Top Film 2024: i 10 migliori film dell’anno secondo Cineblog
Da “Dune – Parte due” a “The Fall Guy”: scopri la Top 10 di fine anno con tutti i migliori film del 2024 scelti da Cineblog.
L’anno sta per volgere al termine ed ecco la nostra consueta Top Film 2024 con i nostri 10 film preferiti dell’anno. Partendo dal gioiellino scifi di Denis Villeneuve Dune – Parte due, si registrano due film d’animazione, un documentario, due prequel, un sequel, un cinecomic e si culmina con la scanzonata leggerezza di The Fall Guy, la commedia d’azione e tinte romance interpretata dalla fascinosa coppia Ryan Golsing ed Emily Blunt.
Vi lasciamo alla nostra “Top Film 2024” augurandovi “buona fine e buon principio” e un 2025 ricco di tanto cinema a vedere e commentare.
Dune – Parte due
Denis Villenueve confeziona l’adattamento definitivo per il cult fantascientifico di Frank Herbert dopo il suggestivo ma controverso Dune anni ottanta di David Linch seguito dalle miniserie tv dei primi anni 2000, il visionario ma naufragato progetto del regista Alejandro Jodorowsky e una montagna di libri, fumetti, giochi da tavolo e videogiochi che hanno creato uno zoccolo duro di estimatori e fan del mondo di Dune.
Deadpool & Wolverine
L’anarchica follia e la compiaciuta brutalità di questo crossover spazio-temporale diventa per Deadpool l’ingresso ufficiale nell’MCU e anche l’occasione per il Wade Wilson di Ryan Reynolds di fare squadra con il Logan di Hugh Jackman (anche se si scoprirà essere il peggior Wolverine di sempre). Al timone il regista Shawn Levy, che allestisce una spassosa opera demenziale e ipercitazionista con viaggi nel tempo, la cagnolina più brutta e adorabile del Multiverso, un plotone di cloni-parodia del “Mercenario Chiacchierone” e una serie di cameo di ex-supereroi reietti tra cui spicca il mai concretizzatosi Gambit di Channig Tatum.
Il ragazzo e l’airone
Un altro capolavoro realizzato dal maestro Hayao Miyazaki dopo l’annuncio del suo ritiro. Un lascito ulteriore della sua eredità e di un cinema d’animazione che non si è mai piegato al nuovo che avanza e ad una tecnologia sempre più pervasiva all’interno della creatività di stampo artistico, con luci e ombre tra cui l’arrivo della famigerata Intelligenza Artificiale. Il ragazzo e l’airone è un viaggio nell’immaginario di Miyazaki all’apice della sua maturità artistico, e anche stavolta non possiamo che lasciarci prendere per mano e come bambini meravigliarci di fronte alla magia delle immagini e alla forza creativa inestinguibile di un artista dalla genialità conclamata.
Mad Max: Furiosa
Tanto rumore per nulla, ci riferiamo alla solita truppa di detrattori che dopo il capolavoro Mad Max: Fury Road erano pronti ad affermare: “Ma il primo è migliore”, “Non è al livello del primo”. Archiviate queste risibili obiezioni, tipiche degli incontentabili, promuoviamo a pieni voti Furiosa che può contare su due talenti del calibro di Anya Taylor-Joy, qui in versione grintosa guerriera, e un Chris Hemsworth imbruttito a dovere. Torniamo con George Miller e il suo potente talento visivo nell’universo di Mad Max per un altro folle viaggio in quel di Wasteland per scoprire l’origine dell’Imperatrice Furiosa di Charlize Theron.
Inside Out 2
Il rischio di produrre un sequel fuori tempo massimo era alto, ma a nove anni dall’originale arriva questo Inside Out 2 e la magia di Pixar e Disney torna per la gioia dei patiti dell’animazione con un tocco di leggerezza in più rispetto all’originale. Emozioni allo sbaraglio e l’arrivo di “Ansia”, una nuova emozione che con un golpe prenderà il controllo del Quartier generale influenzando negativamente l’adolescente Riley in un momento difficile e destabilizzante. Si può creare un sequel che eguagli l’originale, ma stavolta si è andato oltre replicando al quadrato la magia dell’originale.
