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The Perks Of Being A Wallflower – Ragazzo da Parete: prima foto ufficiale per Emma Watson

Emma Watson si toglie finalmente di dosso il personaggio di Hermione con The Perks Of Being A Wallflower, film che ci mostra quest’oggi la prima foto

pubblicato 9 Giugno 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 11:15



Finita la decennale avventura legata ad Harry Potter, Emma Watson avrà a breve finalmente l’occasione di sperimentare e mostrarsi in altri ruoli. L’Hermione potteriana sarà infatti la protagonista femminile di The Perks Of Being A Wallflower, basato sul libro di Stephen Chbosky, edito in Italia da Frassinelli, qui anche in veste di regista. Al fianco di Emma Logan Lerman, nei panni di Charlie, Mae Whitman, Nina Dobrev, Paul Rudd e Johnny Simmons, per un film che ci mostra oggi la prima foto ufficiale, con Emma in primo piano, ‘alla Amelie’, che legge proprio il libro da cui è tratta la pellicola.

Questa la sinossi ufficiale del romanzo, il cui titolo è stato tradotto nel nostro paese in Ragazzo da parete: Tra un saggio scolastico su Kerouac, una canzone degli Smiths e una citazione del Rocky Horror Picture Show, scorrono i giorni di un adolescente per nulla ordinario. L’ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un turbine di prime volte: la prima festa, la prima rissa, la prima cotta… e via salendo nella scala dell’adrenalina. E Charlie, più portato alla riflessione che all’azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico. Dotato di un’innata gentilezza d’animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che il segreto più grande sia nascosto proprio dentro di lui… Con la sua voce nuova e provocatoria, Stephen Chbosky ha creato un coinvolgente romanzo di formazione, che evoca tutto il sapore agrodolce dell’adolescenza.

“Giro per i corridoi della scuola e osservo la gente. Guardo gli insegnanti, e mi chiedo perchè sono qui. E se sono contenti del loro lavoro. O di noi alunni. chissà se erano svegli, quando avevano quindici anni. E la mia non è cattiveria. Solo curiosità. E’ un po’ come osservare gli studenti e domandarsi, quel giorno in particolare, chi di loro ha avuto il cuore spezzato; e come fa la persona in questione a sostenere anche tre interrogazioni e a scrivere un saggio su un libro.“

Fonte: ThePlaylist