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The Ring: il video maledetto di Samara in versione integrale

Disponibile su YouTube il video integrale di Samara non incluso nel remake americano campione d’incassi The Ring.

10 Gennaio 2022 13:54

E’ stata pubblicata via YouTube la versione integrale del famigerato video maledetto di Samara dal remake The Ring che si distingue da quella rimontata vista nel film. Il rifacimento americano del 2002 diretto da Gore Verbinski è basato sull’horror giapponese Ring aka Ringu del 1998 diretto da Hideo Nakata e basato a sua volta sull’omonimo romanzo di Koji Suzuki del 1991.

“The Ring” scritto da Ehren Kruger vede protagonista Naomi Watts nei panni di una giornalista che indaga su una videocassetta maledetta che dopo la visione innesca una morte a tempo che avviene puntualmente sette giorni dopo la visione. “The Ring” elogiato dalla critica ha incassato oltre 249 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di produzione di 48 milioni, rendendolo uno dei remake horror con il maggior incasso di sempre. Il film ha generato due sequel The Ring 2 (2005) diretto da Hideo Nakata regista dell’originale giapponese Ringu, che purtroppo non ha bissato il successo del remake incassando 161 milioni di dollari e ricevendo stroncature dalla critica. A seguire è uscito The Ring 3 (2017) diretto da F. Javier Gutiérrez e con protagonista Matilda Lutz; il film nonostante sia stato stroncato dalla critica, ha incassato 83 milioni di dollari in tutto il mondo contro un budget di 25 milioni di dollari. Il remake “The Ring” ha aperto la strada ad una serie di remake in lingua inglese di altri film horror asiatici, come The Grudge, Dark Water, Shutter e The Eye.

La saga di Ring

The Ring è un franchise multimediale giapponese-americano basato sull’omonima serie di romanzi scritta da Koji Suzuki. Il franchise include otto film giapponesi, due serie televisive, sei adattamenti manga, tre remake in lingua inglese, un remake coreano e due videogiochi.

I film ruotano attorno a una videocassetta maledetta che uccide chiunque la guardi. La videocassetta è stata creata da una sensitiva, Sadako Yamamura nella versione giapponese e Samara Morgan in quella statunitense, che è stata assassinata dal padre adottivo e gettata in un pozzo. Dopo la sua presunta morte, è tornata come una serial killer spettrale, uccidendo chiunque non riesca a copiare e quindi inviare la videocassetta a qualcun altro entro un termine di sette giorni (limitato a due giorni nel crossover Sadako contro Kayako).

LIBRI

Ring (1991)
Spiral (1995)
Loop (1998)
Birthday (1999)
S (2012)
Tide (2013)

FILM

Ring – Kanzenban (1995) – Film TV
Ring 0: The Birthday (2000)
Ring (1998)
The Spiral (1998)
Ring 2 (1999)
The Ring (2002)
Rings (2003) – Cortometraggio
The Ring 2 (2005)
Sadako 3D (2012)
Sadako (2019)
Sadako 3D 2 (2013)
La battaglia dei demoni / Sadako vs. Kayako (2016)
The Ring 3 (2017)

SERIE TV

Ring: The Final Chapter (1999) è una serie tv giapponese (dorama) autonoma di 12 episodi vagamente basata sul romanzo originale “Ring”. La serie non è collegata ai film o al precedente adattamento televisivo “Ring – Kanzenban”.

Rasen aka Spiral (1999) è una serie tv giapponese basata sull’omonimo romanzo di Kōji Suzuki. La serie di tredici episodi è il sequel di “Ring: The Final Chapter”.

MANGA

Diverse serie manga sono state pubblicate da Kadokawa Shoten basate sui film. Il secondo adattamento manga è una serie in due volumi basata sul primo romanzo e sul primo film di Hideo Nakata. Il manga è stato scritto da Hiroshi Takahashi e disegnato da Misao Inagaki. Il terzo adattamento, del film “Ring 2” di Nakata, è stato scritto da Hiroshi Takahashi e illustrato da Meimu, Il quarto adattamento, intitolato “Spiral” (Rasen), è basato sul romanzo e sul film omonimi. Il manga è stato scritto da Koji Suzuki, illustrato da Sakura Mizuki. Il quinto e sesto adattamento, intitolati rispettivamente “Birthday” (Bāsudei) e “Ring 0” basati sui rispettivi romanzi sono stati scritti da Koji Suzuki e illustrati da Meimu.

