Il signore degli anelli: il cast dei film vuole trasformare la casa di Tolkien in un museo
Sir Ian McKellen, John Rhys-Davies e Martin Freeman si sono uniti ad una campagna di crowdfunding per acquistare la casa di JRR Tolkien e farne un museo.
J.R.R. Tolkien è di fatto un monumento della letteratura, il mondo fantasy dell’iconica Terra di Mezzo creato dallo scrittore britannico ha ispirato, influenzato e fatto sognare milioni di lettori e intere generazioni. Il lavoro di Tolkien più noto, Il signore degli anelli ha avuto la sua massima popolarità grazie alla meravigliosa trilogia cinematografica di Peter Jackson che ha conquistato pubblico, critica e fan di Tolkien sfiorando i tre miliardi d’incasso nel mondo, conquistando al contempo un totale di 17 Oscar vinti tra cui miglior film, regia e sceneggiatura assegnati per “Il ritorno del re”.
Ora tre attori e membri dell’iconica Compagnia dell’Anello, Sir Ian McKellen (Gandalf), John Rhys-Davies (Gimli) e Martin Freeman (Bilbo Baggins), si sono riuniti per una nuova missione: salvare e preservare l’ex casa di J.R.R Tolkien, dove lo scrittore ha scritto “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”. Studioso di letteratura e mitologia europea medievale, Tolkien è stato professore dell’Università di Oxford per decenni, un soldato nella prima guerra mondiale e padre di quattro figli. Durante i suoi anni a Oxford, Tolkien ha vissuto in una casa signorile al 20 Northmoor Road, una casa che ora è stata messa in vendita.
People (via ComicBook) riporta che McKellen, Rhys-Davies e Freeman si sono uniti ad una campagna per acquistare e preservare la casa in cui Tolkien scrisse le sue opere più famose e ospitò anche lo scrittore C.S. Lewis (Le Cronache di Narnia). “Project Northmoor” spera di raccogliere 6 milioni di dollari per acquistare e restaurare la casa con giardino, e stabilire un vero e proprio centro letterario di Tolkien, completo di tour, lezioni e programmazione sia di persona che virtuale. Alla campagna stanno contribuendo anche la cantante Annie Lennox che ha scritto e interpretato il brano “Into the West” per Il ritorno del re, l’attore di cinema e teatro Sir Derek Jacobi (Il discorso del re) e la pluripremiata scrittrice Julia Golding (Dragonfly).
Raccogliere sei milioni di dollari in tre mesi è una sfida enorme”, ha detto Golding in una nota. “Tuttavia, dobbiamo solo guardare al viaggio di Frodo e Sam da Gran Burrone al Monte Fato, che ha richiesto la stessa quantità di tempo – e siamo ispirati dal fatto che possiamo farlo anche noi!”. “Non possiamo raggiungere questo obiettivo senza il supporto della comunità mondiale dei fan di Tolkien, la nostra associazione di finanziatori”, ha aggiunto McKellen.
JRR e Edith Tolkien si trasferirono in 20 Northmoor Road con la loro giovane famiglia nel 1930. Nei successivi 17 anni cruciali la casa fu il cuore della famiglia Tolkien. Fu qui che JRR Tolkien scrisse Lo Hobbit, che aveva iniziato come storia della buonanotte per i suoi figli, seguita da Un altro viaggio inaspettato: quel libro divenne Il Signore degli Anelli.
Dopo aver adattato Il Signore degli Anelli (2001-2003), Peter Jackson ha portato sul grande schermo anche Lo Hobbit ampliandolo in una trilogia (2012-2014) sfiorando ancora i tre miliardi di dollari d’incasso nel mondo, ma stavolta la critica sarà meno entusiasta, l’utilizzo massivo di CGI scontenta i fan della trilogia originale e gli Oscar si limitano a candidature tecniche (costumi, trucco, scenografia, effetti speciali, sonoro) per un totale di 7 nomination e nessuna statuetta vinta.
Per quanto riguarda l’eredità di Tolkien nella letteratura, il testimone era stato raccolto dal figlio Christopher, scomparso il 15 gennaio di quest’anno, che ha curato diversi scritti inediti del padre come Il Silmarillion, Racconti incompiuti, The History of Middle-earth, I figli di Húrin e La leggenda di Sigurd e Gudrún.
Fonte: People / Project Northmoor