Terra Madre: trailer italiano e locandina del film di Ermanno Olmi
Terra Madre è il nuovo film di Ermanno Olmi, interpretato da Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini, Pier Paolo Poggio, Marco Rizzone, Aldo Schiavone, Vandana Shiva, Angelo Vescovi.Terra Madre, nelle sale dall’8 maggio, è un documentario sul cibo. Olmi si pone alcune domande che coinvolgono la politica, l’economia, l’ecologia e la nostra stessa Terra. Così
Terra Madre è il nuovo film di Ermanno Olmi, interpretato da Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini, Pier Paolo Poggio, Marco Rizzone, Aldo Schiavone, Vandana Shiva, Angelo Vescovi.
Terra Madre, nelle sale dall’8 maggio, è un documentario sul cibo. Olmi si pone alcune domande che coinvolgono la politica, l’economia, l’ecologia e la nostra stessa Terra. Così ha dichiarato lo stesso regista:
“Il primo appunto che Carlo Petrini mi ha inviato è del 1° luglio 2006. E dice: “questo sarà un film politico e preveggente per far conoscere a tutti coloro che ancora non sanno, quegli esempi positivi che le Comunità dei contadini di tutto il mondo e i Presidi Slow Food mostreranno nel corso del grande raduno Terra Madre 2006 a Torino. E io, naturalmente, ero fra coloro del nostro tempo che non conoscevano la solidale unione di intenti testimoniati in questo raduno mondiale fra tutte le Genti contadine.
Uomini e donne che nelle loro terra ancora resistono all’incalzare di una delittuosa politica di sfruttamento esasperato e devastante dei suoli fertili, unica risorsa per il cibo di tutti i popoli. Una testimonianza eroica di eterna e leale alleanza con la natura e i suoi frutti. Un’alleanza che non ha barriere di lingue, divisioni di ideologie e religioni, né confini di Stati.
Al Forum di Terra Madre ho riconosciuto i contadini come li ricordavo nelle nostre campagne, al tempo della mia infanzia. I volti dei contadini si somigliano in ogni angolo del mondo. Sono volti su cui si riconoscono le medesime tracce di vita, così come le fisionomie dei paesaggi con i campi arati, le colture, i pascoli.
Oggi quel mondo dei contadini è assediato dalle grandi imprese il cui scopo è nel profitto. Anche il contadino vuole guadagnare, ma il suo attaccamento alla terra è anche un atto d’amore ed è in questo sentimento solidale che si genera il rispetto della Natura.
Sono sicuro che questi onesti cittadini non tradiranno mai la loro Terra.E noi cittadini metropolitani, che viviamo inscatolati nelle nostre città, senza più i colori e i profumi delle stagioni forse, in un giorno molto prossimo, se ci capiterà di passare accanto a un orto dove un nonno e una piccola bimba colgono i frutti maturi, allora potremo ancora riconoscere la vera casa dell’uomo”.
(Gennaio 2009)