REMAKE COREANO

The Ring Virus è stato il primo remake ad essere realizzato, nel 1999, in cui Sadako è stata ribattezzata Park Eun-suh, che è intersessuale, come lo era Sadako nei libri. Sebbene i realizzatori abbiano affermato che il film è stato adattato dal romanzo, ci sono varie scene nel film che corrispondono al film Ring del 1998, vedi alcune scene della videocassetta e la copia di altre scene del film direttamente dal film originale, compreso il climax del film.

VIDEOGIOCHI

The Ring: Terror’s Realm è un videogioco survival horror sviluppato e pubblicato da Asmik Ace Entertainment in Giappone e pubblicato da Infogrames in Nord America. È stato rilasciato per Dreamcast il 24 febbraio 2000 in Giappone e il 29 settembre in Nord America. È basato sulla serie di romanzi Ring dell’autore giapponese Koji Suzuki, che ha anche ispirato il film giapponese Ring (1998) e il suo remake americano The Ring (2002). Meg Rainman è una ricercatrice appena assunta presso i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) negli Stati Uniti. Il suo ragazzo, Robert, è tra i quattro lavoratori del CDC che sono misteriosamente morti lo stesso giorno, e l’unica cosa che li collega è un programma trovato nei loro computer, chiamato “RING”. Quando il CDC viene messo in lockdown, Meg si ritrova imprigionata nel centro con i suoi colleghi e dovrà scoprire la verità dietro la morte di Robert e il programma “RING”.

Ring: Infinity è un gioco visual novel per WonderSwan pubblicato solo in Giappone nel 2000. Il gioco inizia proprio come fanno le altre storie della serie “Ring” introducendo il giocatore alla “Videocasetta maledetta”. Da lì i giocatori devono trovare un modo per salvarsi o perire.

La battaglia dei demoni / Sadako vs. Kayako – La recensione

La studentessa Natsumi Ueno dopo aver visionato una videocassetta maledetta insieme all’amica Yuri Kurahashi si ritroverà perseguitata da una maledizione e dallo spirito vendicativo di Sadako Yamamura. Altrove un’altra studentessa di nome Suzuka Takagiun si trasferisce con la famiglia in un nuovo quartiere e scopre che la sua casa è vicina alla famigerata “casa della morte”, un’abitazione infestata dal terrificante demone Kayako Saeki. Le strade delle tre ragazze s’incroceranno quando una bizzarra coppia di “esorcisti” cercherà di salvarle scatenando i due terrificanti demoni l’uno contro l’altro, nella speranza che le due entità malefiche si annientino a vicenda.

Al contrario del mondo dei fumetti, e più recentemente nelle serie tv, il formato crossover al cinema non è qualcosa che si vede spesso, l’ultimo “match” visto sul grande schermo è stato Freddy vs. Jason e ora altre due icone horror sono salite sul ring per uno scontro a sfondo demoniaco in La battaglia dei demoni – Sadako vs Kayako.

Il film è un crossover diretto da Kôji Shiraishi, regista noto tra i fan del genere horror per l’estremo e sadico Grotesque. Purtroppo l’indole provocatoria di Shiraishi si ritrova imbrigliata in quello che possiamo definire un “popcorn-movie” di stampo nipponico creato per un pubblico di fan, più che di “estimatori” del genere horror. La battaglia dei demoni presenta momenti di bizzarra comicità involontaria (vedi l’esorcismo a suon di sberle e l’irritante coppia di sensitivi), effetti speciali eccessivamente grotteschi e pecca proprio nel voler, come si suol dire, allungare troppo il brodo limitando alla parte finale lo scontro Sadako vs Kayako e costruendo di fatto due film distinti che non fanno altro che reiterare due formule già sfruttate ad oltranza sia nelle versioni originali che nei vari remake internazionali.

“La battaglia dei demoni – Sadako vs Kayako” nasce come Pesce d’aprile per i fan, operazione che riceve un riscontro inatteso e spinge i produttori delle due saghe horror ad unire le forze per regalare ai fan un incontro/scontro epocale tra due demoni terrificanti che nonostante la claudicante messisncena alla fine fanno il loro dovere: Sadako ha maggior spazio dell’infernale “collega” e si cimenta nelle sue “dinoccolate” entrate in scena, ma è Kayako seppur meno presente su schermo a regalare i momenti più inquietanti, la sua discesa dalle scale con rantolo gracchiante annesso è come di consueto da brividi.

