Torino 2019, premi e vincitori
Relativamente a sopresa, A White White Day vince quella che già alla vigilia sembrava una corsa a due, con Beanpole. A quest’ultimo va il premio per le attrici
Ha vinto il migliore? Quasi. Per chi scrive il film del Concorso è senz’altro Beanpole, ma siccome il secondo o giù di lì è A White White Day, va anche bene così. All’islandese il premio per il Miglior Film, del quale, nei nostri dispacci, ho avuto modo di scrivere che il film «sa essere infatti struggente, spietato ma anche leggero, addirittura affabile nel giro di poche sequenze. Dei passaggi che maturano con insolita naturalezza, tanto che per descrivere il genere, se proprio si vuole, si fa prima ad affidarsi ai vari stati d’animo del protagonista, con ovvio riferimento a come si manifestano. Sta lì il bello».
Kantemir Balagov, ad ogni buon conto, proprio a mani vuote non ci torna, dato che alle sue due ottime protagoniste va, parimerito, il premio per la Miglior attrice. Anche lato maschile abbiamo un ex-aequo, dove troviamo il duo Battiston-Fresi appaiati, una decisione che non mi contraria sebbene mi stupisca così tanto amore per Il grande passo.
Secondo premio al film tunisino di Hinde Boujemaa, La reve de Noura; meglio di altri, ma, come già accennato, le mie preferenze stanno altrove (El Hoyo, per esempio, dimenticato). Il resto lo lascio scoprire a voi, non prima però di aver riportato le sette tappe di cui consta il nostro diario giornaliero dal Festival, che spero abbiate seguito in corso d’opera. Qualora non fosse così, beh, attraverso i rispettivi link trovate i commenti a tutti i film visti.
Primo giorno, il Concorso parte in sordina
Secondo giorno, all’insegna d’identità smarrite
Terzo giorno, Stephen McHattie la nota più lieta
Quarto giorno, tra convenzionalità ed eccezione
Quinto giorno, è giunta anche l’ora dei classici
Sesto giorno, le donne a farla da padrone
Ultimo giorno, chiude Knives Out
TORINO 37
La Giuria di Torino 37 – Concorso Internazionale Lungometraggi, presieduta da Cristina Comencini (Italia) e composta da Fabienne Babe (Francia), Bruce McDonald (Canada), Eran Riklis (Israele), Teona Strugar Mitevska (Macedonia) assegna i premi:
Miglior film (€18.000) a:
HVÍTUR, HVÍTUR DAGUR / A WHITE, WHITE DAY di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca/Svezia)
Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€ 7.000) a:
LE RÊVE DE NOURA di Hinde Boujemaa (Tunisia/Francia/Qatar)
Premio per la Miglior attrice a:
VIKTORIA MIROSHNICHENKO e VASILISA PERELYGINA, per il film Dylda / Beanpole di Kantemir Balagov (Russia)
Premio per il Miglior attore a:
GIUSEPPE BATTISTON e STEFANO FRESI per il film Il grande passo di Antonio Padovan (Italia)
Premio per la Miglior sceneggiatura a:
WET SEASON di Anthony Chen (Singapore /Taiwan)
PREMIO DEL PUBBLICO
MS. WHITE LIGHT di Paul Shoulberg (Stati Uniti)
TFFdoc
INTERNAZIONALE.DOC
La Giuria di Internazionale.doc composta da Sara Fattahi (Siria), Vladimir Perisic (Serbia), Erik Negro (Italia), assegna i seguenti premi:
Miglior film per Internazionale.doc (€ 6.000) a:
143 RUE DU DESERT di Hassen Ferhani (Algeria/Francia/Qatar)
Con la seguente motivazione:
Un’umile osservazione dei cambiamenti di spazio e tempo. Con Malika e lo sguardo del regista ci tuffiamo in un imprevedibile viaggio sociopolitico attraverso il cuore del deserto.
Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:
KHAMSIN di Grégoire Couvert e Grégoire Orio (Francia)
Con la seguente motivazione:
Un tentativo di comprendere il passato attraverso l’arte al fine di reinventare una possibilità di futuro
ITALIANA.DOC
La Giuria di Italiana.doc composta da Eleonora Mastropietro (Italia), Pippo Mezzapesa (Italia), Annina Wettstein (Svizzera) assegna i seguenti premi:
Miglior film per Italiana.doc (€ 6.000) a:
FUORI TUTTO di Gianluca Matarrese
Con la seguente motivazione:
Per il coraggio e la freschezza con cui il regista realizza un racconto intimo, rendendo il dramma della propria famiglia emblema di una crisi economica dilagante.
Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:
L’APPRENDISTATO di Davide Maldi
Con la seguente motivazione:
Un racconto di formazione all’interno di un universo chiuso, capace di condensare forza visiva, delicatezza e paradosso.
ITALIANA.CORTI
La Giuria di Italiana.corti composta da Elia Billoni (Italia), Monica Strambini (Italia), Lucio Villani (Italia) assegna i seguenti premi:
Premio il Miglior cortometraggio (€ 2.000) a:
SPERA TERESA di Damiano Giacomelli
Con la seguente motivazione:
Graffiante e sofisticata riflessione sulla caducità del presente in relazione alla batteria della macchina da presa.
Premio Speciale della giuria a:
LA BUCA di Dario Fedele
Con la seguente motivazione:
Per la capacità di raccontare la vitalità di chi aspetta, nonostante l’impossibilità di filmare.
PREMIO FIPRESCI
La Giuria composta da Francesco Grieco (Italia), Diana Martirosyan (Armenia), Heidi Strobel (Germania) assegna il Premio Fipresci (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) per il Miglior film a:
LE RÊVE DE NOURA di Hinde Boujemaa (Tunisia, Francia, Qatar)
Con la seguente motivazione:
Per la sua atmosfera realistica e la sua storia veritiera, caparbia, limpida e suggestiva, girata in un luogo specifico e marginale; il film affronta infatti problemi globali riguardanti scelta, libertà, responsabilità e convenzioni sociali conservatrici, che si basano anche su bisogni umani semplici e basilari nonché sulle fondamenta di ogni società: rivalità, felicità, dominio.
Per la recitazione straordinaria e spontanea allo stesso tempo, per la sceneggiatura di grande effetto, per i suoi temi universali e sinceri, “Le rêve de Noura” di Hinde Boujemaa vince il premio FIPRESCI del 37 ° Torino Film Festival.
PREMIO CIPPUTI
La Giuria, composta da, Altan (Italia), Paolo Mereghetti (Italia), Cosimo Torlo (Italia) assegna il Premio Cipputi 2019 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
OHONG VILLAGE di Lungyin Lim (Taiwan/Repubblica Ceca)
Con la seguente motivazione:
Lungyin Lim mette a confronto nel suo film le due facce del lavoro: quella dura e sfinente di chi fatica ogni giorno a guadagnarsi da vivere e quella gratificante e sognata di chi avrebbe trovato la strada per la ricchezza. Così il figlio del povero pescatore che torna a Taiwan dalla Cina dopo aver inseguito i miti del successo e del denaro diventa lo strumento di un confronto dove i sogni devono fare i conti con la realtà e le sirene del guadagno nascondono sconfitte e delusioni.
PREMIO CINEMA D’AQCUA
| Prima edizione del concorso per cortometraggi italiani organizzato collaborazione con QC TERME
La giuria composta da Marì Alberione (Italia), Sandro Avanzo (Italia), Alessandro Bolis (Italia) ha deciso di assegnare il premio Cinema D’Aqcua per il Miglior film di € 1.000 € a:
APOLLO 18 di Marco Renda
Con la seguente motivazione:
Per la capacità di celebrare il passato e parlare del presente, vedendo nell’acqua un elemento d’incontro, di comunicazione e di condivisione.
PREMIO TORINO FACTORY
La giuria composta da Fabio Geda, Rossella Schillaci, Francesco Ghiaccio, ha deciso di assegnare ex-aequo il Premio Torino Factory di 2.500€ a:
MANUALE DI STORIE DEI CINEMA di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli
Con la seguente motivazione:
Per la meticolosità della ricerca storica. Per il tono ironico, ma emotivamente carico, che tiene insieme il racconto, restando coerente fino all’ultimo fotogramma e ai saluti finali. Per il montaggio accurato che mantiene alto il ritmo dell’esposizione catturando con efficacia l’attenzione dello spettatore.
e
SELENE di Sara Bianchi
Con la seguente motivazione:
Perché la regista ha saputo raccontare in modo suggestivo una storia intima e dolorosa, capace di emozionare con delicatezza, evocando il vissuto della protagonista con rapide e eloquenti pennellate. Per la buona fotografia, la cura nelle inquadrature e l’uso narrativamente efficace del montaggio.