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Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not: trailer italiano del film premiato a Berlino

Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film documentario di Adina Pintilie nei cinema italiani dal 14 febbraio 2019.

pubblicato 30 Gennaio 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 16:43

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

Il 14 febbraio I Wonder Pictures distribuirà nelle sale italiane Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not, il film premiato al 68esimo Festival Internazionale del cinema di Berlino con l’Orso d’Oro e con il premio per la migliore Opera Prima.

Diretto e sceneggiato dalla regista Adina Pintilie, che appare anche nel film in prima persona, “Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not” segue i percorsi emotivi di Laura, Roman e Christian, lanciando uno sguardo profondamente empatico sulle loro vite. Sul confine sottile tra realtà e finzione, desiderosi di trovare una forma di intimità eppure anche profondamente terrorizzati da essa, i protagonisti sono al lavoro su se stessi per superare vecchi schemi mentali, tabù e meccanismi di difesa e per trovarsi finalmente liberi dalle proprie paure. OGNUNO HA DIRITTO AD AMARE racconta di come possiamo trovare l’intimità nei modi più inaspettati e come amarci l’un l’altro senza perdere noi stessi.

 

 
 

Touch Me Not: trama, clip, foto e poster del film premiato a Berlino

 

I Wonder Pictures distribuirà nelle sale italiane Touch Me Not, il film diretto e sceneggiato dalla regista Adina Pintilie premiato al 68esimo Festival Internazionale del cinema di Berlino con l’Orso d’Oro e con il premio per la migliore Opera Prima. Il film è un esperimento tra fiction e documentario e affronta i pregiudizi delle persone legati all’intimità.

 

“Touch Me Not” segue i percorsi emotivi di Laura, Roman e Christian, lanciando uno sguardo profondamente empatico sulle loro vite. Sul confine sottile tra realtà e finzione, desiderosi di trovare una forma di intimità eppure anche profondamente terrorizzati da essa, i protagonisti sono al lavoro su se stessi per superare vecchi schemi mentali, tabù e meccanismi di difesa e per trovarsi finalmente liberi dalle proprie paure. Touch Me Not racconta di come possiamo trovare l’intimità nei modi più inaspettati e come amarci l’un l’altro senza perdere noi stessi.

 

“Touch Me Not” è interpretato da Laura Benson, Tómas Lemarquis, Dirk Lange, Hermann Müller, Christian Bayerlein, Irmena Chichikova, Adina Pintilie e Seani Love.

 

 

[quote layout=”big”]…Con il passare degli anni, di fronte alla vita reale, una domanda ha iniziato a tormentarmi sempre di più: perché l’intimità porta anche tanta paura, colpa, sfiducia, solitudine? Perché ogni momento di felicità è oscurato dalla paura che finirà presto? Guardando la mia esperienza personale e quella delle persone a me vicine, gradualmente ho iniziato a dubitare di tutte le mie idee così chiare sulla vita, la normalità, l’amore, ecc. Ed è così che è iniziato un lungo viaggio di scoperta di sé.[/quote]

 

 

 

NOTE DI REGIA

 

Quando avevo vent’anni pensavo di sapere tutto sull’amore, su come dovrebbe essere una sana relazione intima, su come funziona il desiderio. Dopo vent’anni di difficoltà, tutte le opinioni che avevo sull’intimità perdevano la loro definizione e diventavano sempre più complesse e stranamente contraddittorie. Come riflesso di questo viaggio personale, “Touch Me Not” è una ricerca artistica sul desiderio umano e ancora sulla (in)capacità di toccare ed essere toccati, di entrare in contatto. L’intimità gioca un ruolo centrale nell’esperienza umana, avendo le sue radici nell’iniziale legame fisico, emotivo e psicologico tra la madre e il neonato. Il primo contatto modella il cervello del bambino, influenzando profondamente l’autostima, le aspettative sugli altri e, in seguito come si avvicina all’intimità da adulto. Oltre al suo ruolo cruciale nella formazione dell’identità, una sana intimità a livello individuale ha importanti implicazioni a livello sociale, consentendo una rete psicosociale di esseri umani connessi attraverso solidi legami emotivi. L’intimità disfunzionale all’interno del nucleo familiare favorisce un terreno fertile per ulteriori conflitti, abusi, discriminazioni e pregiudizi su scala più ampia, sociale e politica.