spesso in contraddizione tra loro. Nel momento in cui ognuno narra la propria versione della mitologia famigliare, i ricordi di oggi virano verso schegge nostalgiche riguardanti sua madre, morta troppo presto, lasciando una scia di domande senza risposta.

Polley svela i paradossi per mostrare l’essenza della famiglia: sempre complicata, incasinata e intensamente affettuosa. Stories We Tell esplora la natura elusiva della verità e del ricordo, ma è soprattutto un film profondamente personale su come i nostri racconti ci modellino e ci definiscano come individui e famiglie, tutti interconessi per affrescare in scala più grande un disegno profondo, divertente e commovente della storia umana.

E va bene così, perché non volete e non dovete sapere nulla di più sul film. Che vale la pena vedere coi propri occhi e vivere secondo le proprie emozioni. Provate a dare un’occhiata al trailer (qui sopra quello americano, sotto quello canadese) e capirete di cosa stiamo parlando. Se un’opinione vi par poco, il nostro Antonio ne era rimasto conquistato allo stesso modo.

Trailer originale canadese: