Stasera in tv: “Tra due mondi” su Rai 3
Rai 3 stasera propone “Ouistreham”, dramma del 2021 diretto da Emmanuel Carrère (L’amore sospetto) e con protagonista Juliette Binoche affiancata da un cast di attrici non professioniste.
Tra due mondi (Ouistreham), su Rai 3 il film d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2022 che ha segnato l’atteso ritorno alla regia di Emmanuel Carrère (L’amore sospetto) che dirige per l’occasione una straordinaria Juliette Binoche.
Tra due mondi – Cast e doppiatori
Juliette Binoche: Marianne Winckler
Hélène Lambert: Christèle Thomassin
Léa Carne: Marilou
Émily Madeleine: Justine Leroy
Patricia Prieur: Michèle
Évelyne Porée: Nadège Porteur
Didier Pupin: Cédric
Aude Ruyter: Lucie
Alicia Alonso: Alicia
Louise Pociecka: Louise
Steve Papagiannis: Steve
Jérémy Lechevallier: Eric
Émily Madeleine: Justin Leroy
Nathalie Lecornu: Nathalie
Florence Hélouin: Martine
Jean-Paul Hirsch: Libraio
Charline Bourgeois-Tacquet: Charline
Louis-Do de Lencquesaing: se stesso
Doppiatori italiani
Alessandra Korompay: Marianne Winckler
Chiara Gioncardi: Christèle Thomassin
Katia Sorrentino: Marilou
Barbara Villa: Michèle
Daniela Abbruzzese: Nadège Porteur
Francesco Meoni: Cédric
Marzia Dal Fabbro: Lucie
Antonella Baldini: Alicia
Emilio Mauro Barchiesi: Louis-Do de Lencquesaing
Tra due mondi – Trama e trailer
Marianne (Juliette Binoche) è una scrittrice affermata e per preparare un libro sul lavoro precario prende una decisione radicale: senza rivelare la propria identità, si presenta all’ufficio di collocamento e viene assunta come donna delle pulizie sul traghetto che attraversa la Manica. Riesce così a toccare con mano i ritmi massacranti e le umiliazioni che affronta chi è costretto a quella vita, ma anche l’incrollabile solidarietà che unisce le sue compagne, tra cui spicca Christèle, madre single che non si dà mai per vinta. La vera identità di Marianne, però, non può restare nascosta per sempre…
Curiosità sul film
- Emmanuel Carrère dirige “Tra due mondi” da una sua sceneggiatura scritta con Hélène Devynck, dal libro inchiesta “Le Quai de Ouistreham” di Florence Aubenas (edito in Italia da Piemme con il titolo “La scatola rossa”).
- Tranne Juliette Binoche il resto de cast è composto da attrici non professioniste.
- Il cast tecnico: Fotografia di Patrick Blossier / Montaggio di Albertine Lastera / Suono di Jean-Pierre Duret / Scenografie di Julia Lemaire / Costumi di Isabelle Pannetier.
- Il sindaco di Ouistreham e Brittany Ferries hanno posto il veto alle riprese nel terminal dei traghetti di Ouistreham.
- I produttori del film sono Olivier Delbosc, David Gauquié, Julien Deris, Emilien Bignon, Juliette Binoche e Jean-Luc Ormières con Christine de Jekel produttrice esecutiva.
- Il film è rodotto da Curiosa Films, Cinéfrance Studios, France 3 Cinéma con la partecipazione di France Télévisions, OCS e Canal +.
Note di regia
Ho letto il libro di Florence Aubenas appena è uscito e come tutti l’ho trovato magnifico. Florence era e rimane la miglior giornalista francese. Ma sarei rimasto sorpreso se all’epoca qualcuno mi avesse detto che lo avrei adattato per il cinema. La stessa Florence non voleva che se ne facesse una versione cinematografica e l’unica ad avere la tenacia per continuare a insistere nel tempo è stata proprio Juliette Binoche: alla fine Florence ha acconsentito, ma a patto che fossi anch’io nel progetto.
Juliette, che non mi conosceva, mi ha chiamato e tutto è cominciato. È fantastico quando qualcosa arriva dall’esterno, come fosse un ordine, e capisci che in qualche modo ti tocca nel profondo: se avessi scritto una sceneggiatura originale probabilmente non avrei trovato un progetto che sentissi così mio.
