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Torino 2012, Shell trionfa, il Film Festival anche

Tutti i premi della trentesima edizione del festival cinematografico che si svolge ogni anno nel capoluogo piemontese.

pubblicato 1 Dicembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:41

Alla fine non ci eravamo sbagliati: Shell trionfa e si porta a casa anche il premio come Miglior film. Del resto, aveva convinto tutti, critica e pubblico. E, evidentemente, ha convinto anche la giuria.

Cala così il sipario su questa trentesima edizione del Torino Film Festival, che non è affatto invecchiato né in crisi come il tipico trentenne italico. Anzi, è maturato molto bene e molto in fretta e si conferma un appuntamento imperdibile per la cinematografia nazionale e internazionale.

L’appuntamento è, naturalmente, per il prossimo anno, con il Torino Film Festival e con i nostri speciali.

Torino 30 – Concorso Internazionale Lungometraggi

La giuria, composta da Paolo Sorrentino (Presidente, Italia), Karl Baumgartner (Germania), Franco Piersanti (Italia), Constantin Popescu (Romania), Joana Preiss (Francia), ha assegnato i premi:

MIGLIOR FILM
a Shell di Scott Graham (UK, 2012, 87’) – La nostra recensione

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

ex-aequo (per un totale di € 8.000) a:

Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo (Italia, 2012, 73’) – La nostra recensione
Pavilion di Tim Sutton (USA, 2012, 72’) – La nostra recensione

MIGLIOR ATTRICE

Il premio per la Miglior attrice va a:

Aylin Tezel, per il film Am Himmel Der Tag / Breaking Horizons di Pola Beck (Germania, 2012, 86’) – La nostra recensione

MIGLIOR ATTORE

Il premio per il Miglior Attore va a:

Huntun Batu, per il film Tabun Mahabuda / The First Aggregate, di Emyr ap Richard, Darhad Erdenibulag (Mongolia, 2012, 90’) – La nostra recensione

TFF DOC

Internazionale.Doc

La giuria composta da Susana de Sousa Dias (Portogallo), Hila Peleg (Israele) e James Quandt (Canada) si è congratulata con l’organizzazione del festival per la qualità della selezione.

Il premio per il Miglior documentario internazionale è andato a

A ultima vez que vi macau di João Rui Guerra da Mata e João Pedro Rodrigues (Portogallo, Francia, 2012, 85’)
Ecco la motivazione:

«Per il complesso coinvolgimento con la storia culturale e la sua ossessionante evocazione della memoria personale e collettiva».

Premio Speciale a:

Leviathan di Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel (UK, Francia, USA, 2012, 87’)
Motivazione:

«Per dimostrare la nostra più appassionata ammirazione per il suo lavoro assolutamente unico, abbiamo deciso di attribuire un Premio Speciale a LEVIATHAN di Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel uno dei lavori più originali del cinema contemporaneo».

ITALIANA.DOC

La giuria del concorso dedicato ai documentari, composta da Carlo A. Bachschmidt, Luca Pastore e Elfi Reiter assegna i premi:

Miglior documentario italiano a:

I Don’t Speak Very Good, I Dance Better di Maged El Mahedy (Egitto, Italia, 2012, 80’).
Motivazione:

«Per averci restituito il caos frammentario dell’oggi in un racconto che si fa testimonianza personale di temi collettivi quali cultura, sanità, identità, famiglia, partecipazione politico-sociale, facendoci “sentire” i rumori del mondo».

Premio speciale della giuria a:

Fatti corsari di Stefano Petti e Alberto Testone (Italia, 2012, 85’)

Menzione Speciale a: La seconda natura di Marcello Sannino (Italia, 2012, 58’)

PREMIO CIPPUTI

Il premio per il miglior film sul mondo del lavoro (con la giuria composta da Francesco Tullio Altan, Antonio Albanese e Michele Serra) va a:

Nadea e Sveta di Maura Delpero (Italia, 2012, 62′)

Ecco la motivazione:

«Oggi spesso Cipputi è donna, è straniera, è sola: alla fatica del lavoro aggiunge la fatica di mantenere vivi a distanza i suoi affetti. L’alienazione è più strappo e spaesamento che catena di montaggio. Nelle nostre città chissà quante volte ci sarà capitato di vedere due donne straniere alla fermata dell’autobus, sorrisi sui volti sciupati, abiti goffi, dialogo in lingua incomprensibile. Quante volte le abbiamo viste senza guardarle, senza neppure chiederci quale lingua è la loro lingua e quale storia la loro storia. Per guardare bene, per guardare meglio, ci vuole pazienza. Maura Delpero, donna italiana, ha dato allo sguardo (suo e nostro) il tempo necessario ad entrare nel mondo di Nadea e Sveta, donne moldave emigrate a Bologna. Sono amiche. Sono madri di figli lontani. Sono accanto ai nostri vecchi, lontane dai loro. Dov’è casa? Dove c’è il lavoro, o dove sono i figli? Che vita è, dovendo scegliere fra lavoro e salute, o fra lavoro e maternità? Eppure c’è una forza, in Nadea e Sveta. Eppure, nei dettagli faticosi delle loro giornate (l’accudimento, la panchina, la balera, la telefonata) c’è una luce: infinitamente più forte che in tanto nostro privilegio nevrotico. Quella luce, Maura Delpero ha saputo raccontarla».

