Torino Film Festival 2014, programma: cinema di genere, horror, restauri e molte sorprese – Tutti i film
Torino Film Festival 2014: come sempre e forse anche più degli altri anni, il programma della 32a edizione fa paura. Per la quantità di carne sul fuoco, per la presenza di grandi autori, per la quantità di chicche nascoste, per la qualità che già sembra inattaccabile. Tantissimo ottimo cinema di genere, dei restauri da commozione, qualche capolavoro già acclamato e molti registi giovani da scoprire…
A scrivere del programma del Torino Film Festival si rischia ogni volta di non sottolineare le vere chicche sparse al suo interno. Ogni anno la storia si ripete: la line-up è così ricca e vasta che, dopo solo una prima occhiata, non si può sottolineare tutto quel che merita. Bisogna prendersi del tempo e studiare per riuscire a districarsi tra 197 titoli, 65 lunghi, 45 anteprime mondiali, 23 anteprime internazionali, 3 anteprime europee, e 70 anteprime italiane.
“Più horror e meno fronzoli”: così il direttore Emanuela Martini introduce il programma, ed è una frase da standing ovation. Il TFF è sempre stato vicino ai generi, certo, ma questa edizione promette scintille dal punto di vista del divertimento. Ci sono l’australiano The Babadook (in concorso!), lo straordinario It Follows (il miglior horror degli ultimi anni), M.O.Zh. dalla Latvia, l’irlandese The Canal, e, clamoroso, la versione restaurata di Profondo Rosso, con Dario Argento in sala per l’occasione. Noi siamo già lì a festeggiare lui e il suo capolavoro.
Siamo in epoca di spending review: due sale in meno (addio al Lux e benvenuto al Classico per le proiezioni stampa) e niente madrina (ma ci sarà Anna Mazzamauro alla serata di chiusura). Ma a giudicare dal programma, pazzesco!, non si direbbe affatto. Un paio di ospiti per darvi l’idea: Julien Temple, a cui verrà assegnato il Gran Premio Torino, e Eddie Redmayne, a cui andrà il premio Maserati/Torino e che presenterà La Teoria del Tutto di James Marsh.
15 i film in concorso (tutte opere prime, seconde e terze), giudicati da Ferzan Ozpetek, Carolina Crescentini, Geoff Andrew, Debra Granik (di cui si vedrà il documentario Stray Dog, per chi scrive il titolo più atteso della rassegna) e Georgy Palfi. Oltre a Babadook, segnaliamo subito What We Do in the Shadows, mockumentary neozelandese sui vampiri che ha vinto Sitges e la sezione Midnight Madness di Toronto.
Da segnarsi in agenda l’americano Big Significant Things, road trip in solitaria nel profondo sud degli States, e Félix et Meira, miglior film canadese a Toronto. Due i film italiani in competizione: Frastuono di Davide Maldi e N-Capace di Eleonora Danco. E poi suicidi tra adolescenti argentini, storie d’amore, stravaganze ungheresi, due film francesi (uno acclamato dai Cahiers), un noir metropolitano tedesco, il nuovo lavoro del regista di Berberian Sound Studio…
Tantissime le anteprime da non perdere. Segnaliamo i film che abbiamo amato in giro per i festival quest’anno: il capolavoro Jauja, Force Majeure, il vincitore del Sundance Whiplash, il bellissimo The Homesman di Tommy Lee Jones, e poi Cold in July, La chambre bleue, Thou Wast Mild and Lovely, e The Rover.
Tra gli altri titoli che non perderemo ci sono l’inglese ’71, A Second Chance di Susanne Bier, Infinitely Polar Bear con Mark Ruffalo e Zoe Saldana, Ogni maledetto Natale (nuovo film degli autori di Boris), P’tit Quinquin di Dumont, The Better Angels di un fido collaboratore di Malick, The Guest di Adam Wingard, e Tokyo Tribe di Sion Sono.