Ho diretto due film prima di questo: un documentario, Ritorno a Kotelnitch, e un film di finzione, L’amore sospetto. Tra due mondi segna un punto di incontro tra i due, perché parte da materiale documentario, ossia il libro di Florence, e diventa un’opera di finzione, contenendo molte invenzioni che non sono nel libro. La stessa protagonista, Marianne, è una creazione ibrida, un incrocio tra Florence e me.
Fin dall’inizio si era stabilito di lavorare solo con attrici non professioniste. Due di
loro, Nadège e Justine, recitano addirittura nei panni di se stesse. Juliette ha dato un enorme contributo nel lavoro con le attrici, io stesso ero sorpreso dalla sua umiltà e generosità: le ha dirette almeno quanto me, non perché abbia impartito loro delle istruzioni, ma per il modo in cui ha interpretato il suo ruolo al loro fianco. Poiché la mia esperienza nel cinema resta limitata, quello che mi sono detto prima di iniziare le riprese è che se la chimica tra Juliette e il resto del cast avesse funzionato, il film avrebbe meritato di essere visto. E così è stato.[Emmanuel Carrère]
Il romanzo originale
Giornalista fino al 2006 presso il quotidiano Libération, Florence Aubenas durante un viaggio di lavoro in Iraq nel 2005, è stata catturata e tenuta in ostaggio per svariati mesi, prima di ritrovare la libertà. Il 2 luglio 2009 è stata eletta responsabile dell’Observatoire international des prisons (OIP) carica che manterrà sino a giugno 2012. Nel luglio del 2012 viene incaricata di seguire la guerra civile siriana per il quotidiano Le Monde. Aubenas ha scritto anche il libro inchiesta Lo sconosciuto delle poste che ricostruisce un efferato delitto che il 19 dicembre 2008 sconvolge la vita di Montréal-la-Cluse, un borgo al confine con la Svizzera. Catherine Burgod una donna quarantenne e incinta viene trovata uccisa con ventotto coltellate nell’ufficio postale in cui lavorava.
Come si vive quando ogni giorno si deve trovare un modo per sbarcare il lunario? Come vive chi la “grande crisi economica” che ha colpito l’Europa e il mondo intero la porta impressa sulla pelle? Per sentire il cuore pulsante di questa crisi, Florence Aubenas decide di mischiarsi agli ultimi, come vengono spesso chiamate le vittime del mercato, che però sono tanti, così tanti che molti governi ormai temono la rivolta sociale. Per sei mesi Florence diventa una di loro, a Caen, una cittadina di provincia. Si tinge di biondo e si finge disoccupata, senza esperienza né particolari qualifiche. La sua storia, come quella di ogni altro, finisce in una scatola rossa, un raccoglitore che d’ora in poi detterà il suo “destino” lavorativo. La signora Aubenas, 48 anni, ogni giorno si presenta all’ufficio di collocamento, un luogo dove il tempo è dilatato, scandito dalla noia, dall’attesa e dall’angoscia di restare a mani vuote. Aspetterà un mese prima di trovare un lavoro come donna delle pulizie sul ferryboat di Ouistreham, che attraversa la Manica. “Se ti offrono un posto lì, rifiutalo. È il peggio del peggio, galera e lavori forzati insieme” le avevano detto. Lei invece accetta. È veramente dura, ma è anche un’occasione per incontrare altre anime che quel lavoro umile e snervante lo fanno per sopravvivere. Come Florence, Fanfan e Mimi, un transessuale che lavora per pagarsi le operazioni. Tra di loro nasce un’amicizia solidale, fatta di confidenze e sostegno reciproco…
Tra due mondi – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del pianista e compositore francese Mathieu Lamboley (Lolo – Giù le mani da mia madre, Minuscule 2, Il ritorno dell’eroe, Un marito a metà, Lupin, Red Snake).
1. Ouistreham 4:18
2. Solitude 1:12
3. Le Ferry 1:19
4. Au port 1:20
5. Vague à l’âme 2:46
La colonna sonora di “Tra due mondi” è disponibile su Amazon.