Titina: trailer italiano, clip e colonna sonora del film d’animazione di Kajsa Næss (Al cinema dal 14 settembre)
Tutto quello che c’è da sapere su “Titina”, il film d’animazione norvegese della regista Kajsa Næss basato su una storia vera – Al cinema dal 14 settembre 2023 con Bim Distribuzione.
Dal 14 settembre nei cinema italiani con Bim Distribuzione Titina, un film d’animazione diretto dalla regista Kajsa Næss che racconta la vera storia della spedizione in dirigibile che sorvolò per prima il Polo Nord, con a bordo l’esploratore norvegese Roald Amundsen, l’ingegnere italiano progettista di dirigibili Umberto Nobile e il cane di quest’ultimo di nome Titina che diventerà una superstar internazionale.
Titina – La trama ufficiale
L’ingegnere aeronautico italiano Umberto Nobile vive con la famiglia e l’amata cagnolina Titina. Un giorno, riceve una telefonata dal famoso esploratore norvegese Roald Amundsen, che gli propone di progettare il dirigibile che li condurrà nella prima spedizione dell’uomo al Polo Nord. Ultimata la progettazione e l’imponente costruzione del velivolo, Nobile parte con Amundsen e Titina alla scoperta di uno dei luoghi più remoti del pianeta. Ad attenderli, un viaggio ai confini del mondo e dell’immaginazione, tra momenti di gloria e complicati imprevisti. Ispirato alla vera e affascinante storia di Umberto Nobile e della sua fedele amica, il film racconta un’impresa passata alla Storia attraverso gli occhi di Titina, la prima cagnetta che ha posato le zampe sui ghiacci del Polo Nord.
Titina – Trailer e video
Curiosità sul film
- Kajsa Næss dirige “Titina” da una sceneggiatura di Per Schreiner (Pranzo Freddo, The Bothersome Man, Kurt Turns Evil).
- La vera Titina divenne una celebrità ai suoi tempi (anni ’20), ebbe una rubrica sul New York Times e visitò sia l’imperatore del Giappone che la Casa Bianca (dove bagnò il tappeto).
- Questo film presenta riprese live-action della vera spedizione disseminate durante tutto il film.
- Il cast tecnico: Designer dei personaggi Siri Dokken / Direttore artistico Emma McCann / Direttore animazione Marie-Laure Guisset / Lead Story Artist Dyveke Skøld / Montaggio Jens Christian Fodstad, Anders Bergland & Zaklina Stojcevska / Sound Designer Gisle Tveito /
- Produttori: Tonje Skar Reiersen, Lise Fearnley & Viviane Vanfleteren per Mikrofilm & Vivi Film.
La storia vera
Il 12 maggio 1926, l’esploratore norvegese del Polo Roald Amundsen, l’ingegnere italiano progettista di dirigibili Umberto Nobile, il cane di Nobile Titina e l’equipaggio del dirigibile Norge furono i primi a sorvolare il Polo Nord.
Numerosi esploratori, compreso lo stesso Amundsen, avevano cercato per decenni di raggiungere questo ultimo puntino bianco sulla mappa. All’epoca nessuno sapeva cosa avrebbero trovato al Polo, specialmente nell’area tra il Polo e l’Alaska: Amundsen sperava ci fossero terre inesplorate.
La spedizione del Norge era sponsorizzata dall’avventuroso milionario americano Lincoln Ellsworth e da una Fondazione norvegese per i viaggi aeronautici (la Norsk Luftseiladsforening). Lo stato italiano guidato dal dittatore fascista Benito Mussolini accettò di vendere il dirigibile per 75.000 dollari USA e poi riacquistarlo dopo la spedizione per 46.000, per cui l’Italia fu uno sponsor indiretto del viaggio. Il dirigibile era stato progettato da Umberto Nobile prima dei piani di Amundsen, ma Nobile lo modificò per volare con le condizioni presenti nell’Artico.
Il nome ufficiale della spedizione era “Trasvolata Amundsen-Ellsworth-Nobile”, l’attenzione della stampa fu enorme e Titina divenne una star. Durante la spedizione tenne la propria rubrica sul New York Times.
Il Norge decollò dall’isola norvegese di Svalbard l’11 maggio e il giorno successivo raggiunse il Polo Nord. E’ impossibile far atterrare un dirigibile senza decine di persone e un’infrastruttura a terra, per cui sorvolarono questo luogo simbolo e lanciarono bandiere fuori dal finestrino per segnare la conquista.