E ci sono i già anticipati Magic in the Moonlight, i due primi The Disappearance of Eleanor Rigby, The Drop (noir con Tom Hardy e James Gandolfini tratto da Lehane), il film su Nick Cave tra doc e fiction… Attenzione poi all’italiano In Guerra, opera seconda di Davide Sibaldi che, dopo Index Zero, potrebbe dare una bella iniezione al nostro spento cinema di genere. A Torino andremo a divertirci e a riempirci occhi, testa e cuore, ma anche a “controllare” quel che d’interessante c’è in giro nella produzione nostrana. Sempre che ci sia davvero…
Concorso Torino 32
ANUNCIAN SISMOS di Rocío Caliri e Melina Marcow (Argentina)
AS YOU WERE di Jiekai Liao (Singapore)
THE BABADOOK di Jennifer Kent (Australia)
BIG SIGNIFICANT THINGS di Bryan Reisberg (USA)
THE DUKE OF BURGUNDY di Peter Strickland (UK)
FELIX & MEIRA di Maxime Giroux (Canada)
FOR SOME INEXPLICABLE REASON di Gábor Reisz (Ungheria)
FRASTUONO di Davide Maldi (Italia)
GENTLEMEN di Mikael Marcimain (Svezia)
MANGE TES MORTS di Jean-Charles Hue (Francia)
MERCURIALES di Virgil Vernier (Francia)
N-CAPACE di Eleonora Danco (Italia)
VIOLET di Bas Devos (Belgio/Olanda)
WHAT WE DO IN THE SHADOWS di Jemaine Clement e Taika Waititi (Nuova Zelanda)
WIR WAREN KÖNIGE / THE KINGS SURRENDER di Philipp Leinemann (Germania)
Festa Mobile
Gran Premio Torino
THE FILTH AND THE FURY di Julien Temple (Sex Pistols – Oscenità e furore, UK/USA, 2000)
‘71 di Yann Demange (UK)
THE BETTER ANGELS di A.J. Edwards (USA)
LA CHAMBRE BLEUE di Mathieu Amalric (Francia)
EN CHANCE TIL / A SECOND CHANCE di Susanne Bier (Danimarca)
THE DISAPPEARANCE OF ELEONOR RIGBY: HER di Ned Benson (USA)
THE DISAPPEARANCE OF ELEONOR RIGBY: HIM di Ned Benson (USA)
THE DROP / CHI È SENZA COLPA di Michaël R. Roskam (USA)
EAU ZOO di Emilie Verhamme (Belgio)
GEMMA BOVERY di Anne Fontaine (Francia)
GONE WITH THE WIND / VIA COL VENTO di Victor Fleming (USA, 1939)
THE HOMESMAN di Tommy Lee Jones (USA/Francia)
INFINITELY POLAR BEAR di Maya Forbes (USA)
INUPILUK di Sébastien Betbeder (Francia)
JACK STRONG di Wladyslaw Pasikowski (Polonia)
JAUJA di Lisandro Alonso (Argentina)
KAMI NO TSUKI / PALE MOON di Daihachi Yoshida (Giappone)
MAGIC IN THE MOONLIGHT di Woody Allen (USA)
THE MEND di John Magary (USA)
MIRAFIORI LUNA PARK di Stefano Di Polito (Italia)
THE NOSTALGIC MECHANICS OF RANDOMNESS di Constantin Popescu (Romania)
OGNI MALEDETTO NATALE di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo (Italia)
P’TIT QUINQUIN di Bruno Dumont (Francia)
PRIMA DI ANDAR VIA di Michele Placido (Italia)
PROFONDO ROSSO di Dario Argento (Italia, 1975)
THE ROVER di David Michôd (Australia/USA)
STRAY DOG di Debra Granik (USA)
THE THEORY OF EVERYTHING / LA TEORIA DEL TUTTO di James Marsh (UK/USA)
TOGLIATTI(GRAD) di Gian Piero Palombini e Federico Schiavi (Italia)
TURIST / FORCE MAJEURE di Ruben Östlund (Svezia/Danimarca/Norvegia)
WHIPLASH di Damien Chazelle (USA)
WILD di Jean-Marc Vallée (USA)
Ritratti d’artista
20,000 DAYS ON EARTH di Iain Forsyth e Jane Pollard (UK)
NESSUNO SIAMO PERFETTI di Giancarlo Soldi (Italia)
LA SCUOLA D’ESTATE di Jacopo Quadri (Italia)
SENZA LUCIO di Mario Sesti (Italia)
IL VIAGGIO DI CARLO di Daniele Segre (Italia)
WALKING WITH RED RHINO – A SPASSO CON ALBERTO SIGNETTO di Marilena Moretti (Italia)
Torino incontra Berlino
BAAL di Volker Schlöndorff (Germania, 1969)
DAS CABINET DES DR. CALIGARI di Robert Wiene (Germania, 1920)
DIPLOMATIE / DIPLOMACY – UNA NOTTE PER SALVARE PARIGI di Volker Schlöndorff (Francia/Germania)
Premio Maria Adriana Prolo 2014
