The Lack: il primo lungometraggio dei MASBEDO ai Venice Days 2014
Le variazioni sul tema della “mancanza” e le sperimentazioni espressive dei MASBEDO, arrivano alle Giornate degli Autori con un Evento Speciale e l’anteprima mondiale di “The Lack”.
Di questi tempi, l’assenza di ferie è solo una delle “variazioni sul tema della mancanza”, che ci strazia l’esistenza in un milione di modi diversi, prestandosi ad altrettante letture e linguaggi espressivi, divenendo il oggetto ideale per The Lack, il primo lungometraggio di una coppia di eclettici sperimentatori visivi come MASBEDO, in arte Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni.
Per l’esattezza quattro variazioni sul tema della “mancanza” per sei personaggi (e ritratti) femminili contemporanei, ricchi di innovazioni espressive, presentati in anteprima mondiale con un Evento Speciale alle Giornate degli Autori della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a due anni dal loro Tralala (nel video di apertura).
“Eve affronta il dolore dell’abbandono. L’ossessione d’amore lascia spazio a una ribellione in cui il gesto violento trova la sua capacità di rinascita in una natura sublime, bellissima e matrigna.
Nella seconda storia, il viaggio reale e onirico di Xiù, culmina nel momento in cui riporta con fatica e coraggio un faro proiettore nell’isola disabitata che un tempo fu testimone di una famosa sparizione cinematografica.
La terza storia si svolge in una terra lunare, un paesaggio immerso in scenari apocalittici, nel quale convivono centrali geotermiche e territori arcaici. Due donne affrontano il sentimento difficile e necessario del distacco, compiendo il passaggio da uno stato conosciuto verso una dimensione inesplorata. Una deriva che lascia aperto uno spiraglio di rinascita e speranza.
Infine, Sarah ripercorre il suo viaggio interiore, attraverso le sue visioni. In una seduta psicanalitica, cerca di ricomporre i pezzi della sua esistenza frantumata e di colmare il suo vuoto.”
Un viaggio in una dimensione solitaria ed ancestrale, accentuata dal paesaggio del’Islanda e dell’isoletta vulcanica di Lisca Bianca, nelle Eolie, scelti come set per le riprese di un soggetto tutto al femminile, interpretato da Lea Mornar, Xin Wang, Giorgia Sinicorni, Ginevra Bulgari, Emanuela Villagrossi, Cinzia Brugnoli e la piccola Sofia Di Negro.
Il soggetto sceneggiato da Beatrice Bulgari e Mitra Divshali, con la produzione della stessa Bulgari per la sua Between Art Film, in associazione con Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo film.
Un nuovo campo di indagine e sperimentazione per il duo di protagonisti di spicco dell’arte visuale e della ricerca sull’immagine in movimento che in autunno si prepara a portare l’incomunicabilità 2.0 dell’articolato progetto Todestriebe, alla Fondazione Merz di Torino, dal 4 ottobre all’11 gennaio 2015.