Tini – La nuova vita di Violetta: Recensione in Anteprima
Martina Stoessel dice addio a Violetta e diventa Tini. Anche al cinema.
Una miniera d’oro anche solo grazie al merchandising che riprende neanche a dirlo vita con un doppio album ad hoc uscito a fine aprile, prima di provare a sbancare i botteghini con questo lungometraggio studiato e realizzato per i giovanissimi fan della serie. Il film racconta la trasformazione vissuta da Martina Stoessel (Tini nella vita reale, per gli amici) in seguito alla serie televisiva da lei interpretata e il profondo cambiamento in lei generato. Nella pellicola assistiamo ad una nuova fase della vita di Violetta, esausta dalla promozione discografica e distrutta dalla rottura con l’amore della sua vita. Tanto da ritirarsi e lasciare l’Argentina per volare in Sicilia, in una sorta di Accademia artistica di un’amica del padre. Qui prenderà vita un’estate interminabile, e a dir poco surreale, in cui Violetta vivrà un’avventura che la aiuterà a definire la propria personalità e a diventare un’artista completa e sicura di sé. Ovvero Tini.
Conferme necessarie dal piccolo al grande schermo anche per altri volti, vedi Jorge Blanco (Leon, l’amore di Violetta), Mercedes Lambre (la sua sorellastra Ludmilla) e Maria Clara Alonso (nel ruolo di Angie), a cui la produzione ha affiancato nomi spagnoli e italiani: da una parte Adrian Salzedo, Georgina Amoros e Francisco Viciana; dall’altra Beatrice Arnera, l’ex Amico di Maria Pasquale Di Nuzzo e Leonardo Cecchi, (attuale interprete della serie Disney Channel Alex & Co.). A completare il tutto Ridder Van Kooten, presto in una nuova serie di Disney Benelux dal titolo Jonge Garde, e soprattutto la meravigliosa Ángela Molina, musa di acclamati registi come Luis Buñuel, Giuseppe Tornatore, Ridley Scott e Pedro Almodóvar. Finita come in cotanto pastrocchio adolescenziale?
Confezionato per piacere ad un determinato pubblico, vedi bambine di 5/10 anni, Tini – La nuova vita di Violetta fallisce miseramente la sfida che invece vinse High School Musical 3: Senior Year, altro lungometraggio cinematografico tratto da un fenomeno tv Disney Channel, ovvero provare ad aprirsi anche a nuovi ‘spettatori’, andando possibilmente oltre la ricca confezione esterna. Perché tolta l’esagerata patinatura, dietro lo schermo montato da Juan Pablo Buscarini non c’è niente, se non tante involontarie risate e un’infinita serie di no-sense che chiunque, sopra gli 11 anni, vivrebbe con dilemma.
Quanto accade alla Stoessel e a chiunque le ruoti attorno, onestamente parlando, è fuori da ogni logica, tra combattimenti in acqua per recuperare una valigia, madri reincarnate in uccelli, sconosciuti che diventano migliori amici in 6 secondi, tempeste da affrontare con un barchino (scena scult anche dal punto di vista visivo), svolte improvvise, pescatori che ballano danza classica, pianoforti da issare su una collina, clamorosi segreti di toponomastica che nulla hanno di clamoroso e chi più ne ha più ne metta. Niente di impronosticabile, questo va detto, ma è un peccato aver sprecato l’occasione di tramutare un fenomeno televisivo in eventuale fenomeno cinematografico provando a fare qualcosa che andasse oltre la banale confezione videoclippara. Tralasciando gli scontati e stucchevoli messaggi legati all’amicizia e alla famiglia, all’amore e alla alla fiducia, questa Violetta poteva tranquillamente rimanere sul piccolo schermo.
[rating title=”Voto di Federico” value=”4″ layout=”left”]
Tini – La nuova vita di Violetta (Ita, Argentina, 2016) di Juan Pablo Buscarini; con Martina Stoessel, Jorge Blanco, Mercedes Lambre, Angela Molina, Clara Alonso, Ridder van Kooten, Georgina Amorós, Leonardo Cecchi, Francisco Viciana, Adrián Salzedo, Pasquale Di Nuzzo, Beatrice Arnera – uscita giovedì 12 maggio 2016.