Home Curiosità The Elephant to Hollywood – esce l’autobiografia di Michael Caine: “Amo le donne ma non sono mai stato un donnaiolo”

The Elephant to Hollywood – esce l’autobiografia di Michael Caine: “Amo le donne ma non sono mai stato un donnaiolo”

Se vi nomino Michael Caine quale film vi viene subito in mente? Beh, recentemente Caine è diventato il portafortuna di Christopher Nolan (Batman Begins, The Prestige, Il Cavaliere Oscuro, Inception) ma l’attore ha una carriera formidabile alle spalle ed anche due premi Oscar conquistati: uno per il marito adultero in Hannah e le sue sorelle

di carla
pubblicato 5 Ottobre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 19:50


Se vi nomino Michael Caine quale film vi viene subito in mente? Beh, recentemente Caine è diventato il portafortuna di Christopher Nolan (Batman Begins, The Prestige, Il Cavaliere Oscuro, Inception) ma l’attore ha una carriera formidabile alle spalle ed anche due premi Oscar conquistati: uno per il marito adultero in Hannah e le sue sorelle (1986) di Woody Allen e il secondo per aver interpretato il medico abortista ne Le regole della casa del sidro (1999) di Lasse Hallstrom.

Ora esce la sua autobiografia The Elephant to Hollywood ed un giornalista del Telegraph lo ha incontrato per un’intervista. Abbiamo scelto qualche passo per voi. Prima di tutto una breve spiegazione: L’Elefante del titolo è The Elephant and Castle, una zona a sud di Londra dove Maurice Micklewhite (il vero nome di Michael Caine) è cresciuto. I suoi genitori erano uno scaricatore e una domestica ad ore, il ragazzino era malato di rachitismo ed ha ancora caviglie molto deboli.

L’intervistatore gli chiede un aneddoto e Michael Caine inizia con il suo incontro con Brigitte Bardot ma precisa:

“No, non ho mai avuto una storia d’amore con Brigitte. Ma la mia carriera cinematografica mi ha permesso di fare un sacco di cose. Ho avuto modo di giocare a calcio con Pelé, per amor di Dio. E ho ballato con Bob Fosse”…

The Elephant to Hollywood – esce l’autobiografia di Michael Caine:
















C’è un racconto nel libro di come tu e John Lennon vi incontrate a Cannes, vi nascondete dalla stampa, e vi ubriacate insieme. Cosa vuol dire, mi chiedo, quando due persone così famose si incontrano?
Si diventa subito amici, poiché ognuno sa chi è l’altro, e sai che lui non vuole nulla da te. Inoltre, tutti i personaggi famosi parlano tra loro istantaneamente. Si tratta di un protocollo. Una specie di reciproco riconoscimento. Con John è stato un caso particolare, perché eravamo entrambi della classe operaia e abbiamo condiviso un nostro particolare senso dell’umorismo.

Ci racconti di tua madre? Ti sei mai sentito in imbarazzo per le sue origini quando eri in giro con Frank Sinatra, Laurence Olivier e simili?
Buon Dio, no. Le ho chiesto di venire alla premiére di Zulu e lei ha detto di no, forse perché pensava come una domestica e che questo mi avrebbe imbarazzato. Così ho preso una giovane ragazza, non ricordo chi fosse, e poi ho visto mia madre tra la folla, ci ha guardato e io ero così arrabbiato con lei! La volta dopo l’ho portata con me e lei è venuta con una pelliccia di visone che le avevo comprato. Adora la pelliccia di visone! Ha pensato che fosse la cosa migliore di sempre.

C’era una certa femminilità in Harry Palmer, il contrario del virile James Bond…
Sì, Harry avrebbe dovuto apparire come un uomo comune con gli occhiali che spinge un carrello del supermercato. A Hollywood hanno visto Ipcress e mi hanno chiesto se fossi gay. Nessun eroe di Hollywood avrebbe mai indossato gli occhiali e cucinato un pasto per una donna.

Ma eri tutt’altro che omosessuale…
Beh, io ero una sorta di Alfie. Lo eravamo tutti. Eravamo giovani, ricchi, bellocci e famosi… Sono diventato un cuoco perché ero solo in quel periodo e ho scoperto che il segreto per portare una donna a letto era cucinare un ottimo pasto. E farla ridere.

Puoi ricordare con quante donne hai dormito?
Oh no. No. Ma avevo 38 anni quando ho incontrato Shakira così da allora ho voluto stabilirmi e diventare un uomo di famiglia. Non sono mai stato un donnaiolo, né sono mai stato coinvolto in scandali. Niente.

Ma quando era ancora single, si innamorava delle donne, piuttosto che semplicemente farci l’amore…
Beh, ho dovuto innamorarmi di loro, perché ero un romantico. Io non sono un uomo che potrebbe andare con una prostituta.

Un altro episodio che voglio discutere è il tempo in Corea. Era un mitragliere…
Lo ricordo così chiaramente. Ero così arrabbiato con il mondo! Avevo 19 anni, quel periodo mi ha fatto capire che dovevo iniziare a vivere la mia vita al massimo. Gustare ogni momento. (…) Ora mi occupo dei miei tre nipoti. Sono innamorato di loro!