Il gladiatore II
Ridley Scott dopo il Napoleon con Joaquin Phoenix riporta al cinema le gesta del Massimo Decimo Meridio di Russell Crowe e le fa riecheggiare potenti in un sequel coinvolgente. Il gladiatore II prende spunto dalla nuova formula di Hollywood che prevede realizzare sequel di stampo nostalgico, vedi Top Gun: Maverick e Ghostbusters: Legacy, scegliendo in questo caso un nuovo protagonista, Paul Mescal, pronto a raccogliere il testimone e contrapporlo ad un antagonista di gran pregio, parliamo del Macrinus da Oscar di Denzel Washington, una perfetta incarnazione dell’odierna politica. Il resto è il contorno che ha reso l’originale “Il gladiatore” un film tanto amato e tra i più citati di sempre.
Blink Twice
Un thriller psicologico che sfocia nell’horror per un sorprendente esordio alla regia dell’attrice Zoë Kravitz, la catwoman di The Batman. Blink Twice mostra un terribile retaggio che purtroppo una parte della nostra società non vuole accettare come qualcosa di ancora tangibile e prevaricante. Notevole al capacità di Zoe Kravitz di giocare su due livelli: un senso di disagio in crescendo somministrato a piccole ma efficaci dosi condito con sprazzi di humour nerissimo, di cui è impregnato un finale tanto feroce quanto poco accomodante. Un plauso anche a Channing Tatum, qui anche produttore, nei panni di un fascinoso miliardario il cui lato oscuro è dedito allo stupro di gruppo.
Il regno del pianeta delle scimmie
Dopo una trilogia reboot di grande successo che culmina con la morte di Cesare, sembrava davvero arduo proseguire l’operazione “riavvio” dell’iconico franchise Il pianeta delle scimmie. La scelta del regista Wes Ball già al timone della trilogia di “Maze Runner” è stata la mossa giusta, come lo è stata realizzare un prequel “standalone” con un giovane protagonista su cui imbastire una nuova trilogia. Con effetti speciali paragonabili a quelli di Avatar 2, dietro ad entrambi c’è la neozelandese WETA FX. Il regno del pianeta delle scimmie è un film d’avventura vecchio stampo racchiuso in una cornice hi-tech di ultima generazione, una pellicola di fatto in grado di prendere il meglio dell’iconica saga per traghettarla verso il futuro.
Super/Man: The Christopher Reeve Story
Quanti ex-ragazzini degli anni ottanta vedono nel Superman di Christopher Reeve il supereroe della loro infanzia? Il film di Richard Donner arriva in un Italia in un periodo in cui le repliche della serie tv di Zorro vanno ancora forte e il Sandokan di Kabir Bedi è diventato un amatissimo eroe del piccolo schermo, di tale successo da approdare anche al cinema. Super/Man: The Christopher Reeve Story non racconta solo il fenomeno Superman, Reeve sta all’incarnazione di Superman come Adam West a quella di Batman, ma anche quello che questo ruolo ha portato all’attore, il riflesso di questo immenso successo sulla famiglia e la carriera di Reeve, senza dimenticare il tragico destino che porterà l’amato attore su una sedia a rotelle con una diagnosi di tetraplegia e collegato ad un respiratore artificiale.
The Fall Guy
Da David Leitch stuntman, regista (Deadpool 2, Atomica Bionda, Hobbs & Shaw) e produttore (John Wick, Il mio nome è nessuno e Una notte e violenta e silenziosa) arriva questa godibile commedia d’azione a tinte romance,. Si tratta di una vera e propria lettera d’amore di Leitch ai film d’azione e a tutti coloro che contribuiscono a realizzarli, lavorando duramente e passando spesso in secondo piano: parliamo naturalmente dei “cascatori”. Prendendo a prestito una vecchia serie tv d’azione anni ottanta, Professione pericolo con Lee Majors, Leitch imbastisce un rutilante giro sulle montagne russe, tra folli coreografie stunt e un complotto da sventare mentre sullo sfondo si allestisce la produzione di un improbabile kolossal fantascientifico con protagonista Jason Momoa.