PREMIO BASSAN – ARTE & MESTIERE

Il premio dedicato alla scenografia (con la giuria composta da Paolo Virzì, Anna Lombardi (presidente Associazione Scenografi), Cristina Possenti (rappresentante Arredatori), Alida Cappellini e Giovanni Licheri (scenografi)) è stato assegnato a

Lina Nordqvist, per Call Girl

Ecco la motivazione:

«Amalgama straordinario tra fotografia, costumi, ambientazioni, arredamento e regia. Per un attimo, sovrappensiero, abbiamo pensato si trattasse di un film girato veramente alla fine degli anni ‘70.

Guardando il film ci si lascia trasportare in quegli anni come se si trattasse di un racconto di cronaca girato realmente in quel periodo, la scenografia non sovrasta mai il racconto, ed è talmente al servizio della storia che sembra un documento girato allora!»

Shell Torino film festival 2012

Torino, 1 dicembre 2012: Shell fa man bassa di premi fra i collaterali, in attesa della proclamazione del vincitore assoluto di questo Torino Film Festival. E su Shell scommetteva anche il nostro Gabriele Capolino (che ha seguito per noi il TFF30) in tempi non sospetti, e scommetto personalmente io stesso, avendolo trovato un lavoro interessante e nettamente superiore alla media degli altri film in concorso per scelte registiche, stilistiche e di scrittura (una leggerezza encomiabile nel raccontare una storia dura quanto la solitudine del paesaggio scozzese in cui è ambientata). Shell sembra insidiabile, forse, solamente dallo svedese Call Girl, thriller politico rigoroso e vintage, davvero ben confezionato.

Anche quest’anno, il Torino Film Festival è stato senza dubbio di grande qualità e, nonostante tutte le polemiche che ci sono e ci sono state (da Ken Loach alle consuete lamentele per le “file interminabili”, che poi se ti organizzi bene non sono affato interminabili) e la città è stata pacificamente invasa da addetti ai lavori e appassionati che, come sempre, hanno riempito le sale del Massimo, del Reposi, del Lux, che hanno commentato, applaudito, distrtutto e demolito, che si sono sorbiti 6 o 7 pellicole al giorno, che si sono alzati prima della fine di un film poco gradito: è il “popolo del cinema” che a Torino si diverte con uno spirito indipendente, non mainstream, ma che, lasciatemelo dire (forse per campanilismo), supera di gran lunga l’atmosfera che si respira a Roma.

Premi Collaterali

PREMIO FIPRESCI

La federazione internazionale della stampa cinematografica, con giuria composta da Maria Oleksiewicz (Polonia), Holger Römers (Germania) e Bruno Torri (Italia), assegna il assegna il Premio Fipresci 2012 Miglior film di Torino 30 a:

Shell di Scott Graham (UK, 2012, 87′)

PREMIO SCUOLA HOLDEN

Il premio è assegnato dalla giuria composta dagli allievi del corso biennale di scrittura e story-telling della Scuola Holde, che assegna il premio Miglior sceneggiatura di Torino 30 a:

Shell di Scott Graham (UK, 2012, 87’)

PREMIO ACHILLE VALDATA

Il premio, assegnato da 10 lettori di Torino Sette (il supplemento settimanale culturale de La Stampa), assegna il premio Miglior film di Torino 30 a:

I.D. di Kamal K. M. (India, 2012, 90’)

PREMIO AVANTI!

Il premio (giuria composta da Fiammetta Girola, Davide Lantieri e Veronica Maffizzoli) propone per la distribuzione nel circuito culturale (fra la selezione di Italiana.doc e Italiana.corti) il film:

Fatti Corsari di Stefano Petti e Alberto Testone (Italia, 2012, ’79)

PREMIO UCCA – VENTI CITTA’

Il premio consiste nella distribuzione del vincitore del concorso per documentari Italiana.doc.

La seconda natura di Marcello Sannino (Italia, 2012, 58’)

Menzioni Speciali a:
Parallax Sounds di Augusto Contento (Francia / Germania / Finlandia, 2012, 95’)
Nadea e Sveta di Maura Delpero (Italia, 2012, 62’)

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI

Il premio, assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (giuria composta da Sandra Assandri, Franca Balsamo, Giorgio Barazza, Dario Cambiano e Paolo Candelari) è per i film che meglio interpretano la visione gandhiana del mondo).

Sur, di josé Luis Garcia (Argentina 2012, 93′).

Menzioni speciali a Couleur De Peau: Miel (di Jung e Laurent Boileau, Francia / Belgio, 2012, 75’)
NO di Pablo Larrain (Cile, 2012, 115’), già vincitore del Torino Film Festival con il suo Tony Manero.

Torino Film Festival 2012

Il Torino Film Festival 2012, giunto alla sua trentesima edizione, chiude con il primo dato positivo: un incremento del pubblico, +16,25%, un incremento di biglietti venduti (+17,8%), quasi trecento accrediti professionali in più (da 1.662 a 1.908), +6,5% di accrediti stampa rispetto all’anno scorso. Un ottimo dato per la creatura diretta da Gianni Amelio, senza ombra di dubbio il primo grande vincitore del Festival.

Ieri erano stati assegnati i premi della critica online, il mouse d’oro e il mouse d’argento, andati rispettivamente a Shell, minimalista e splendida opera prima del regista inglese Scott Graham, e ad Holy Motors, folle capolavoro di Leos Carax (fuori concorso)

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