Il Polo si rivelò essere composto di nulla se non ghiaccio alla deriva e non c’era neanche un lembo di terra tra il Polo e l’Alaska. A causa del maltempo, il dirigibile Norge si schiantò a Teller e non arrivò a Nome, in Alaska. La spedizione fu comunque un trionfo ma, nel periodo immediatamente successivo, Amundsen e Nobile rimasero invischiati in una indegna disputa pubblica su a chi spettasse la gloria.
Nobile decise di organizzare una seconda spedizione per tornare al Polo Nord con il dirigibile Italia. La ragione ufficiale era quella di portare avanti una ricerca scientifica, ma l’opinione popolare era che Nobile volesse riscattarsi e dimostrare di essere
capace di raggiungere il Polo senza nessun norvegese a bordo.
Nel 1928 era pronto con un equipaggio completamente italiano (tranne uno svedese ed un ceco) scelto da lui e sostenuto dalla Marina Reale Italiana e dalla Città di Milano. La Marina era naturalmente controllata da Mussolini e, essendo Nobile un comunista, un’alleanza con il dittatore fascista deve essere stata una decisione difficile da prendere per lui.
Questa missione fu un disastro. Il dirigibile Italia raggiunse il Polo Nord ma sulla via del ritorno all’isola Svalbard fu colpito da condizioni metereologiche terribili. Il velivolo si schiantò nella zona remota dell’Artico e volò via con gli uomini appesi che andavano verso morte sicura: morirono otto membri dell’equipaggio. Nobile si ruppe una gamba, alcune costole e il cranio, e insieme a Titina e agli altri sopravvissuti rimase bloccato tra i ghiacci per sei settimane, mentre venivano organizzate
numerose operazioni di salvataggio.
Squadre di soccorso provenienti da diversi paesi parteciparono a quel salvataggio, che divenne il più grande evento mediatico degli anni ‘20. Anche Amundsen voleva contribuire alle ricerche, ma gli fu negato l’accesso alle operazioni ufficiali norvegesi; riuscì tuttavia ad ottenere l’appoggio della Francia e prese il volo con un equipaggio di quattro francesi e un aviatore norvegese.
Partirono da Tromsø sulla terraferma norvegese e fecero rotta verso l’isola artica di Svalbard: nessuno prima di allora aveva coperto in volo questa distanza e forse l’idrovolante Latham 47 non era adatto per un viaggio così estremo. Molto probabilmente volarono verso il cattivo tempo: l’aereo sparì, Amundsen, il suo equipaggio e il velivolo finirono dispersi e non furono mai ritrovati.
Alla fine Nobile e Titina furono rimpatriati con un aereo, prima dei membri dell’equipaggio contro il volere dello stesso Nobile, che voleva restare con i suoi uomini. L’ordine di Mussolini era di portarlo via, per questo Nobile fu deriso nella stampa, accusato di essere responsabile della morte di Amundsen e di aver abbandonato i suoi uomini. Gli altri membri dell’equipaggio sopravvissuti furono salvati successivamente da un rompighiaccio russo.
Titina fu il primo animale a diventare una superstar internazionale, tanto che visitò il Giappone, fu invitata alla Casa Bianca e fece un tour di Hollywood.
Kasja Ness – Note biografiche
Dopo 25 anni come regista innovatrice di corti di animazione, Kajsa Næss debutta nel lungometraggio con “Titina”. Næss è nota per i suoi film allegri, ricchi di umorismo e incentrati sulla natura umana.
I suoi corti hanno ricevuto premi e sono stati proiettati in festival prestigiosi quali Clermont-Ferrand, Annecy e Tribeca. Oltre a vari riconoscimenti cinematografici, Næss ha ricevuto il Premio per i Diritti Umani dal Ministero norvegese per la Cultura.
Tra le decine di suoi film ricordiamo: “It Was Mine” (2015), “It’s Up To You” (2013), “Deconstruction Workers” (2008), “Leonid Shower” (2004) e “Mother Said” (1999). Kajsa ha fondato lo studio premiato con l’Oscar Mikrofilm insieme alla produttrice Lise Fearnley nel 1996.
Dichiarazioni della regista Kasja Ness
Su come è venuta a conoscenza della storia
Mi sono imbattuta in questa storia così particolare per caso, mi ha sorpreso il fatto di non averla mai sentita prima. Questo evento è stato ampiamente riportato dalla stampa negli anni ’20 ma con il tempo è gradualmente scomparso dalla Storia, e oggi la maggior parte dei norvegesi non sa nè come sia morto Amundsen nè che fosse scomparso mentre era alla ricerca di Umberto Nobile. Amundsen rimane comunque un’icona, ma questa parte della sua vita è meno nota. La presenza di Titina è un altro elemento che mi ha attratto di questa vicenda. Da norvegesi sappiamo tutti che se porti dei cani nella regione polare questi devono lavorare o uno deve poterli mangiare, l’Artico non è un posto per cagnolini da salotto. Perchè condurre un animale domestico in un luogo come quello? E’ qualcosa di molto strano, ma è ciò che ha reso interessante la storia. Anche quel dirigibile, così grande, fragile e strano, mi affascinava: l’immagine del velivolo sullo sfondo del paesaggio polare ha funzionato bene dal punto di vista cinematografico, insieme a quella del cagnolino.
