Tre uomini e una bara: poster del sequel di tre uomini e una pecora
Gli amici e la comicità dissacrante di Tre uomini e una pecora, tornano al cinema nel 2017 con nuove dis-avventure australiane
I folli matrimoni ispirati da “Una notte da Leoni” non sono ancora finiti ed è proprio la disastrosa combriccola di amici di A Few Best Men (Australia, Uk, 2011) di Stephan Elliott, la commedia arrivata nelle sale italiane con il titolo Tre uomini e una pecora che si prepara a tornare sul grande schermo con il sequel di A Few Less Men (Australia, 2017) di Mark Lamprell, nella rosa di film portati in sala da Lucky Red 2017 con il titolo italiano di Tre uomini e una bara.
Dopo aver lasciato Tom, Graham e Luke, con mezzo parlamento australiano invitato a nozze, una caprone, uno spacciatore psicopatico, kg di cocaina e una valanga di guai (direttamente dalla nostra recensione), nel sequel scritto da Dean Craig (già autore di Tre uomini e una pecora e Funeral party) ritroviamo Kevin Bishop, Kris Marshall e Xavier Samuel nei medesimi ruoli, alle prese con un ‘avventuroso viaggio nel paesaggio australiano, per portare il loro amico a Londra … in una bara.
A quanto parte la luna di miele del loro amico è finita ancora prima di iniziare, ma questa volta ad affiancarli sarà un cast che contempla Ryan Corr, Jeremy Sims, Lynette Curran, Darren Gilshenan, Sacha Horler, Pamela Shaw, con Deborah Mailman e Shane Jacobson.
La pellicola prodotta da Laurence Malkin, Tania Chambers e Share Stalling con i produttori esecutivi, Dean Craig, Gary Hamilton, Mark Lazarus, James Vernon e Josh Kesselman, è finanziata da Ingenious, Screen Australia, ScreenWest e Lotterywest, Arclight Films, New Oz e The Post Lounge.
Approfittando dei market di Cannes e Berlino, Arclight Films ha già affidato la prevendita per l’Italia a Lucky Red, insieme a Modus Vivendi per l’Europa orientale, Eastwood Holdings per Perù, Bolivia, Ecuador e Colombia, Italia Cinema per Medio Oriente e Galaxy per il Vietnam, mentre è stato StudioCanal ad accaparrarsi i diritti per Australia e Nuova Zelanda.
Via | Arclight Films – Blue Sky Media