The white diamond di Werner Herzog
Un documentario-perla del regista tedesco Werner Herzog. Il film si apre con immagini di repertorio, sullo schermo scorrono le grandi imprese dell’uomo come la costruzione di aerei o di mezzi da esplorazione. Personalità , quelle illustrate, mosse da un unico obiettivo: “volare”. Il tutto ha inzio dal laboratorio dell’ingegnere aeronautico Graham Dorrington, destinazione? Un viaggio
Un documentario-perla del regista tedesco Werner Herzog. Il film si apre con immagini di repertorio, sullo schermo scorrono le grandi imprese dell’uomo come la costruzione di aerei o di mezzi da esplorazione. Personalità , quelle illustrate, mosse da un unico obiettivo: “volare”. Il tutto ha inzio dal laboratorio dell’ingegnere aeronautico Graham Dorrington, destinazione? Un viaggio senza tempo, sul suo Diamante bianco. Herzog gioca sull’equilibrio dell’assenza di gravità, alternando visioni celestiali ad eventi e racconti drammatici. Come quello della sciagura che strappò a Dorrington un caro amico anch’esso in viaggio con lui alla volta della foresta pluviale amazzonica, una delle zone meno esplorate di tutto il mondo.
E solo un regista di qualità, forse uno dei documentaristi più interessanti sulla scena mondiale, poteva dar vita ad un onirismo- verità, come quello documentato dal piccolo “diamantino bianco”. Un documentario di rara bellezza ed intensità, commovente, fresco e delicato. Come solo Herzog poteva fare.
Nota di merito per l’intromissione di Mark Anthony, un locale che guida Dorrington ed Herzog stesso, alla scoperta del piccolo Guyana. Fu lui a coniare il termine “white diamond”, ed è lui che, osservando il documentario, con estrema dolcezza, ci permette di volare…
Voto Natalie: 9