“La battaglia dei demoni – Sadako vs Kayako” quindi non riesce ad amalgamarsi come dovrebbe, risultando come un crossover piuttosto maldestro e poco efficace, nonostante ciò il film rappresenta un’occasione irripetibile per vedere due icone del J-horror condividere lo schermo, e per i fan meno esigenti basterà questo a rendere il film appetibile quel tanto che basta.

Chi è Sadako Yamamura

Sadako Yamamura nasce come personaggio principale e antagonista della serie di romanzi “The Ring” di Koji Suzuki. Il suo nome combina le parole giapponesi per “casto” (sada) e “bambino” (ko). Sadako viene descritta come il fantasma vendicativo di una giovane e tormentata sensitiva che è stata brutalmente assassinata e gettata in un pozzo nel tentativo di impedire che i suoi poteri andassero fuori controllo. Come fantasma Sadako usa il nensha (fotografia del pensiero) per creare una videocassetta maledetta che ucciderà chiunque la guardi esattamente una settimana dopo la visione, a meno che il nastro non venga copiato e mostrato ad un’altra persona, che poi dovrà ripetere lo stesso processo.

Il prequel Ring 0: Birthday ha introdotto il concetto di due Sadako, un’idea non presente nei precedenti libri o film della serie Ring. Il film sottintende che dopo che Sadako ha commesso il suo primo omicidio durante la famigerata dimostrazione ESP narrata in Ring, la sua anima si è divisa in due ragazze identiche, una relativamente normale, l’altra malvagia e pazza. Questo secondo Sadako fu imprigionata in una soffitta da suo padre e drogata in modo che non sarebbe maturata fisicamente. La secondo Sadako non si vede mai chiaramente, quindi non è chiaro quale sia il suo stato fisico, si sa solo che ha le dimensioni e le proporzioni di un bambino. Entrambe le Sadako possiedono poteri psichici, sebbene non sia mai chiaro se si equivalgano. La Sadako buona mostra, ad un certo punto, poteri curativi e la capacità di vedere i fantasmi. È anche collegata all’altra Sadako, che esercita poteri più distruttivi (come la psicocinesi e il teletrasporto per dare la caccia alle sue vittime facilmente e rapidamente) e li usa per difendere la Sadako buona quando è in difficoltà. Entrambe le Sadako si fondono in una verso la fine di Ring 0, creando alla fine la malvagia figura spettrale che si manifesta nella videocassetta maledetta, sebbene la coscienza della Sadako buona rimanga attiva al momento della sua prigionia nel pozzo.

Sadako è stata interpretata da un certo numero di attrici tra cui Rie Inō in Ring and Ring 2, Hinako Saeki in Rasen, Yukie Nakama in “Ring 0: Birthday” come protagonista e in seguito antagonista, Ayane Miura in Ring: Kanzenban, Tae Kimura in Ring : The Final Chapter e Rasen e Ai Hashimoto in Sadako 3D. Gli adattamenti americani hanno caratterizzato Bae Doona nel film sudcoreano The Ring Virus, Daveigh Chase nei panni di Samara Morgan nel remake americano The Ring, così come Kelly Stables in The Ring 2 e Bonnie Morgan e The Ring 3 (Rings). La Sadako che appare in La battaglia dei demoni – Sadako vs Kayako di Kōji Shiraishi è interpretata da Elly Nanami.

Chi è Kayako Saeki

Kayako Saeki è un personaggio della serie horror Ju-on. In tutti i film fino a The Grudge 2, è interpretata dall’attrice Takako Fuji che ha abbandonato il ruolo dopo The Grudge 2 ed è stata sostituita da Aiko Horiuchi in The Grudge 3, mentre Anna Moon ha interpretato il ruolo nella serie web Tales from the Grudge. L’attrice Misaki Saisho ha interpretato Kayako in Ju-on: Beginning of End e il sequel Ju-on: The Final Curse, mentre Runa Endo ha interpretato Kayako in La battaglia dei demoni – Sadako vs Kayako.

Kayako è stata creata dal regista Takashi Shimizu. Rappresenta un antagonista popolare nella cultura giapponese, il fantasma vendicativo (Onryō). È tipicamente caratterizzata da lunghi capelli scuri che coprono il suo viso pallido, occhi sconvolgenti, movimenti contorti con ossa del collo scricchiolanti, e un rantolo mortale ossessionante. È apparsa per la prima volta nel cortometraggio Shimizu Katasumi e trascorre la maggior parte della serie Ju-on ad infestare una casa a Nerima, in Giappone. Lei è uno dei protagonisti della maledizione “Ju-on”, che afferma che quando qualcuno muore in uno stato di intensa rabbia, quei sentimenti rimangono sul luogo della morte e uccidono chiunque ne venga a contatto.