ALLEGRO NON TROPPO di Bruno Bozzetto (Italia, 1976)
TFF e Intesa Sanpaolo per EXPO Milano 2015
SO LONG AT THE FAIR di Antony Darnborough e Terence Fisher (UK, 1950)
Diritti e Rovesci
Sezione curata dal Guest Director Paolo Virzì su 5 ritratti femminili
LET’S GO di Antonietta De Lillo (Italia)
PER TUTTA LA VITA di Susanna Nicchiarelli (Italia)
QUALCOSA DI NOI di Wilma Labate (Italia)
TRIANGLE di Costanza Quatriglio (Italia)
IL VIAGGIO DI MARCO CAVALLO di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi (Italia)
After Hours
THE CANAL di Ivan Kavanagh (UK)
THE EDITOR di Matthew Kennedy e Adam Brooks (Canada)
L’ENLÈVEMENT DE MICHEL HOUELLEBECQ di Guillaume Nicloux (Francia)
THE GUEST di Adam Wingard (USA)
IN GUERRA di Davide Sibaldi (Italia)
IT FOLLOWS di David Robert Mitchell (USA)
LIFE AFTER BETH di Jeff Baena (USA)
M.O.ZH. / THE MAN IN THE ORANGE JACKET di Aik Karapetian (Lettonia/Estonia)
STELLA CADENTE di Luis Miñarro (Spagna)
TOKYO TRIBE di Sion Sono (Giappone)
Jim Mickle
MULBERRY ST (USA, 2006)
STAKE LAND (USA, 2010)
WE ARE WHAT WE ARE (USA, 2013)
COLD IN JULY (USA)
Giulio Questi
IL PASSO (Italia, 1964)
SE SEI VIVO SPARA (Italia/Spagna, 1967)
LA MORTE HA FATTO L’UOVO (Italia/Francia, 1968)
ARCANA (Italia, 1972)
DOCTOR SCHIZO E MISTER PHRENIC (Italia, 2002)
TATATATANGO (Italia, 2003)
VACANZA CON ALICE (Italia, 2005)
VISITORS (Italia, 2007)
Qui le altre sezioni e tutti i film in programma.
Anticipazioni a qualche ora dal programma
10 novembre 2014 – Mancano poche ore all’annuncio del programma del Torino Film Festival 2014, che verrà svelato domani in doppia conferenza stampa, prima a Roma alle 10.30 e poi a Torino alle 18.45. Ma possiamo già svelarvi qualche titolo che farà parte della line-up, che al solito si preannuncia ricchissima.
E già con questa decina di film assicurati bisognerebbe prenotare il biglietto per andare nel capoluogo piemontese. Racchiusi tra i film di apertura e chiusura, Gemma Bovery e Wild, ci saranno infatti titoli molto attesi e già acclamati altrove: tra questi l’ultimo Allen, i due capitoli di The Disappearance of Eleanor Rigby (il terzo, Them, era a Cannes) e 20.000 Days on Earth, ovvero il ventimillesimo giorno sulla Terra di Nick Cave.
Non dimentichiamoci poi della retrospettiva su Giulio Questi, della seconda parte della retrospettiva sulla New Hollywood, e dello speciale nella sezione Onde su Josephine Decker, nuovo talento della scena indie statunitense, di cui si vedranno i primi due lunghi (i molto interessanti Butter on the Latch e Thou Wast Mild and Lovely) e gli altri lavori.
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20.000 Days on Earth – Iain Forsyth e Jane Pollard
Cold in July – Jim Mickle
The Disappearance of Eleanor Rigby: Him – Ned Benson
The Disappearance of Eleanor Rigby: Her – Ned Benson
The Drop – Michaël R. Roskam
Gone with the Wind [Via col vento – Versione restaurata] – Victor Fleming
Magic in the Moonlight – Woody Allen
Storm Children: Book One – Lav Diaz
Wild con Reese Witherspoon film di chiusura
28 ottobre 2014 – Era uno dei film che qualcuno si sarebbe aspettato prima alla Mostra di Venezia. Invece Wild ha saltato l’appuntamento col Lido ed è volato direttamente a Telluride. E visto che il precedente Dallas Buyers Club – con premiere a Toronto 2013 – aveva vinto il Premio del pubblico al Festival di Roma, si poteva pensare che Jean-Marc Vallée e la Fox Searchlight avrebbero scelto ancora la capitale italiana come trampolino di lancio per l’Europa.
