Tom Hanks – tanti auguri in 10 film, curiosità e foto, aspettando il terzo Oscar
Tanti auguri a Tom Hanks, festeggiando un’eclettica carriera con dieci film e altrettante curiosità, una gallery fotografica che torna al 1992, la filmografia cinematografica che aspetta i prossimi ruoli e il terzo Oscar.
Gli auguri di oggi sono per Tom Hanks, nato Thomas Jeffrey Hanks il 9 luglio 1956, con un talento camaleontico capace di far ridere e piangere, sedurre il pubblico e la critica, attestandosi tra i più richiesti e pagati di Hollywood.
Un talento capace di indossare il camice da scienziato e innamorarsi di una sirena a Manhattan, di lasciar vivere un ragazzino adolescente nel corpo di un adulto, scatenare Insonnia d’amore e sfiorare l’emarginazione con un addio da Oscar nella Philadelphia di Jonathan Demme, seguito da Forrest Gump di Robert Zemeckis, che attraversa con candore gli eventi della recente storia americana, guadagnando il secondo Oscar consecutivo della carriera, al pari di Spencer Tracy.
Ruoli eclettici e impegnativi che lo lanciano nello spazio con Apollo 13, tornano nella Seconda Guerra mondiale con Steven Spielberg per Salvate il soldato Ryan, sorvegliano condannati a morte molto speciali con Il miglio verde, naufragano su isole di moderni Robinson Crusoe in Cast Away, diventano killer spietati della mafia al fianco di Paul Newman in Era mio padre, restano bloccati in Terminal, o prestano la voce del cowboy Woody in Toy Story.
Un lunga carriera costellata di successi, premi e incassi da Guinness dei primati, che ripercorriamo in dieci film e altrettante curiosità, aspettando di rivederlo sul grande schermo nei panni del Capitano Richard Phillips, alle prese con i pirati somali di Captain Phillips diretti da Paul Greengrass, di Walt Disney nel Saving Mr. Banks diretto da John Lee Hancock, e nell’uomo d’affari di A Hologram for the King, adattamento del romanzo di Dave Eggers. Alcuni dei ruoli e progetti in cantiere, ai quali augurare fortuna e magari il terzo Oscar, che l’attuale vicepresidente dell’Academy non vince da un po’, sposando la filosofia di uno dei suoi personaggi più amati…
“La vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quale può capitarti”.
10 film e altrettante curiosità
1984 – Splash – Una sirena a Manhattan (Splash), regia di Ron Howard
Tom Hanks incontra Ron Howard durante un episodio della serie televisiva ABC Happy Days creata da Garry Marshall, dove interpreta il buffo karateka alle prese con Fonzie, per vendicare una spinta dall’altalena in terza elementare, l’attore nei panni di Richie Cunningham, e il regista che lo sceglierà come protagonista del suo primo film dietro la macchina da presa inaugurato con il tuffo nella commedia fantastica Splash.
1988 – Big, regia di Penny Marshall
La carriera e notorietà di Hanks parte negli anni ottanta con la serie televisiva Henry e Kip (Bosom Buddies), in coppia con Peter Scolari, sullo stesso set dove conosce l’attrice Rita Wilson, che diventa sua moglie nel 1988, e madre di Truman Theodore e Chester Marlon. La seconda moglie per Hanks, dopo Samantha Lewes, sposata dal 1978 al 1987, e madre di Colin ed Elizabeth Hanks. Colin a sua volta sposato con Samantha Bryant, lo ha già reso nonno della piccola Olivia.
1993 – Philadelphia, regia di Jonathan Demme
Il viaggio ai margini di Hanks arriva perdendo 12 chili per interpretare Andrew Beckett, l’avvocato gay con l’AIDS, che cita i suoi datori di lavoro per averlo fatto oggetto di discriminazioni, entra al 49º posto tra gli eroi nella lista dell’American Film Institute Top 100 Heroes and Villains, e vince il primo Oscar come Miglior attore protagonista della sua carriera, al ritmo di una Streets of Philadelphia di Bruce Springsteen da Oscar alla migliore canzone.
