Stasera in tv: “The Terminal” su Rete 4
Rete 4 stasera propone “The Terminal”, commedia drammatica del 2004 diretta da Steven Spielberg e interpretata da Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones.
Cast e personaggi
Tom Hanks: Viktor Navorski
Catherine Zeta-Jones: Amelia Warren
Diego Luna: Enrique Cruz
Barry Shabaka Henley: Ray Thurman
Stanley Tucci: Frank Dixon
Chi McBride: Joe Mulroy
Kumar Pallana: Gupta Rajan
Zoe Saldana: agente Torres
Eddie Jones: Salchak
Michael Nouri: Max
Jude Ciccolella: Karl Iverson
Corey Reynolds: Waylin
Guillermo Díaz: Bobby Alima
Rini Bell: Nadia
Stephen Mendel: steward di prima classe
Valeri Nikolayev: Milodragovich
Ana Maria Quintana: ispettore governativo
Bob Morrisey: ispettore governativo
Benny Golson: se stesso
Mark Ivanir: tassista
Doppiatori italiani
Angelo Maggi: Viktor Navorski
Pinella Dragani: Amelia Warren
Luca Biagini: Frank Dixon
Massimiliano Alto: Enrique Cruz
Massimo Corvo: Ray Thurman
Roberto Draghetti: Joe Mulroy
Giorgio Lopez: Gupta Rajan
Alessandra Cassioli: ag. Torres
Bruno Alessandro: Salchak
Massimo Rossi: Max
Gerolamo Alchieri: Karl Iverson
Dario Penne: Benny Golson
La trama
New York, Viktor Navorsky (Tom Hanks) è appena arrivato negli Stati Uniti, pronto per varcare la dogana dell’aeroporto John Fitzgerald Kennedy, ma viene fermato a causa di un colpo di stato avvenuto nella sua nazione che ne ha invalidato passaporto e identità, non solo, vista la drammatica situazione in cui versa il suo paese a Viktor è vietato anche il rimpatrio, e così l’uomo si ritrova bloccato all’interno del terminal in attesa di sviluppi.
Gli sviluppi purtroppo tardano ad arrivare, passano dei mesi e Viktor è costretto a vivere fisicamente in questo “non luogo” strano e in un primo momento ostico, ma al contempo vivo e popolato di tanti personaggi che stringeranno, dopo un primo momento di diffidenza, un forte sentimento di amicizia e solidarietà con il simpatico “prigioniero” per caso.
Durante il soggiorno forzato Viktor imparerà l’inglese, scoprirà tanti amici, capirà molto della burocrazia americana e troverà l’amore, conoscendo la bella hostess Amelia (Catherine Zeta-Jones) con cui condividerà i più intimi segreti, tra cui un misterioso barattolo in cui è contenuto l’ultimo desiderio del padre defunto di Viktor.
Il nostro commento
Steven Spielberg riesce per l’ennesima volta a sorprendere con questa storia vera che nei primi minuti spiazza e sconcerta, proprio perchè si svolge interamente in un terminal aeroportuale. Con lo scorrere dei minuti la caratterizzazione dei personaggi e la magia quasi infantile del Viktor di Tom Hanks conquista, e questo non luogo perde la sua limitatezza per diventare una popolosa città di frontiera in miniatura piena di sorprese, strambi abitanti e calore umano.
Con The Terminal ci si commuove e sorprende per la surreale situazione di Victor e si sorride durante le esplorazioni e l’adattamento alla nuova vita dello “straniero” all’inseguimento del sogno americano, un Tom Hanks genuinamente buffo, malinconico e disarmante. Vivamente consigliato.
Curiosità
- “The Terminal” è ispirato alla storia vera di Merhan Nasseri, un rifugiato iraniano. DreamWorks ha pagato 250.000$ per l’utilizzo della sua biografia. Nel 1988 Nasseri sbarcò all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, dopo che gli era stato negato l’ingresso in Inghilterra, perché il suo passaporto e il certificato di rifugiato delle Nazioni Unite gli erano stati rubati. Le autorità francesi non gli avrebbero permesso di lasciare l’aeroporto. Rimase così nel “Terminal 1” come un apolide senza nessun posto dove andare. A qul punto gli viene concesso il permesso di entrare in Francia o di ritornare nel proprio paese, ma Nasseri sceglie di continuare a vivere nel terminal e raccontare la sua storia a coloro che la vogliono ascoltare. Purtroppo con il trascorrere degli anni la sua salute mentale va deteriorandosi. Quando gli viene offerta l’opportunità di vivere in Francia, Nasseri rifiuta perché sui documenti non veniva riportato come “Sir Alfred”. Nasseri ha lasciato il terminal nell’agosto 2006 per essere ricoverato in ospedale per una malattia non specificata.
