Home Curiosità The Perks of Being a Wallflower: poster e trailer per il ritorno in sala di Emma Watson

The Perks of Being a Wallflower: poster e trailer per il ritorno in sala di Emma Watson

Vista da poco in Marilyn, Emma Watson torna al cinema con The Perks of Being a Wallflower. Scopriamo insieme trailer e locandina…

pubblicato 4 Giugno 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 00:53

Se in Italia non ha ancora una data di uscita, negli States uscirà il 14 settembre. Emma Watson si prepara al gran ritorno in sala, dopo la fine di Harry Potter e la ‘comparsata’ in Marilyn, con l’atteso The Perks of Being a Wallflower. Scritto e diretto da Stephen Chbosky, il film ci regala quest’oggi la prima locandina, particolarmente semplice, e il primo trailer, presentato durante gli Mtv Movie Awards 2012.

Al fianco di Emma troveremo Logan Lerman, nei panni di Charlie, Mae Whitman, Nina Dobrev, Paul Rudd e Johnny Simmons.

Questa la sinossi ufficiale del romanzo (edito in Italia da Frassinelli), il cui titolo è stato tradotto nel nostro paese in Ragazzo da parete:

“Tra un saggio scolastico su Kerouac, una canzone degli Smiths e una citazione del Rocky Horror Picture Show, scorrono i giorni di un adolescente per nulla ordinario. L’ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un turbine di prime volte: la prima festa, la prima rissa, la prima cotta… e via salendo nella scala dell’adrenalina. E Charlie, più portato alla riflessione che all’azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico. Dotato di un’innata gentilezza d’animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che il segreto più grande sia nascosto proprio dentro di lui… Con la sua voce nuova e provocatoria, Stephen Chbosky ha creato un coinvolgente romanzo di formazione, che evoca tutto il sapore agrodolce dell’adolescenza.

“Giro per i corridoi della scuola e osservo la gente. Guardo gli insegnanti, e mi chiedo perchè sono qui. E se sono contenti del loro lavoro. O di noi alunni. chissà se erano svegli, quando avevano quindici anni. E la mia non è cattiveria. Solo curiosità. E’ un po’ come osservare gli studenti e domandarsi, quel giorno in particolare, chi di loro ha avuto il cuore spezzato; e come fa la persona in questione a sostenere anche tre interrogazioni e a scrivere un saggio su un libro.“