The Neon Demon: Master Class di Nicolas Winding Refn alla IULM di Milano
Sky Cinema inaugura una serie d’incontri sotto forma di Master Class con autori ed esponenti significativi del Cinema contemporaneo. Il primo è Nicolas Winding Refn, intervenuto presso la IULM di Milano in occasione dell’uscita di The Neon Demon. Blogo c’era e ne ha fatto un resoconto in video
Ieri Nicolas Winding Refn è intervenuto presso la Libera università di lingue e comunicazione IULM di Milano nell’ambito dell’iniziativa denominata Storytellers, promossa da Sky Academy. È stato il primo di una serie d’incontri, stando a quanto dichiarato da Gianni Canova, che ha condotto la Master Class del regista danese, senza per ora aggiungere altro in merito. Noi ovviamente c’eravamo ed il video di cui sopra ne è il fedele resoconto (un’ora che vale pena spendere).
Refn chiaramente ha avuto modo di esprimersi sul suo ultimo lavoro, quel The Neon Demon uscito con le ossa rotte da Cannes, che da queste parti abbiamo invece accolto in maniera diametralmente opposta. Anzi, dopo un secondo giro chi scrive conferma tutto: opera fulminante e ribelle, eppure estremamente chiara. Non a caso il titolo di questo incontro è stato Lo scandalo, ed il professor Canova ha fatto leva proprio su tale aspetto del cinema di Refn, qui sprigionato con insolita ma necessaria “pedanteria”.«In un certo senso i miei film sono estensione di ciò che vorrei vedere», afferma Refn, salvo più avanti ritoccare la sua considerazione: «i miei film sono decisamente estensione di me stesso». Un lapsus intrigante, per cui secondo il regista di Drive essere e vedere sono concetti che si sovrappongono. Dislessico, come ci dice la madre, le immagini hanno rappresentato l’unico mezzo attraverso il quale il piccolo Nicolas ha avuto accesso al mondo che lo circondava.
Ma cosa significano per Refn le donne? Che ruolo hanno nella sua vita? Basterebbe una sua delicata uscita, secondo la quale «sono uscito da mia madre per entrare in mia moglie», senza aggiungere altro. Eppure dell’altro c’è eccome, a partire dalla sua oramai nota intuizione, «in ciascuno di noi si cela una sedicenne; la mia assomiglia ad Elle Fanning», per finire con la sua meno conosciuta passione per le barbie («da piccolo mi piaceva l’idea che potessi cambiare loro i vestitini»).
Un personaggio notevole, Refn, che un collega ha molto acutamente definito un bellissimo equilibrio di spocchia nordica e timidezza da borderline. In ogni caso un cineasta che vale assolutamente la pena seguire dietro e davanti la macchina da presa, e sono convinto che la Master Class che vi mostriamo dia ragione di ciò. Coloro i quali avessero poca familiarità con l’anglosassone idioma, non scoraggiatevi: il video è interamente nel buon vecchio italiano.
Post scriptum: c’è anche un altro ospite di riguardo, di cui però non vi diciamo il nome. Solo un indizio: si tratta di un regista che Refn adora.