Roma 2018, The Old Man and the Gun: Recensione del film di David Lowery
Robert Redford è il rapinatore gentiluomo Forrest Tucker nello splendido The Old Man & the Gun di David Lowery.
Nei primi anni ’80 Tucker salì alla ribalta nazionale perché a capo di una ‘banda dei vecchietti d’assalto’, attempati over 70 che con le buone maniere, ovvero senza mai sparare un colpo, rapinarono un centinaio di banche. Autorità disorientate e opinione pubblica conquistata, i tre vennero messi alle strette da un investigatore, affascinato dalla passione ‘pacifica’ di Tucker nel portare avanti il suo ‘mestiere’, mentre al fianco di Forrest si stagliava una donna, follemente innamorata nonostante fosse un ladro.
Tratto dall’omonimo articolo scritto da David Grann, pubblicato nel 2003 sul New Yorker, The Old Man and the Gun conferma ancora una volta il talento assoluto del 37enne Lowery, lo scorso anno giustamente acclamato grazie al folgorante Storia di un fantasma e qui alle prese con un romantico western moderno, con protagonista un antieroe dai tratti malinconici, che ai suoi occhi non delinque ma molto semplicemente porta avanti una professione che ama. Quella del ladro.
Nostalgico nei confronti di un decennio, gli ’80, in cui tutto era più semplice e rallentato, causa mancanza di quelle tecnologie che oggi rendono tutti noi immediatamente rintracciabili, The Old Man & the Gun ha la ‘grana’ di un titolo anni ’70, anche se girato 40 anni dopo. Lowery, qui anche autore della brillante sceneggiatura, omaggia titoli come Butch Cassidy e La Stangata, Bonnie e Clyde e Nick mano fredda, pennellando i lineamenti segnati dal tempo di un uomo che ha consapevolmente sacrificato i propri affetti pur di portare avanti la propria arte. Quella della rapina.
Redford, meraviglioso protagonista, incarna straordinariamente i modi gentili di questo Tucker che ha passato la propria esistenza ad uscire ed entrare di galera, fino a quando casualmente non incontra Jewel, interpretata da una sublime Sissy Spacek, donna che lo farà innamorare, tentennare. I due, mai visti insieme fino ad oggi, sono una lettera d’amore per il cinema, in quanto commoventi nel rendere credibile un rapporto che lentamente, tra sorrisi, sguardi e battute gentili, si fa sempre più incisivo.
Casey Affleck, attore feticcio di Lowery (siamo alla 3° collaborazione), è uno stanco investigatore che fa di tutto pur di catturare Tucker per poi quasi pentirsene, perché visto con profonda stima e rispetto, mentre Danny Glover e Tom Waits completano la ‘banda dei vecchietti d’assalto’ capitanata da Redford. Perfettamente raccontato e gestito nei suoi 92 essenziali minuti, The Old Man & the Gun ha una rara delicatezza di regia e di scrittura, profonda nella sua elegante e ironica leggerezza. Tucker rapina banche perché ha bisogno di emozioni forti, di ‘vita’, che solo quella borsa piena di soldi da portar via senza neanche aver tirato fuori la rivoltella riesce a dargli. Con annesso sorriso stampato sul volto.
Lowery gestisce con maestria una storia criminale che si fa duplice romanticismo (da una parte Jewel, dall’altra le banche), senza mai giudicare il suo Forrest, rapinatore nobiluomo con la pistola volutamente scarica. L’arma del titolo, in realtà, Tucker non la mostrava mai. Il regista ha letteralmente cucito l’intero film sulle vecchie spalle di Redford, che ha saggiamente annunciato il suo ritiro dopo aver interpretato con estrema grazia un uomo che non ha mai smesso di fare quel che amava. Esattamente come Robert, eccezionale rapinatore di ruoli e vite altrui per oltre 60 anni. Felicemente trascorsi sorridendo.
[rating title=”Voto di Federico” value=”8″ layout=”left”]
The Old Man & the Gun (Usa, biografico, 2018) di David Lowey; con Robert Redford, Elisabeth Moss, Casey Affleck, Danny Glover, Sissy Spacek, Keith Carradine, Tika Sumpter, Tom Waits, Isiah Whitlock jr., Gene Jones, Ari Elizabeth Johnson, Teagan Johnson, John David Washington – uscita giovedì 20 dicembre 2018.