The Lost Dinosaurs: Recensione in Anteprima
Terra Nova che incontra Sanctum 3D che incontra Jurassic Park 3 che incontra Cloverfield che incontra Chicken Park che incontra Shining. Arriva The Lost Dinosaurs
Maledetto Cloverfield. Perché è stato proprio lo splendido film di Matt Reeves, nel 2008, a ridar vita ad un genere che si pensava ormai ‘passato’ da tempo, quello del found footage, ovvero del materiale video pseudo originale misteriosamente recuperato e rimontato a forma di film. In questi ultimi 5 anni abbiamo dovuto assistere a decine di pellicole sul genere, spesso evitabili e solo in pochi casi accettabili, mentre l’industria Cinema ha continuato imperterrita a sfornare titoli su titoli, come se l’originalità dell’idea di fondo fosse ancora appetibile. Peccato che non sia più così da una vita. Perché dopo aver visto found footage su streghe nei boschi, zombie assassini, pesci in putrefazione, fantasmi, esorcisti, troll giganteschi, alieni, missioni spaziali, supereroi e folli feste adolescenziali, ecco arrivare dall’Inghilterra ciò che sembrava impensabile. Il found footage sui dinosauri.
‘Attenzione. Ciò che vedrete è il frutto di oltre 100 ore video recuperate in uno zainetto nelle acque di un fiume dell’Africa più estrema. Nessuna immagine è stata modificata. Quel che vedrete è ciò che è realmente accaduto‘. Ora, sin dalle premesse, dai primi secondi di pellicola, da queste poche ma surreali parole, The Lost Dinosaurs si mostra per quello che è. Un’assurdità di rare proporzioni, sbagliata sin dal principio nel voler passare per ‘reale’, e soprattutto credibile, trattando un tema ‘delicato’ come quello di ‘giganti’ animali estinti 65 milioni di anni fa. In attesa di Jurassic Park 4, in arrivo nel 2015, è stato il cinema inglese a tentare la strada del mondo fantastico, della giungla incontaminata dove perdersi, tra velociraptor e pterodattili.
Tutto nasce grazie ad una spedizione della British Cryptozoological Society, guidata dal famoso esploratore Jonathan Marchant, che prende e parte per l’Africa con l’obiettivo di scovare il Mokele Mbembe, mostro leggendario discendente dai dinosauri che da tempo si dice viva nelle acque del fiume. Ad accompagnare Jonathan, inizialmente a sua insaputa, anche il figlio quindicenne Luke, genio della tecnologia in grado di seminare mini-telecamere ad ogni passo. Peccato che la missione rischi seriamente di finire ancora prima di cominciare, a causa di un incidente che coinvolge l’elicottero del gruppo, sui cieli del Congo. Precipitati nella giungla, gli archeologi si troveranno faccia a faccia con misteriose creature preistoriche, tutt’altro che docili e amichevoli…
Un’idea strampalata accompagnata da una regia caotica. Questo è The Lost Dinosaurs, titolo paradossalmente trascinato da effetti speciali più che accettabili, visto il low budget, ma da una rappresentazione della storia alquanto discutibile. Dovendo ‘affidarsi’ solo e soltanto a telecamere a mano, spesso attaccate ad abiti e ad un piccolo lesotosauro, che il regista Sid Bennett tramuterà in una sorta di cagnolino ammaestrato, in grado di mangiare cioccolatini dalle mani del protagonista, nuotare come un delfino e sputare acqua come una balena, il film finisce per concedersi beatamente al caos registico. Tra corse nella giungla, attacchi animali, nuotate nel fiume e cascate improvvisate, le riprese alla ‘videofonino’ in mano ad un frullatore contribuiranno ad alimentare un senso di nausea permanente, reso ancor più fastidioso dall’evoluzione della trama, ovviamente scontata ma soprattutto illogica nella sua costruzione.
Tralasciando l’inevitabile scontro padre-figlio, dovuto ad un rapporto quasi inesistente dei due, l’evoluzione ‘villain’ di uno dei protagonisti, accecato dalla gelosia e dalla fame di ‘fama’, e il finale inutilmente ‘aperto’, cercato e voluto per cullare la speranza di dar vita ad un sequel che mai prenderà vita, The Lost Dinosaurs conferma il fiato corto di un genere che in 5 anni è stato letteralmente cannibalizzato, per non dire svuotato, tanto da perdere qualsiasi senso di esistere. Unendo Terra Nova, Sanctum 3D, Jurassic Park 3, Cloverfield, Shining e Chicken Park, Sid Bennett ha innegabilmente osato troppo, finendo per buttare a mare un discreto uso della CG, quasi inimmaginabile vista la qualità media dell’intera opera, talmente eccessiva, nel voler far passare per ‘veritiero’ ciò che è semplicemente impossibile, da risultare sinceramente ridicola.
Voto di Federico: 4
The Lost Dinosaurs (The Dinosaur Project, Uk, 2012, found footage) di Sid Bennett; con Natasha Loring, Matt Kane, Richard Dillane, Peter Brooke, Stephen Jennings – uscita giovedì 18 luglio 2013 –