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The Gatekeepers: il documentario candidato agli Oscar 2013

Trailer e curiosità sul documentario sull’intelligence israeliana candidato all’Oscar

pubblicato 20 Gennaio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 18:24

Oggi per i candidati agli Oscar 2013 inauguriamo la categoria Miglior documentario con The Gatekeepers. il lungometraggio diretto dal regista Dror Moreh racconta la storia dello Shin Bet, l’intelligence israeliana, dal punto di vista di sei ex dirigenti del servizio segreto responsabile della sicurezza interna. Il film miscela interviste ai protagonisti con filmati d’archivio e sequenze realizzate con animazione computerizzata (tra queste l’accurata ricostruzione della crisi con ostaggi del Bus 300), per raccontare il ruolo che il gruppo ha avuto nella sicurezza di Israele dalla Guerra dei sei giorni ad oggi.

Tra gli altri lavori del regista Dror Moreh segnaliamo The Rose (documentario sull’omicidio di una giovane ragazza); To Be Mayumana (film documentario che segue gruppo israeliano di danza durante loro prima mondiale a New York); Under Cover (docudrama su agenti di polizia in borghese); Sharon (film documentario sui motivi per cui il primo ministro Ariel Sharon ha accettato di attuare il piano di disimpegno di Gaza); Occupational Hazard: (film documentario che segue il viaggio di un giornalista israeliano in Iraq durante la seconda guerra del Golfo).

Moreh ha raccontato di aver tratto ispirazione per girare The Gatekeepers dopo aver visto il documentario premiato con l’Oscar The Fog of War di Errol Morris. Avendo appena completato un film sull’ex Primo Ministro Ariel Sharon, Moreh si rese conto del ruolo decisivo che lo Shin Bet aveva giocato dietro le quinte negli ultimi quarant’anni.

The Gatekeepers è costituito da sette segmenti che mettono in luce diverse controversie legate ai danni collaterali, all’efficacia della tortura e alla moralità degli omicidi mirati:

No Strategy, Just Tactics: copre il ruolo emergente dello Shin Bet dalla Guerra dei sei giorni all’occupazione dei territori palestinesi.

Forget About Morality: l’incidente del bus 300.

One Man’s Terrorist Is Another Man’s Freedom Fighter: il processo di pace dopo gli accordi di Oslo.

Our Own Flesh and Blood: circa il terrorismo ebraico, tra cui il movimento paramilitare Jewish Terror Organization e l’assassinio di Yitzhak Rabin.

Victory Is to See You Suffer: sui negoziati con i palestinesi durante la seconda Intifada.

Collateral Damage: circa l’assassinio di Yahya Ayyash e altri attivisti di spicco di Hamas.

The Old Man at the End of the Corridor: composto da riflessioni sulle attività dello Shin Bet e il suo impatto etico e strategico per lo Stato di Israele.

Moreh ha raccontato che la parte più difficile è stata avere i sei protagonisti delle interviste data l’evidente natura segreta dell’organizzazione, nessuno di loro aveva mai rilasciato interviste e molti dei temi che Moreh sperava di discutere con loro o erano classificati o molto sensibili. Ami Ayalon, nel frattempo eletto alla Knesset per il partito laburista e in carica come ministro senza portafoglio nel gabinetto di sicurezza, è stato il primo dei capi dello Shin Bet ad accettare di essere intervistato per il film. Con grande sorpresa di Moreh non solo Ayalon accettò di partecipare, ma lo aiutò a contattare gli altri ex capi dello Shin Bet: Avraham Shalom, Yaakov Peri, Carmi Gillon, e Avi Dichter. Il sesto partecipante, Yuval Diskin , al momento in cui fu contattato era ancora in servizio e a capo dello Shin Bet.

Nonostante al disponibilità di tutti e sei a contribuire al documentario, alcuni di loro erano molto riluttanti nel parlare dei diversi incidenti ed eventi tragici legati alle loro carriere nei Servizi segreti. Shalom ad esempio non voleva parlare del suo ruolo nel dirottamento del Bus 300 e l’esecuzione sommaria di due dei terroristi coinvolti, anche se lo scandalo conseguente a quegli eventi ha portato alle sue dimissioni. Tuttavia nel corso del tempo Shalom ha accettato di discutere anche di quegli eventi che sono diventati parte di uno sette segmenti che compongono il film.

SITO UFFICIALE

(Fonti Wikipedia – IMDb)

 

The Gatekeepers locandina e foto

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