- Il set del terminal era una replica quasi completa, costruita in un ex hangar, con tre gruppi di scale mobili e fornito di numerosi negozi di brand molto noti (ad esempio Burger King, Mrs. Fields, W.H. Smith). Alcuni di questi brand sono stati interpellati da DreamWorks, mentre altri altri hanno contattato lo studio dopo che la produzione del film è stato annunciata. Molti negozi e ristoranti sono stati costruiti dalle stesse squadre che hanno costruito veri negozi di ogni brand per centri commerciali e aeroporti, e alcuni negozi avevano attrezzature completamente funzionanti, come forni e registratori di cassa. Tuttavia l’inserimento di un brand sul set non era una garanzia di inclusione nel film; DreamWorks ha mantenuto il controllo completo sul montaggio con alcuni brand appaiono solo brevemente e altri non appaiono affatto.
- Steven Spielberg ha tagliato una battuta dal film in cui Navorski viene aiutato a utilizzare una scheda telefonica e dice: “Telefono casa, telefono casa!”. Spielberg ha tagliato questa battuta perché ricordava troppo il suo film E.T. – L’extra-terrestre e la famosa battuta “E.T. telefono casa”.
- Nella libreria Viktor sta leggendo “Oh, quante cose vedrai!” del Dr. Seuss.
- Anche se Viktor proviene dal paese fittizio di Krakozhia, la lingua che parla nel film è bulgaro. Il materiale scritto mostrato (la guida di Fodor e la pagina della rivista con i grandi del jazz) è in russo. La patente di guida di Viktor è rilasciata a Homel, Repubblica della Bielorussia e riporta un nome di donna scritto in cirillico: Gulnara Gulina. Si tratta di una vera patente fornita da una vera Gulnara Gulina, una donna della Bielorussia che lavorava nell’industria cinematografica americana (la patente rilasciata nel 1995 non era valida al momento della riprese). I realizzatori hanno solo aggiunto al documento il nome di Viktor Navorski in inglese e la sua foto.
- Il personaggio principale di questo film era stato originariamente scritto come proveniente dalla Slovenia, ma la nazionalità è stata cambiata su consiglio dell’ex console della Repubblica di Slovenia negli Stati Uniti Mark Rijavec. Poiché la Slovenia è considerata come una sorta di Svizzera dell’Europa orientale, una guerra civile scoppiata in uno dei nuovi membri dell’Unione Europea non sarebbe stata credibile.
- Il padre di Tom Hanks è di origine bulgara. Il suo personaggio Viktor Navorski parla bulgaro.
- Il film è stato selezionato come film di apertura del Festival del Cinema di Venezia 2004.
- L’aeroporto costruito per il film è basato sull’aeroporto internazionale di Düsseldorf.
- Secondo la sua dichiarazione alla dogana, Viktor Navorski è nato l’11 gennaio 1956, che lo rende quasi sei mesi più vecchio di Tom Hanks.
- Il libro su Napoleone che Amelia acquista è “Napoléon Bonaparte” di Alan Schom.
- In un’intervista con Entertainment Weekly, Steven Spielberg ha affermato che The Terminal è un omaggio a Play Time – Tempo di divertimento di Jacques Tati (1967) e alle opere di Frank Capra con il loro “sentimentalismo onesto”.
- A partire da luglio 2017, Tom Hanks e Steven Spielberg hanno collaborato per 5 film. The Terminal è l’unico film frutto di questa collaborazione a non aver ricevuto nessuna candidatura agli Oscar.
- Lo stereo che Viktor usa nella scena della pittura è un “Philips Sound Recorder AZ3010 Soundmachine”.
- Sasha Spielberg, figlia del regista Steven Spielberg, appare in un cameo: è la ragazza con la valigia che Viktor cerca di aiutare.
- Due finali sono stati girati per il film, in quello alternativo Amelia, il personaggio di Catherine Zeta-Jones, entra a Manhattan con Viktor.
- Il film costato 60 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 219.
La colonna sonora
- Le musiche originali di “The Terminal” sono del compositore 5 volte Premio Oscar John Williams, assiduo collaboratore di Steven Spielberg. Tra le collaborazioni più recenti di Williams e Spielberg ricordiamo musiche per il dramma War Horse, il biopic Lincoln e il fantasy GGG – Il grande gigante gentile.
TRACK LISTINGS:
1. The Tale Of Viktor Navorski
2. Dinner With Amelia
3. A Legend Is Born
4. Viktor And His Friends
5. The Fountain Scene
6. The Wedding Of Officer Torres
7. Jazz Autographs
8. Refusing To Escape
9. Krakozhia National Anthem and Homesickness
10. Looking For Work
11. Gupta’s Deliverance
12. Finding Coins and Learning To Read
13. “Destiny”… “Canneloni”… and The Tale Of Viktor Navorski Reprise
14. A Happy Navorski Ending!
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