The Amazing Spider-Man: le recensioni dall’Italia e dall’estero
Il nuovo Uomo Ragno è stato promosso, nonostante qualche voce di dissenso.
Allora, avete visto The Amazing Spider-Man? Vi è piaciuto? Cosa ne pensate della nostra recensione? Vediamo qualche altro parere.
David Edelstein – New York Magazine: Per tutto il suo cinismo di fondo, il nuovo Spidey è dannatamente buono.
James Berardinelli – ReelViews: C’è qualcosa di intrinsecamente deprimente su quello che questo film dice a proposito dello stato dei blockbuster estivi e sui supereroi in particolare.
Claudia Puig – USA Today: Come nuovo capitolo si distingue abbastanza bene, concentrandosi maggiormente sulle emozioni umane che sugli effetti speciali.
Roger Moore – McClatchy-Tribune News Service: Dov’è il fascino, il cuore, l’umorismo?
Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Guardando Garfield oscillare attraverso New York o combattere contro i criminali è una ragione sufficiente per volere un altro capitolo.
Tony Medley – Tolucan Times: Il regista Marc Webb, Emma Stone e un’eccezionale, accattivante prestazione di Andrew Garfield lo rendono un film che vale la pena di vedere.
Kam Williams – AALBC.com: Uno spettacolare e appagante blockbuster estivo che offre la perfetta fuga d’aria condizionata dall’ondata di caldo soffocante.
Bob Bloom – Journal e Courier (Lafayette, IN): Il film è un intrattenimento vertiginoso.
Emanuel Levy – EmanuelLevy.Com: E’ un capitolo intelligente e soddisfacente, se non terribilmente eccitante, grazie alla chimica tra Andrew Garfield e Emma Stone.
Josh Larsen – LarsenOnFilm: Il regista Marc Webb sembra aver fatto il film perché… assunto.
Matthew Toomey – ABC Radio Brisbane: Il fascino inebriante di Andrew Garfield e di Emma Stone potrebbero distrarre il pubblico dalla sceneggiatura confusa.
Nick Nunziata – CHUD: Una raccolta disordinata di idee.
Devin Faraci – Badass Digest: L’unica cosa sorprendente di questo film è quanto va fuori dai binari.
Shawn Levy – Oregonian: The Amazing Spider-Man è piacevole. E a volte anche di più.
Nell Pond – American Profile: La cosa più “sorprendente” di questa saga di supereroi è che c’è ancora tanta freschezza, energia e divertimento.
Luca Raffaelli – La Repubblica: Il film è un buon prodotto, con una regia che senza strafare sa alternare azioni, dialoghi e scene d’amore, con Andrew Garfield che sa essere il supereroe della porta accanto, ed Emma Stone che è bella ma non diva. Alcuni buchi di sceneggiatura (le modalità di accesso di Peter Parker al laboratorio dove entra in contatto con l’insetto fatale, “geneticamente modificato”, sono paradossali) non compromettono la credibilità del resto: il momento di passaggio di un adolescente alla vita adulta è stupefacente in sé, e la sua rappresentazione attraverso il mito del ragazzo che scopre anche la propria potenza (e la pesante responsabilità cui lo obbliga) è uno spettacolo che il cinema degli effetti speciali sa raccontare bene.
Roberto Escobar – L’espresso: Nato nel 1962, Peter Parker – in arte Spider-Man – è stato riportato a nuova vita cinematografica nel 2002 da Sam Raimi e dallo sceneggiatore David Koepp, che gli hanno dato una fragilità inaspettata e autoironica. Ma ora, nel film di Webb, il supereroe della Marvel Comics non è che un adolescente senza storia e senza qualità, a parte quelle che un ragnetto incolpevole gli ha immesso nel dna. E il 3D non lo migliora.
Dario Zonta – L’Unità: (…) La chiave di volta di questo lavoro è di sicuro sulla sceneggiatura, da una parte, e nella regia 3D, soprattutto quando azzarda un’eccezionale soggettiva dell’Uomo Ragno che vola di palazzo in palazzo, e noi con lui. Ecco, questa si che è una soluzione adeguata del 3D. Però attenzione, l’avvenenza della nuova tecnologa si esplica solo in quei momenti in cui si penzola fra le vette dei grattacieli, per il resto è un film molto costruito sul dialogo e sulla definizione dei personaggi sulla costruzione del contesto, e lì potete anche togliervi gli occhialini (…)
Maurizio Acerbi – Il Giornale: (…) Si punta sulla fragilità adolescenziale del protagonista, ben impersonificato da un Andrew Garfield che vince il confronto a distanza con Tobey Maguire. Semmai a deludere è il vilain, The Lizard, mentre il 3D esalta i voli di Spider-Man tra i grattacieli.
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) The Amazing Spider-Man è il romanzo di formazione di un adolescente dotato e problematico che, come altri, fatica a cercare la sua strada, assumersi le sue responsabilità e trovare se stesso; e il ventottenne Garfield lo incarna con un vibrante vitalismo e una contemporanea sensibilità che sono il respiro nuovo del film.
Con chi siete d’accordo? E chi criticate?