Sull’originale punto di vista del racconto: lo sguardo di Titina
Abbiamo un modo molto classico di raccontare, al cinema, storie di uomini eroici che si cimentano in imprese impegnative. Per me era più interessante che i personaggi facessero scelte strane e avessero rapporti complessi: nel film, ad esempio, i protagonisti sono più interessati a discutere su chi possiede la bandiera più grande che a celebrare effettivamente la scoperta del Polo Nord. “Titina” è un film su esseri umani piccoli all’interno di un grande paesaggio, uomini che litigano, sono testardi, egoisti, provano sentimenti con i quali ci si può immedesimare. Utilizzare Titina come sguardo esterno consente al pubblico di osservare le loro scelte in maniera diversa: lei vive effettivamente la natura e il paesaggio, mentre gli uomini non vi prestano attenzione perché troppo impegnati a competere l’uno con l’altro.
Le fonti di ispirazione stilistiche: i film di Jacques Tati e Wes Anderson
Molti animatori di animazione classica in 2D sono formati ad uno stile enfatico, creano molti movimenti in ogni inquadratura. Noi gli abbiamo chiesto di essere misurati, di applicare azioni leggere alla mano o alla testa dei personaggi, e per alcuni di essi non è stato facile. Naturalmente alcuni protagonisti hanno un sapore più fumettistico, con stili di movimento propri: Mussolini, ad esempio, ha espressioni più enfatizzate, di conseguenza gli animatori avvezzi a quel tipo di cifra si sono divertiti parecchio a lavorarci. Poiché ho seguito la produzione dal Belgio, ho potuto lavorare a stretto contatto con Marie-Laure Guisset, la direttrice dell’animazione: lei ha capito benissimo questo approccio misurato e ha scelto con cura gli animatori. Anche con loro ho comunicato direttamente, facendo sì che ciascuno potesse dare il proprio contributo personale al progetto e avesse la sensazione di partecipare direttamente alla produzione, non semplicemente di lavorare per qualcun altro. Sull’essenza del film “Titina” è un film che parla di piccoli sentimenti in un vasto scenario. Parla di due uomini delusi che scoprono uno spazio completamente vuoto, e di un animale da salotto che è vissuto per raccontare la storia.
Titina – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Kåre Chr. Vestrheim (In ordine di sparizione, Grand Hotel, Due amici e la roccia magica, Ninjababy, Made in Oslo).
1. Titina Opening Sequence 0:49
2. The 8mm Film Roll 2:11
3. Je Cherche Après Tititine (Titina in the Street) (Kåre Chr. Vestrheim & Maja Ratkje) 2:18
4. Amundsen’s Call to Nobile 2:28
5. Oh! Baby 1:15
6. Scappiamo Insieme – Music at Nobiles Reception 1:09
7. Amundsen’s Plan 1:02
8. I Just Want You Here (Kåre Chr. Vestrheim & Solveig Slettahjell) 4:07
9. Launching Norge 1:50
10. Time Travel 0:47
11. Norge is Coming 1:11
12. Titina in the Snow 0:21
13. The Amundsen Statue 1:00
14. Svalbard in 8mm 1:13
15. Titina and the Whale, Pt. 1 1:21
16. The Northpole-o-meter 1:42
17. The North Pole 1:00
18. Titina and the Whale, Pt. 2 1:09
19. The Crash Landing 1:47
20. Titina on the Ice 1:42
21. Fox Terrine/Nobiles Revolt 1:00
22. The Telegram 1:06
23. From Teller to Rome 2:13
24. Mussolini’s Marching Band 1:02
25. The Disagreement 1:28
26. Nobile Visits Mussolini 0:57
27. Italia in Trouble 0:51
28. Je Cherche Après Tititine (Titina´s Musical Trip Version) (Kåre Chr. Vestrheim, Kåre Conradi & Maja Ratkje) 1:51
29. The Jazzclub Flashback (Kåre Chr. Vestrheim & Solveig Slettahjell) 1:04
30. The Emergency Flare 0:39
31. Amundsen to the Rescue 0:57
32. Nobile’s Pride 1:21
33. Into the Unknown 4:45
34. Farewell Titina, Hello Amundsen 2:18
35. Just Take My Hand (Titina End Credits) (Kåre Chr. Vestrheim & Andréa Louise) 6:44
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