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The Wife – Vivere nell’ombra: trailer italiano, foto e poster del film con Glenn Close

The Wife: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Björn Runge nei cinema italiani da ottobre 2018.

pubblicato 10 Luglio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 18:37

 

Videa ha reso disponibile un trailer italiano di The Wife – Vivere nell’ombra, il dramma diretto dal regista svedese Björn Runge (Mun mot mun) in arrivo nei cinema italiani a ottobre 2018.

Il film scritto da Jane Anderson e basato sull’omonimo racconto di Meg Wolitzer vede protagonisti la 6 volte candidata al premio Oscar Glenn Close, Jonathan Pryce e Christian Slater e segue le vicende di una stoica e silenziosa moglie di un autore di fama mondiale (Jonathan Pryce) che lotta con la sua identità soffocata quando la famiglia vola a Stoccolma dove il marito deve ritirare il suo premio Nobel per la letteratura.

 

Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna…Molto spesso però è costretta a vivere nell’ombra. Questa è la storia di Joan Castleman (Glenn Close), una donna che per quarant’anni ha sacrificato il proprio talento e i propri sogni, lasciando che il marito, l’affascinante e carismatico Joe (Jonathan Pryce), si impadronisca della paternità delle sue opere. Joan assiste, per amore, alla sfavillante e gloriosa carriera dell’uomo, sopportando tutte le menzogne e i tradimenti. Emozionante e commovente, “The Wife” è un viaggio di emancipazione e riscoperta, una celebrazione della forza e della grandezza di tutte le donne.

 

Il cast di “The Wife” è completato da Harry Lloyd, Max Irons, Elizabeth McGovern e Alix Wilton Regan.

 

 

Glenn Close in un intervista a Vanity Fair ha parlato delle difficoltà del ruolo.

[quote layout=”big”]Probabilmente è stato uno dei ruoli più difficili che abbia mai affrontato. Penso che sia una situazione in cui ogni donna del pubblico può identificarsi, sia che siano di generazioni più giovani o meno giovani…Joan faceva parte della generazione di mia madre, e certamente l’ho vista del tutto deferente verso mio padre. Verso la fine degli anni ’80 diceva: ‘Mi sento come se non avessi realizzato nulla nella mia vita’. Guardando indietro, è così tragico perché era una donna così straordinariamente dotata. Semplicemente non aveva i mezzi per farcela da sola…Sono molto orgogliosa del film perché penso che parli delle sottigliezze della relazione uomo-donna e delle donne che si sono definite attraverso gli uomini a loro danno. Joan è stata sminuita nel suo matrimonio, ed è diventata un’abitudine che non nota più. Non ha il vocabolario per dare voce alla sua crescente rabbia, per dire “cos’è che mi hai appena detto?”, così lascia che tutto scivoli via. Finalmente arriva ad un punto in cui la sua coppa è così piena di rabbia da traboccare.[/quote]