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Torino Film Festival 26: terza retrospettiva sulla British Renaissance

Sembra davvero ottima e interessante la terza retrospettiva, dopo quelle su Roman Polanski e Jean-Pierre Melville, del Torino Film Festival 26, ancora una volta sotto l’”ala protettrice” di Nanni Moretti. Non vorrei fare una gaffe, ma penso che per quanto riguarda questa retrospettiva ci sia l’ottimo “zampino” di Emanuela Martini, studiosa e amante del cinema

21 Giugno 2008 18:10

My Beautiful Laundrette - Stephen FrearsSembra davvero ottima e interessante la terza retrospettiva, dopo quelle su Roman Polanski e Jean-Pierre Melville, del Torino Film Festival 26, ancora una volta sotto l'”ala protettrice” di Nanni Moretti. Non vorrei fare una gaffe, ma penso che per quanto riguarda questa retrospettiva ci sia l’ottimo “zampino” di Emanuela Martini, studiosa e amante del cinema inglese (a riguardo ha pubblicato più di un volume).

Infatti la retrospettiva sarà incentrata su quella British Renaissance che ha animato gli anni ’80 e che ha dato vita (o sarebbe meglio dire viceversa) ad autori contemporanei importantissimi. Ambientata non a caso nell’era del conservatorismo della Tatcher e inagurata (si usa dire) da Momenti di gloria di Hugh Hudson, la British Renaissance vede autori arrabbiati alla Ken Loach (che però non ha esordito in quel decennio) e autori meno interessati direttamente alla politica e più “sperimentali” come Peter Greenaway. Ma anche Neil Jordan, Michael Radford, Richard Eyre, Terence Davies e Sally Potter.

Torino 26 presenterà così una trentina di titoli che faranno riscoprire la Gran Bretagna più arrabbiata di quegli anni, ma anche quella ironica, politica, attenta alla società. Tra i film che vedremo ci saranno The Terence Davies Trilogy di Terence Davies, Angel di Neil Jordan, La grande truffa del rock’n’roll di Julien Temple, My Beautiful Laundrette di Stephen Frears, Local Hero di Bill Forsyth, L’ambizione di James Penfield di Richard Eyre. Ma non mancherà anche un occhio ai lavori diretti per la tv: si vedrà in questo caso un lavoro di Loach e verrà omaggiato Dennis Potter, con le sue due serie Pennies from heaven e The singing detective.

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