1994 – Forrest Gump (Forrest Gump), regia di Robert Zemeckis
Hanks al fianco di John Lennon, il presidente Kennedy, e i portagonisti di diversi filmati di repertorio, attraversa trent’anni di storia Americana, con il candore di un personaggio che gli vale il secondo Oscar consecutivo come miglior attore, e il primato che lo accomuna a Spencer Tracy, in un film che vince 6 Academy Awards su 13 nomination, e per il quale Hanks non ha ricevuto un compenso ma le percentuali degli incassi, che ammontano a quasi 680 milioni di dollari in tutto il mondo.
1994 – Apollo 13, regia di Ron Howard
“Houston, abbiamo un problema”
Per preparasi alla missione lunare, Hanks, Bill Paxton e Kevin Bacon, hanno partecipato allo Space Camp di Huntsville, in Alabama, hanno seguito un corso di fisica, e studiato i nastri audio dalla vera missione, mentre le scene in assenza di peso sono state girate in caduta parabolica su un aereo della NASA usato per l’addestramento. Grazie a questa interpretazione, nel 1996 Hanks è stato omaggiato anche di una stella chiamata 12.818 Tomhanks, mentre la Royal ‘Apollo 10’ del 1969 compare tra le macchine da scrivere che colleziona per hobby
Typewriter of the day. Royal 'Apollo 10' model from 1969. Electric that got us to the moon! It's noisy but types fine… http://t.co/NJG5o6Wz
— Tom Hanks (@tomhanks) March 3, 2012
1995 – Toy Story – Il mondo dei giocattoli (Toy Story), regia di John Lasseter – doppiatore
Tom è entrato nel Guinness dei primati per aver interpretato otto film consecutivi con un incasso di più di 100 milioni di dollari, compresa l’incurione nel mondo dei giocattori di Toy Story, dove presta la voce al cowboy Woody (Fabrizio Frizzi in italiano), che ha incassato 356.800.000 $ in tutto il mondo. Circa 8 milioni di dollari solo per Forrest Gump, che ha incassato 680 milioni di dollari in tutto il mondo.
1998 – Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan), regia di Steven Spielberg
Il ritorno al D-Day con uno sbarco crudo e realistico a Omaha Beach ed effetti sonori da Oscar, in realtà fu girato su una spiaggia della costa dell’Irlanda nel giugno 1997, trasformata nella Normandia francese dallo scenografo Tom Sanders, con oltre 2.000 comparse, ispirandosi agli eventi della compagnia C (Charlie) del 2º battaglione Rangers, che sbarcatando a Dog Green, con l’aiuto di alcuni elementi della 29º fanteria e ingenti perdite, riuscì a liberare l’uscita D1 (Dog One).
L’interpretazione accurata del capitano John Miller diretto da Steven Spielberg, ha eletto l’attore membro onorario della U.S. Army’s Ranger Hall of Fame nel 2006. Da questo Spielberg e Hanks hanno prodotto la serie TV pluripremiata Band of Brothers – Fratelli al fronte, e creato una miniserie intitolata The Pacific nel 2010, vincitrice di 8 premi tra cui un Emmy Award, mentre lo stesso Spielberg ha prodotto e scritto la trama del videogioco, Medal of Honor, sviluppato dalla Electronic Arts nel 1999, tra i tanti ispirati alle vicende.
1999 – Il miglio verde (The Green Mile), regia di Frank Darabont
Il film candidato a 4 premi Oscar, si è distinto come unico adattamento delle opere di Stephen King (più di 30) ad aver superato il tetto dei 100 milioni di dollari al box-office nordamericano (ampiamente superati in seguito), secondo tra i “100 miglior film strappalacrime” del britannico Channel 4 solo a ”E.T – L’extraterrestre”, un gigante buono reso più imponente dalle riprese, e un super topolino tra i protagonisti non accreditati del cast, insieme a tutte le cucirosità che abbiamo già condiviso qui.
