Torino 2013: i film da non perdere e le aspettative di Cineblog
Torino Film Festival 2013: come orientarsi in un programma composto da 185 film? Il TFF offre film per tutti i gusti: ecco qualche piccolo consiglio da parte della redazione di Cineblog, tra film già visti e amati e qualche carta su cui puntare…
14 film in concorso, tutte opere prime, seconde e terze, come da tradizione. Negli anni scorsi il concorso del Torino Film Festival ci ha fatto scoprire nuovi talenti come Pablo Larrain, Debra Granik, Céline Sciamma, Jonathan Levine, Joe Cornish, Calin Netzer, Lenny Abrahamson, Sean Baker, Sebastián Silva, Alain Guiraudie, Thomas McCarthy, Gareth Evans. Per dirne qualcuno, e per dire che non vediamo l’ora di scoprire qualche serio talento di domani.
Chi scrive parte ovviamente con qualche speranza e soprattutto con qualche nome su cui puntare. Ad esempio, a Cannes si era parlato tanto di Blue Ruin: è già uno dei film di punta dell’intera selezione. Ma il mio istinto va anche verso il Messico di Fernando Eimbcke, l’autore di Sul lago Tahoe che quest’anno presenta il suo ultimo Club Sándwich: se non mi sbaglio, bisogna iniziare a trattenere il magone si da adesso.
Ma ovviamente il concorso va valutato tutto quanto con curiosità. Come non avere grandi aspettative per Palo Alto, vincitore di San Sebastian, o per l’esordio di Pif, La mafia uccide solo d’estate (di cui si dice già un gran bene)? E i tre titoli orientali e i tre francesi? Poi ovviamente Torino è un enorme contenitore su cui il concorso fa da perno, ma che ovviamente ha molto, moltissimo da offrire. Paolo Virzì, al suo primo anno da direttore, ha dato una sua impronta “pop” alla macchina-festival, che però resta sempre identica nello spirito.
Da Cannes e altri festival arrivano alcuni tra i migliori film dell’anno, come Inside Llewyn Davis dei Coen, Only Lovers Left Alive di Jarmusch, Frances Ha di Noah Baumbach e All Is Lost di J.C. Chandor. Da uno dei festival che ha orgogliosamente “lanciato” David Gordon Green ci aspettavamo di (ri)vedere il bellissimo Prince Avalanche, premiato per la miglior regia a Berlino. Curiosamente è il remake di Either Way, che vinse il TFF nel 2011: ma Gordon Green è riuscito a dargli un’impronta molto personale, dando un senso all’operazione.
Alcuni tra i tanti titoli di Festa Mobile che non perderemo per nulla al mondo: Enough Said, con l’ultima apparizione di James Gandolfini; Ida di Pawel Pawlikowski, vincitore del London Film Festival; La sedia della felicità, nuovo film di Carlo Mazzacurati, premiato col Gran Premio Torino; The Way Way Back, dagli sceneggiatori di Paradiso amaro. E ovviamente i film di apertura e chiusura, Last Vegas e Grand Piano. Da After Hours, invece, ci aspettiamo grandi cose da Big Bad Wolves (il film dell’anno secondo Tarantino), Computer Chess e Wrong Cops.
Invece tra i documentari puntiamo moltissimo su L’image manquante di Rithy Panh, vincitore dell’Un Certain Regard a Cannes e candidato agli Oscar della Cambogia, e Stop the pounding heart di Roberto Minervini. Per quel che riguarda Onde, invece, non bisognerebbe manco dirlo: ma la punta di diamante ovviamente è Història de la meva mort di Albert Serra, Pardo d’oro a Locarno. Quando Casanova incontra Dracula.
Gli speciali sui 14 film in concorso
– 2 automnes 3 hivers – Sébastien Betbeder
– La bataille de Solférino – Justine Triet
– Blue Ruin – Jeremy Saulnier
– Bulg-eun gajog (Red Family) – Ju-hyoung Lee
– Club Sándwich – Fernando Eimbcke
– C.O.G. – Kyle Patrick Alvarez
– Le démantèlement – Sébastien Pilote
– La mafia uccide solo d’estate – Pif
– Pelo Malo – Mariana Rondón
– La Plaga – Neus Ballús
– Sao Karaoke (Karaoke Girl) – Visra Vichit-Vadakan
– Sensô to hitori no onna (A woman and war) – Junichi Inoue
– Il treno va a Mosca – Federico Ferrone e Michele Manzolini
– Vandal – Hélier Cisterne
I film già recensiti da Cineblog
– All is lost – J.C. Chandor
– Frances Ha – Noah Baumbach
– Inside Llewyn Davis – Joel ed Ethan Coen
– Only Lovers Left Alive – Jim Jarmusch
– Prince Avalanche – David Gordon Green
… e quelli già commentati:
– Blutgletscher (The Station)
– La danza de la realidad
– V/H/S/2