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Toronto 2014 – vince The Imitation Game: Harvey Weinstein prenota l’Oscar?

The Imitation Game vince il Toronto Film Festival, come accaduto negli anni precedenti a 12 anni Schiavo, Il discorso del Re e The Millionaire. Abbiamo il favorito degli Oscar 2015?

pubblicato 14 Settembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 22:12

Il Toronto International Film Festival si è concluso quest’oggi, con centinaia di film proiettati e una marea di giornalisti internazionali che hanno disertato in massa la Mostra di Venezia per ‘attendere’ i titoli più ambiti del Lido comodamente sulle poltrone canadesi. Perché questo è Toronto. Un pot-pourri di anteprime mondiali e proiezioni ‘scippate’ alla concorrenza diretta. A differenza di altri Festival che si affidano a discutibili giurie, Toronto assegna l’ambito People’s Choice Award, premio votato direttamente dal ‘pubblico’ che assiste alle proiezioni. Anche per questo motivo il Festival è diventato un clamoroso ‘termometro’ per capire cosa funzionerà nel corso della stagione cinematografica. E soprattutto ‘chi’ potrà fare razzia di nomination agli Oscar.

D’altronde sono i ‘dati’ a parlare. 12 mesi fa vinse 12 anni Schiavo, poi statuetta; nel 2012 fu Il Lato Positivo a spuntarla, sommerso dalle candidature e dai dollari sonanti; nel 2010 toccò a Il discorso del Re, poi Film dell’Anno a detta dell’Academy; nel 2009 trionfo di Precious, sorpresa di stagione agli Oscar; nel 2008 successo netto di The Millionaire, poi mattatore con una cariolata di statuette portate a casa. Tutto ebbe inizio nel 1998, per nostra fortuna, quando La vita è Bella di Roberto Benigni iniziò proprio qui la sua incredibile corsa a stelle e strisce, vincendo il Festival che poi Festival non è. In tutto 100 candidature e 40 Premi Oscar sono ‘passati’ per Toronto.

Ebbene a vincere il People’s Choice Award del 2014 al TIFF è stato The Imitation Game, film di Morten Tyldum costato appena 15 milioni di dollari con protagonista Benedict Cumberbatch nei panni del matematico e crittoanalista Alan Turing (suo il ruolo dopo il rifiuto di Leonardo DiCaprio, che si starà probabilmente mangiando le mani). Al fianco del sempre più lanciato Sherlock televisivo Keira Knightley, Matthew Goode e Mark Strong. Prodotto da Harvey Weinstein, Oscar 15 anni fa per Shakespeare in Love, il film è automaticamente diventato uno dei favoriti per la stagione dei premi 2015. Chiunque vorrà mettere le proprie mani sull’Oscar più ambito dovrà tener conto del trittico Cumberbatch-Weinstein-Tyldym. Perché la ‘legge di Toronto’, vuoi o non vuoi, sempre più raramente sbaglia.

Toronto International Film Festival – People’s Choice Award – tutti i vincitori

2014 – The Imitation Game di Morten Tyldum (2014)
2013 – 12 anni schiavo di: Steve McQueen, (2013)
2012 – Il lato positivo di: David O. Russell, (2012)
2011 – E ora dove andiamo? di: Nadine Labaki, (2011)
2010 – Il discorso del re di: Tom Hooper, (2010)
2009 – Precious di: Lee Daniels, (2009)
2008 – The Millionaire di: Danny Boyle, (2008)
2007 – La promessa dell’assassino di: David Cronenberg, (2007)
2006 – Bella di: Alejandro Gomez Monteverde, (2006)
2005 – Il suo nome è Tsotsi di: Gavin Hood, (2005)
2004 – Hotel Rwanda di: Terry George, (2004)
2003 – Zatōichi di: Takeshi Kitano, (2003)
2002 – La ragazza delle balene di: Niki Caro, (2002)
2001 – il favoloso mondo di Amélie di: Jean-Pierre Jeunet, (2001)
2000 – La tigre e il dragone di: Ang Lee, (2000)
1999 – American Beauty di: Sam Mendes, (1999)
1998 – La vita è bella di: Roberto Benigni, (1997)
1997 – The Hanging Garden di: Thom Fitzgerald, (1997)
1996 – Shine di: Scott Hicks, (1996)
1995 – L’albero di Antonia di: Marleen Gorris, (1995)
1994 – Il prete di: Antonia Bird, (1994)
1993 – The Snapper di: Stephen Frears, (1993)
1992 – Ballroom – Gara di ballo di: Baz Luhrmann, (1992)
1991 – La leggenda del re pescatore di: Terry Gilliam, (1991)
1990 – Cyrano de Bergerac’ di: Jean-Paul Rappeneau, (1990)
1989 – Roger & Me di: Michael Moore, (1989)
1988 – Donne sull’orlo di una crisi di nervi di: Pedro Almodóvar, (1988)
1987 – La storia fantastica di: Rob Reiner, (1987)
1986 – Il declino dell’impero americano di: Denys Arcand, (1986)
1985 – La storia ufficiale di: Luis Puenzo, (1985)
1984 – Le stagioni del cuore di: Robert Benton, (1984)
1983 – Il grande freddo di: Lawrence Kasdan, (1983)
1982 – La tempesta di: Paul Mazursky, (1982)
1981 – Momenti di gloria di: Hugh Hudson, (1981)
1980 – Il lenzuolo viola di: Nicolas Roeg, (1980)
1979 – Best Boy di: Ira Wohl, (1979)
1978 – Girlfriends di: Claudia Weill, (1978)

Fonte: Deadline