Nel franchise Ju-on, come rivelato nel romanzo ufficiale scritto da Kei Ohishi, entrambi i genitori di Kayako erano presenti anche se molto negligenti, facendo sì che lei si sentisse spesso depressa e sola. Kayako passava la maggior parte del suo tempo libero con il suo gatto Kuro ed era fortemente asociale. Nella prima puntata del franchise Ju-on: The Curse, la moglie di Kobayashi, Manami, ricorda la Kayako del liceo e la descrive come “inquietante”. Kayako divenne molto gelosa di Manami e cercò perfino di maledirla, ma fallì e alla fine rinunciò. Quando frequenta l’università Kayako incontra Shunsuke Kobayashi, di cui si innamora profondamente. Dopo la morte accidentale dei suoi genitori che non sembra toccarla, Kayako sposa Takeo Saeki, l’unica persona che la capisce e si prende cura di lei, e insieme hanno un figlio di nome Toshio. Nel frattempo Kobayashi è diventato l’insegnante di scuola di Toshio e Kayako scopre di amarlo ancora. Kayako scrive dei suoi sentimenti per lui nel diario che ha tenuto per tutta la vita, questo alla fine porta Takeo a trovare e a leggere il suo diario. L’uomo è ossessionato dall’idea che Kayako lo tradisca con l’insegnante di suo figlio, o peggio che Toshio potrebbenon essere suo figlio, ma quello di Kobayashi. Quel giorno quyando torna a casa Takeo aggredisce brutalmente Kayako spingendola con violenza contro il muro. Toshio è nella sua camera da letto a disegnare e sente il rumore, quando esce osserva la violenza che sta avvenendo al piano inferiore attraverso una ringhiera. Kayako cerca di scappare mentre Takeo la insegue, ma lui la scaraventa a terra. Kayako si ferisce alla caviglia, inciampa e cade, e deve scendere le scale della casa strisciando. Dopo molti sforzi, arriva alla porta d’ingresso solo per trovare Takeo che cammina lentamente dietro di lei, guardandola soffrire. A questo punto Takeo le spezza collo e le schiaccia la gola, la porta in camera da letto e la mette in un sacco della spazzatura. Kayako è ancora viva, ma paralizzata, capace solo di emettere un mugugno lamentoso. Takeo l’ha pugnalata più volte (un evento che non si verifica, ma è implicito, in The Grudge). Poi dopo aver affogato Toshio, mette il corpo di Kayako nell’angolo più lontano della soffitta attraverso una porta posta nel soffitto dell’armadio della loro camera da letto. Dopo la sua morte Kayako diventa una Onryō a causa della natura dolorosa e tortuosa della sua morte. Takeo corre a casa di Kobayashi, uccide Manami Kobayashi, la moglie incinta di Kobayashi, e mette il suo feto in un sacco. Mentre è travolto da un impeto di rabbia per la strada, lo spirito di Kayako emerge dalla spazzatura abbandonata nelle vicinanze e uccide Takeo che viene in seguito rinvenuto morto in strada dalla polizia che presume che l’uomo si sia suicidato. Da quel giorno, i fantasmi di Kayako, Toshio e Takeo uccidono tutti coloro che entrano in Casa Saeki (e ovunque la maledizione viene trasmessa). Il gatto, Mar, di solito sembra preavvisare qualsiasi intruso del loro imminente destino. La maledizione è pensata per ripetersi come un ciclo infinito, quindi i film presentano Kayako che striscia giù per le scale, emettendo il suo famoso rantolo di morte, con il collo rotto e coperta di sangue. Anche se di solito si sente emettere un suono gracchiante, occasionalmente Kayako emette un gemito strano e inquietante, viene persino sentita parlare a Toshio (fuori campo) dopo la sua morte, anche se brevemente, e durante la sua apparizione a Kobayashi nel primo film della saga Ju-on.

Nel reboot del 2014 “Ju-on: The Beginning of the End”, la storia di Kayako viene reimmaginata e lei appare in forma di fantasma solo alla fine. Nel film, Kayako, che non è in grado di concepire un bambino con Takeo, entra in contatto con lo spirito di un ragazzino che si rivela essere Toshio Yamaga che “entra” nel suo grembo per rinascere come Toshio Saeki. Takeo scoprirà la verità nove anni dopo. Kayako diventa parte della maledizione in seguito, ma non uccide mai nessuno nel film, utilizzata solo come una specie di inquietante presenza da Toshio, che è il vero creatore della maledizione.