Torino 2012: ecco il ricchissimo programma, tra Anna Karenina e le streghe di Rob Zombie
Un programma-monstre strepitoso: così il TFF ha deciso di celebrare i suoi 30’anni. Tra indie Usa, Anna Karenina, Rob Zombie, Maniac, Smashed, The Sessions…
30’anni da festeggiare alla grande: una missione importante, quella di questo Torino Film Festival (23 novembre – 1 dicembre). E se dobbiamo giudicare dal programma, le possibilità per una festa ci sono tutte. Il direttore Gianni Amelio, durante la prima conferenza stampa tenutasi questa mattina a Roma, si è detto orgoglioso del programma di questa (sua ultima) edizione. “Otto film in concorso sono da 4 stellette, gli altri otto da 3”: una bella responsabilità. Ma d’altronde, il prodotto bisogna venderlo bene. Ma è anche vero che si vende da solo, in questo caso. 223 sono i film in programma, di cui ben 75 opere prime e seconde, sottolinea Emanuela Martini.
Concentriamoci all’inizio sul Concorso, formato appunto da 16 film. Occhi puntati sull’americano Sun Don’t Shine di Amy Seimetz, viaggio “malickiano” on the road di due fidanzati tra le landscape della Florida. Sempre in terra americana, ecco Una noche, trionfatore all’ultimo Tribeca Film Festival, che ci racconta una notte all’Havana, sognando Miami. Ci sono anche Arthur Newman, con Emily Blunt e Colin Firth – che tanto ha fatto discutere Toronto -, e il coming-of-age “alla Van Sant” Pavilion. Insomma: il cinema indie Usa forte, sperimentale e coraggioso che ci piace. L’Italia in concorso c’è, addirittura tre volte, grazie al nuovo film di Gipi (Smettere di fumare fumando: un esperimento autobiografico costato 350 euro), Su Re e il curioso Noi non siamo come James Bond. La competizione è tutta da scoprire, ma segnaliamo la forte presenza inglese, soprattutto con The Liability: il figliocco del gangster Peter Mullan fa da autista al killer Tim Roth… Wow.
Festa Mobile (ovvero “fuori concorso”): abbiamo – oltre ai già noti Quartet di Hoffman, La parte degli angeli di Loach, Ruby Sparks ed altri – Anna Karenina di Joe Wright con Keira Knightley, The Sessions, Shadow Dancer di James Marsh con Clive Owen, il sudcoreano Nameless Gangster (enorme successo in patria), il mèlo spagnolo in bianco e nero Blancanieves (paragonato a The Artist), Ginger & Rosa con Elle Fanning, Christina Hendricks e Annette Bening, Imogene di Robert Pulcini e Shari Springer Berman…
Continua dopo il salto.
Rapporto Confidenziale da urlo, grazie a Le streghe di Salem di Rob Zombie, il remake di Maniac con Elijah Wood, Smashed con una superba Mary Elizabeth Winstead, The Land of Hope di Sion Sono, Thanks for sharing – Tentazioni (Ir)resistibili con Mark Ruffalo e Gwyneth Paltrow, K-11, esordio di Jules Stewart (mamma di Kristen), il thriller politico inglese Tower Block, l’irlandese Citadel, l’americano Compliance, il collettivo V/H/S…
Nuova sezione, creata per quest’anno e chiamata infatti Torino XXX. Vede autori già premiati ed amati in passato al festival: una selezione che “commuove”. Ci sono i capolavori No di Pablo Larrain e Holy Motors di Leos Carax, il penultimo Wakamatsu e l’ultimo Nasrallah visti a Cannes. E poi Starlet, ultimo lavoro del bravo Sean Baker (Prince of Broadway) e What Richard Did di Lenny Abrahamson, vincitore nel 2007 con Garage.
E poi tutto Onde (in cui segnaliamo, oltre a Tabu, anche Crazy & Thief di Cory McAbee), proiezioni speciali ed incontri, la versione restaurata di Viaggio in Italia di Rossellini, con una scena in più!, la retrospettiva completa di Joseph Losey, con molti suoi titoli recentemente restaurati dal British Film Institute, tutto il materiale girato da Carmelo Bene per Nostra signora dei turchi (11 ore!). Insomma: si può dire davvero… che la festa cominci. Che vuoi dire di altro ad un programma così?
Vi lasciamo con i 16 film del concorso. Qui potete leggere tutto il programma completo.
Arthur Newman – Dante Ariola (Usa)
Breaking Horizon – Pola Schirin Beck (Germania / Francia)
Call Girl – Mikael Marcimain (Svezia / Norvegia / Finlandia / Irlanda)
The First Aggregate – Erdenibulag Darhad, Emyr ap Richard (Inghilterra / Cina)
I.D. – Kamal K.M. (India)
The Liability – Craig Viveiros (Inghilterra)
Made in Ash – Iveta Grofova (Slovacchia / Repubblica Ceca)
Noi non siamo come James Bond – Mario Balsamo, Gabrielli Guido (Italia)
Una noche – Lucy Mulloy (Usa / Inghilterra / Cuba)
Pavilion – Tim Sutton (Usa)
Present Tense – Belmin Söylemez (Turchia)
Shell – Scott Graham (Inghilterra)
Smettere di fumare fumando – Gipi (Italia)
Sun Don’t Shine – Amy Seimetz (Usa)
Su Re – Giovanni Columbu (Italia)
Terrados – Demian Sabini (Spagna)