Wild invece è volato a Londra, per poi rientrare dalla finestra in Italia grazie al prossimo Torino Film Festival, che ha scelto il film come titolo di chiusura dell’edizione numero 32. Dopo Gemma Bovery, titolo “poco conosciuto” ma di quasi sicura presa per il pubblico variegato della rassegna torinese, ecco un altro titolo che guarda all’eterogeneità di chi parteciperà al TFF. In attesa del programma che sarà svelato l’11 novembre.
Questa la sinossi offerta dallo stesso Torino Film Festival:
Prodotto e interpretato da Reese Witherspoon e sceneggiato da Nick Hornby, Wild racconta la storia vera di Cheryl Strayed, una vita passata tra droghe e amori sbagliati, che un giorno decise di buttarsi tutto alle spalle e di avventurarsi lungo il Pacific Crest Trail, il sentiero che va dal confine con il Messico a quello con il Canada.
Più di 1.600 chilometri fatti di contatto con la natura, sconfinata solitudine, rari incontri: un flusso ininterrotto di ricordi si mescola alle difficoltà della wilderness, nel montaggio allucinatorio orchestrato dal regista Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club, tre Oscar) e sottolineato da brani dei R.E.M., Simon & Garfunkel, Bruce Springsteen, Leonard Cohen, Portished e Pat Metheny. Insieme a Reese Witherspoon, Laura Dern, nella parte della mamma molto amata.
Il film, discretamente accolto a Telluride e Toronto, è nella corsa agli Oscar 2015 per quel che riguarda l’interpretazione della Witherspoon, che quasi sicuramente riceverà una nomination come miglior attrice protagonista. Wild sarà proiettato il 29 novembre 2014, e uscirà poi il 19 febbraio 2015.
Gemma Bovery di Anne Fontaine film d’apertura
14 ottobre 2014 – A poche ore dall’inizio del Festival di Roma, ecco che il Torino Film Festival “ribatte” annunciando il primo titolo ufficiale della sua selezione. Si tratta ovviamente del film d’apertura: l’onore è andato a Gemma Bovery, nuovo film diretto da Anne Fontaine a pochi mesi di distanza dal criticatissimo Two Mothers.
Presentato in prima mondiale a fine agosto al Festival du Film Francophone d’Angoulême, e fresco fresco di presentazione a Toronto, Gemma Bovery ha ricevuto finora buone critiche e potrebbe essere il film perfetto per cominciare il TFF32. Descritta come una commedia eccentrica e amara, la pellicola è ispirata all’omonima graphic novel del 1999 di Posy Simmonds, autrice di Tamara Drewe, da cui Stephen Frears ha tratto il suo film nel 2010.
Curiosità non da poco, come in Tamara Drewe la protagonista è interpretata da Gemma Arterton. Il film racconta le sue disavventure sentimentali, gli equivoci e gli inganni dell’amore ma, soprattutto, la potenza della creazione artistica, dell’immaginazione e la loro influenza sulla vita vera. Questa la sinossi fornita dal TFF:
Martin, panettiere in un villaggio della Normandia, ha un’immaginazione sfrenata e una grande passione: la letteratura romantica ottocentesca.
Quando arrivano i nuovi vicini, una coppia di inglesi che si chiamano Gemma e Charles Bovery, Martin viene subito colpito dall’assonanza dei loro nomi con quelli dei protagonisti di Madame Bovary. Comincia così a fantasticare sulla bella Gemma, su suo marito e sul rampollo di una famiglia altolocata che si è ritirato in campagna per scrivere la tesi. Secondo Martin stanno ripercorrendo la storia del capolavoro di Flaubert.
Al fianco della Arterton troviamo Fabrice Luchini, e in cabina di sceneggiatura c’è Pascal Bonitzer: non sarà un titolone di richiamo, ma i nomi per accontentare la variegata platea del TFF ci sono. In attesa del programma che verrà annunciato l’11 novembre, per adesso l’appuntamento è fissato al 21 novembre al Lingotto con Gemma Bovery e la regista Anne Fontaine, che sarà presente alla cerimonia di apertura.
Il film sarà poi distribuito in Italia da Officine UBU nei primi mesi del 2015. Ecco in apertura il trailer originale e di seguito una gallery con foto e poster.