2000 – Cast Away, regia di Robert Zemeckis
L’interpretazione del naufrago Chuck Noland ha richiesto ad Hanks una piccola paura necessaria a prepararsi psicologicamente e fisicamente ad ingrassare 20 kg per poi perderne 30. Dai primi secondi di ripresa, liberamente ispirati all’inseguimento dell’areoplano tra i campi di grano dell’Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock, alla morale del film condensata nella consapevolezza di dover continuare a respirare “… perché domani il sole sorgerà e chissà la marea cosa può portare..” io ricordo con piacere l’entusiasmo della scoperta sull’isola, e la scena della “scoperta del fuoco”, con tanto di danza orgiastica che intona Light My Fire dei mitici The Doors.
2002 – Era mio padre (Road to Perdition), regia di Sam Mendes
A 30 anni dalla fondazione dell’American Film Institute, e del premio che onora la carriera di chi fornisce un “contribuito all’arricchimento della cultura americanaì”, Tom Hanks è diventato il rappresentate più giovane ad aver ricevuto il Life Achievement Award.
Gallery fotografica dal 2013 al 1992
Filmografia cinematografica dell’attore, regista, sceneggiatore, produttore
He Knows You’re Alone, regia di Armand Mastroianni (1980)
Splash – Una sirena a Manhattan (Splash), regia di Ron Howard (1984)
Bachelor Party – Addio al celibato (Bachelor Party), regia di Neal Israel (1984)
L’uomo con la scarpa rossa (The Man with One Red Shoe), regia di Stan Dragoti (1985)
Un ponte di guai (Volunteers), regia di Nicholas Meyer (1985)
Casa, dolce casa? (The Money Pit), regia di Richard Benjamin (1986)
Niente in comune (Nothing in Common), regia di Garry Marshall (1986)
Dirsi addio (Every Time We Say Goodbye), regia di Moshé Mizrahi (1986)
La retata (Dragnet), regia di Tom Mankiewicz (1987)
Big, regia di Penny Marshall (1988)
L’ultima battuta (Punchline), regia di David Seltzer (1988)
L’erba del vicino (The ‘burbs), regia di Joe Dante (1989)
Turner e il “casinaro” (Turner & Hooch), regia di Roger Spottiswoode (1989)
Joe contro il vulcano (Joe Versus the Volcano), regia di John Patrick Shanley (1990)
Il falò delle vanità (The Bonfire of the Vanities), regia di Brian De Palma (1990)
Il grande volo (Radio Flyer), regia di Richard Donner (1992)
Ragazze vincenti (A League of Their Own), regia di Penny Marshall (1992)
Insonnia d’amore (Sleepless in Seattle), regia di Nora Ephron (1993)
Philadelphia, regia di Jonathan Demme (1993)
Forrest Gump (Forrest Gump), regia di Robert Zemeckis (1994)
Lo schermo velato (The Celluloid Closet), regia di Rob Epstein (1995)
Apollo 13, regia di Ron Howard (1995)
Music Graffiti (That Thing You Do!), regia e sceneggiatura di Tom Hanks (1996)
Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan), regia di Steven Spielberg (1998)
C’è posta per te (You’ve Got Mail), regia di Nora Ephron (1998)
Il miglio verde (The Green Mile), regia di Frank Darabont (1999)
Cast Away, regia di Robert Zemeckis (2000)
Era mio padre (Road to Perdition), regia di Sam Mendes (2002)
Prova a prendermi (Catch Me If You Can), regia di Steven Spielberg (2002)
The Terminal, regia di Steven Spielberg (2004)
Ladykillers (The Ladykillers), regia di Ethan Coen (2004)
Se ti investo mi sposi? (Elvis Has Left the Building), regia di Joel Zwick (2004) – cameo
Polar Express (The Polar Express), regia di Robert Zemeckis (2004)
Il codice da Vinci (The Da Vinci Code), regia di Ron Howard (2006)
La guerra di Charlie Wilson (Charlie Wilson’s War), regia di Mike Nichols (2007)
The Great Buck Howard, regia di Sean McGinly (2008)
Angeli e demoni (Angels & Demons), regia di Ron Howard (2009)
L’amore all’improvviso – Larry Crowne (Larry Crowne), regia e produzione di Tom Hanks (2011)
Molto forte, incredibilmente vicino (Extremely Loud and Incredibly Close), regia di Stephen Daldry (2011)
Cloud Atlas, regia di Andy e Lana Wachowski e Tom Tykwer (2012)